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Sexual harassment: insulti gratuiti on line

Sembra diffondersi on line la pratica del “sexual harassment”, che vede giocatori di videogiochi accanirsi verbalmente senza motivo contro le giocatrici

Nella comunicazione verbale tra persone civili, gli insulti non sono mai graditi, soprattutto se si rivolgono senza un esplicito e concreto motivo ma solo per il gusto di apparire superiori.

Sembra, però, proprio questa l’ultima moda di Internet, dove  molti utenti si accaniscono su altri senza motivo. Anche se la lite on line non rappresenta una novità, questa nuova pratica ha destato clamore, attirando l’attenzione di media come la Bbc.

Oggetto di insulti sono le donne che, iscritte alle diverse community di videogiochi presenti su internet, sono state prese di mira dall’utenza maschile. Tale fenomeno, etichettato con i termini inglesi “sexual harassment” (utilizzati di solito per indicare le molestie sessuali), vede coinvolti molti uomini di differenti età che assalgono le giocatrici con un linguaggio scurrile ed estremamente offensivo.

Ciò accade perché i giocatori maschi, di numero maggiore rispetto all’utenza femminile, non accettano la presenza delle donne nel gioco, visto come loro proprietà personale, nel quale rifugiarsi e, magari, fuggire dallo stress di coppia. Sebbene questo non giustifichi la mancanza di rispetto verso l’altro sesso, tale violenza verbale si sta diffondendo rapidamente sotto gli occhi negligenti dei moderatori, che non intervengono per calmare gli animi più cruenti. 

È, infatti, la stessa realtà virtuale che permette ai più di comportarsi in questo modo, lasciandoli liberi di essere aggressivi e di osare qualche parola gradevole, mentre si seguono le già pressanti regole del gioco. Fatto sta che, a causa dei soliti pregiudizi, ad incassare i duri colpi di tale battaglia sono solo le donne che, seppur solo verbalmente, vengono molestate da uomini che non riflettono prima di parlare a sproposito

Dunque, visto che, le parole possiedono loro significati, sarebbe più giusto usarle con cautela, soprattutto per non ferire l’interlocutore al quale ci si rivolge. Saper parlare bene risulterà così più utile!