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Come un lutto può impedire al cuore di continuare ad amare

La “sindrome del cuore spezzato” può comportare disturbi cardiocircolatori al soggetto che perde il proprio partner

Amare qualcuno in modo vero e sincero significa non riuscire a staccarsi da lui nemmeno dopo la sua morte che porta con sé non solo il ricordo di quella persona cara ma anche un pezzo dell’esistenza di chi resta in vita.

Per molti questo concetto appare come esagerato e fin troppo scontato; ma per tutti quelli che hanno provato un lutto che gli ha portato via la propria anima gemella non esistono parole sufficienti a descrivere la tristezza e il senso di vuoto che hanno dentro.

Si dice che “al cuore non si comanda” e proprio per questo, in conseguenza della morte della persona cara non risulta facile riacquistare l’originaria vitalità che inebriava quel rapporto di coppia e che riusciva a mantenere vivo il legame di fondo. Questo dato però non è dimostrabile solo dal punto di vista sentimentale ma anche e soprattutto da quello medico, da sempre impegnato nella lotta contro gli infarti. Come infatti i sospetti di tradimento fanno male al cuore, anche un improvviso lutto può comportare problemi cardiocircolatori, compromettendo la salute dell’organismo fisico del soggetto rimasto solo.

Ciò è quanto ha confermato anche uno studio pubblicato sulla rivista medica “Circulation” e condotto su circa 2000 persone che sono state sottoposte a controlli e che hanno contribuito a verificare come il rischio di un infarto risulta per bene 21 volte più alto nel momento in cui si viene a conoscenza della morte della persona cara. I ricercatori hanno suggerito infatti di vigilare sulla salute dei familiari colpiti da lutto o di prevenire nei casi si fosse già a conoscenza della propria salute precaria.

È noto a molti come una forte emozione possa essere causa di una grave reazione fisica anche nei soggetti che godono di buona salute, generando fattori di rischio o gravi e repentine conseguenze. I campanelli d’allarme sono rappresentato dall’aumento della pressione arteriosa, dall’accelerazione del battito cardiaco o da forti e ripetute fitte al petto o al braccio che possono innescare un infarto cardiaco

Il malessere del cuore causato in conseguenza alla separazione dalla persona che si ama è considerato come la “sindrome del cuore spezzato” che sia metaforicamente che materialmente indica quel disturbo causato da shock emotivi e che in linguaggio specialistico è nota come “cardiomiopatia di Takotsubo” che mostra nei pazienti affetti i sintomi simili a quelli dell’attacco cardiaco.

Ciò dimostra e conferma che quando si ama per davvero, un amore va oltre i limiti che la vita pone, restando ferreo e duraturo sconfiggendo anche la morte. Questo però non deve giustificare la chiusura che molti attuano nei confronti del mondo che li circonda, perdendo l’occasione di vivere e godere delle bellezze dell’esistenza terrena.