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Relazione complicata? Si, ma con la famiglia del partner!

Nella relazione di coppia, può capitare che il partner non accetti la famiglia del compagno, compromettendo, così, la serenità del rapporto sentimentale

Si leggono spesso casi di soggetti disperati a causa del cattivo rapporto tra il partner e la propria famiglia, di genitori che non accettano le scelte sentimentali dei figli e di parenti non soddisfatti delle nuore o dei generi. Ma se, per una volta,, la situazione si capovolgesse e fosse il partner a non accettare la famiglia del compagno?

Nella maggior parte dei casi, infatti, è la famiglia di uno dei due amanti a non comprendere le decisioni dei propri figli, rendendo loro la vita stressante e pesante. In questo modo i genitori non si accorgono che il loro amato figlio risente della situazione, vivendola come una tortura psicologica. E così inizino le crisi di coppia che sfociano, quasi sempre, nella drastica fine del rapporto; e ciò non perché i partner non si amino e non provino qualcosa l’uno per l’altro e nemmeno perché la parvenza di un tradimento infastidisca la loro serenità; ma solo perché la famiglia interferisce, plagiando la mente fino all’allontanamento dal proprio oggetto del desiderio.

Sebbene la colpa ricada sempre sui parenti e sui genitori, ci sono casi, invece, in cui è il partner a non accettare la famiglia dell’altro, complicando la relazione e, nei casi più estremi, decidendo la conclusione della storia. Questi soggetti istigano il compagno ad allontanarsi dai propri affetti, sottolineando, con il supporto di opinioni personali, i loro difetti e aumentando lo spessore di ogni banale problema casalingo.

Anche in questi casi, la vittima si trova a dover combattere tra due estremi opposti e a scegliere tra il sentimento d’amore e l’affetto familiare. Ciò procura ad essa forte crisi che possono spingerla a soluzioni definitive. C’è, infatti, chi decide di fuggire di casa per seguire quello che, ad un primo approccio, sembra l’amore della vita; e c’è chi preferisce restare con coloro che, invece, gli ha donato la vita. In entrambi i casi, il soggetto riceverà l’amore e l’affetto che tanto desidera, ma accuserà sempre i sintomi della carenza di un sentimento completo.

Tra i valori che da sempre vengono insegnati, la famiglia rappresenta forse quello più importante. Anche se, si sa, i figli sono fatti per perdersi, l’amore che tiene unito un nucleo familiare, non è facilmente cancellabile, anche nei casi in cui si sceglie di staccarsi da esso e di crearne uno proprio. Quando poi due persone si innamorano, accettano di condividere ogni aspetto della vita e, dunque, anche gli affetti. Se la convivenza con terzi non può avvenire per cause di forza maggiore, allora sarà utile mantenere la debita distanza, senza, però, limitare le scelte del partner e senza imporgli una decisione drastica. In fondo se si ama davvero una persona, si riesce anche a comprendere ciò che essa prova e, per questo, non le si può chiedere di fare delle preferenze. Anche se non è facile basterebbe capire l’altro, visto che la comprensione e il dialogo aiutano e favoriscono questo aspetto all’interno della coppia, dirigendola verso soluzioni efficaci.

Ma quando questo non basta, cosa potrebbe venire in soccorso della coppia? Voi cosa suggerite?