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Covid e incubi: ecco l’effetto pandemia

Cosa centra il Covid-19 con l’insonnia? Ecco come l’effetto pandemia colpisce anche la fase REM e trasferisce ansie e timori nei sogni dei soggetti più insicuri

L’ansia e lo stress di questo periodo possono essere una delle conseguenze principali dettate dall’avvento del Covid e dallo stato di emergenza generale.

Secondo gli esperti questo particolare stato d’animo di “attesa” influisce sulla qualità del sonno e crea disturbi sia durante la notte che durante i pisolini della giornata.

L’agitazione da pandemia e ora anche l’insicurezza da vaccino sono spesso causa di insonnia, ma soprattutto di incubi che rappresenterebbero le proiezioni della psicosi e della mente.

È vero infatti che il Covid ha segnato talmente tanto le vite di molti e soprattutto dei più insicuri, al punto da influenzare la fase del riposo e da renderla instabile con le ansie e lo stress che accompagnano la giornata e che si riflettono nella fase dormiente.

Il sonno viene tormentato da incubi e risvegli notturni in stato di profonda alterazione psicologica, arrivando addirittura a subire veri e propri attacchi di panico.

La pressione del Coronavirus sul sonno ha generato non solo problemi ad un giusto riposo, ma questa mancanza di sonno, ovvero di ore dormite, ha favorito il manifestarsi di comportamenti di bipolarismo.

I soggetti che ne hanno accusato i sintomi hanno cominciato ad alternare a fasi di tranquillità altrettante fasi di aggressività e una certa intolleranza. Ed è per questo motivo che si inizia a parlare di bipolarismo da Covid che colpisce più o meno diverse fasce di età in modo relativamente medio grave.