- 1 Come Adottare un Bambino: Requisiti
- 2 Quanti Soldi ci Vogliono per Adottare un Bambino?
- 3 Come Funziona l’Adozione per Single e Gay
- 4 Adottare un Bambino Neonato in Ospedale
- 5 Come Adottare un Bambino in Italia
- 6 Come Funziona l’Adozione Internazionale
- 7 Come Adottare un Bambino a Distanza
- 8 Qual è Il Limite di Età per Adottare un Bambino?
Solo nel nostro bel Paese superano i diecimila le famiglie che sono in attesa di adottare un bambino, sia in Italia che all’estero.
Molte coppie decidono di intraprendere questo percorso in maniera parallela, quindi, sia a livello nazionale che internazionale, anche perché i requisti richiesti per l’adozione, in entrambi i casi, sono gli stessi.
Si tratta di un percorso piuttosto complesso e a volte molto lungo, per questo è necessario che i futuri genitori adottivi prendano questa decisione solo dopo averci ponderato a lungo.
Scegliere di adottare un bambino è un gesto che comporta una grande responsabilità, per questo è necessario che entrambi i partner siano d’accordo. Accogliere un bambino richiede tanto amore, per questo se non si è proprio sicuri è meglio non procedere.
Se si è davvero sicuri, invece, ecco quali sono i requisti.
Come Adottare un Bambino: Requisiti
Per prima cosa, che si tratti di un’adozione nazionale o di un’internazionale, prima di procedere bisogna ricevere l’attestato di idoneità all’adozione.

Per ottenere quest’ultimo, il primo passo da compiere è quello di recarsi al Tribunale dei Minori del proprio paese di residenza e presentare la domanda. Dopodiché, è necessario andare all’ufficio della cancelleria civile e presentare la dichiarazione di disponibilità all’adozione bambini che, altro non è, che la domanda di adozione vera e propria. Una volta fatto questo e superati i requisiti di idoneità, sarà compito degli enti locali, quello di conoscere e valutare la coppia.
Questa è sicuramente una fase che mette i futuri genitori sotto pressione ed è molto stressante. La coppia dovrà, quindi, parlare con uno psicologo che si accerterà che le motivazione di tale gesto siano valide e solide.
Per quanto riguarda il punto di vista legale, invece, gli organi di pubblica sicurezza del paese di residenza, dovranno accertarsi che non vi sono eventuali precedenti penali. Dall’esito di queste due fasi, la domanda potrà essere accolta o respinta. Per effettuare questo tipo di indagini, solitamente, occorrono 4 mesi.
Secondo la legge dell’adozione italiana, questa è permessa solo ai coniugi che sono uniti in matrimonio da almeno tre anni, o che al raggiungano tale periodo sommando la durata del matrimonio al periodo di convivenza prematrimoniale. I coniugi non devono avere in corso nessun procedimento di separazione, nemmeno di fatto, e devono essere in grado di educare, istruire e mantenere i minori che decidono di adottare.
Per quanto riguarda l’età, invece, la differenza minima tra adottante ed adottato è di 18 anni; la differenza massima, invece, è di 45 anni per uno dei coniugi e di 55 anni per l’altro. Questi limiti di età servono a garantire all’adottato, genitori in grado di accudirli fino all’età adulta, proprio come avverrebbe in una condizione di genitorialità naturale.
Questo è quello che prevede la legge italiana, stipulata anche per garantire alle coppie dall’età più avanzata di poter adottare, ma per quanto riguarda l’adozione internazionale, visto che a decidere è l’Autorità straniera, vengono privilegiate le coppie giovani.
Per quanto riguarda l’adozione di un maggiorenne le cose sono un po’ diverse. In Italia si può adottare un maggiorenne, ma i requisiti sono diversi.
La normativa vigente prevede che:
Inoltre, il tribunale può autorizzare l’adozione se l’adottante ha raggiunto di 30 anni d’età, fermo restando la differenza di 18 anni, in particolari circostanze. Lo stesso accade se vi è un’opposizione dai parte dei genitori, del coniuge o dei figli, se ritiene che il rifiuto sia svantaggioso per l’adottato.
Una volta approvata l’adozione, l’adottato assumerà il cognome dell’adottante e lo anteporrà al proprio; conserverà tutti i diritti e i doveri verso la famiglia di origine e acquisirà tutti i diritti successori nei confronti dell’adottante, ma non dei suoi parenti.
La domanda di adozione di maggiorenne deve essere presentata al presidente di tribunale dove risiede l’adottante e, in alcuni casi, è richiesta la presenza di un legale. Il costi della procedura variano in base alla presenza o meno degli avvocati: per proporre la domanda al Tribunale è necessario versare un contributo di 98 euro e una marca da bollo da 27 euro; per la registrazione della sentenza, inoltre bisogna versare 200 euro; mentre la parcella dell’avvocato, ove presente, varia in base a quanto richiesto.
Quanti Soldi ci Vogliono per Adottare un Bambino?
Adottare un bambino in Italia non comporta alcuna spesa in denaro per i genitori adottivi. Infatti, secondo la legge italiana, l’adozione è un atto gratuito e non è prevista alcuna forma di pagamento.
Tuttavia, ci sono alcune spese che i genitori adottivi potrebbero dover affrontare, come ad esempio le spese legali per la stipula del contratto di adozione o le spese per le visite mediche e le analisi richieste per il rilascio del nulla osta all’adozione.
In ogni caso, le spese associate all’adozione in Italia possono variare a seconda della situazione specifica e dei costi associati alle procedure, ma è importante ricordare che la legge italiana prevede che l’adozione sia gratuita.
Che Reddito Bisogna Avere per Adottare un Bambino?
In Italia non esiste un reddito minimo stabilito per poter adottare un bambino, ma le famiglie che desiderano adottare devono dimostrare di avere le risorse economiche sufficienti per garantire al bambino una buona qualità di vita e un ambiente familiare adeguato.
Durante il processo di valutazione dei genitori adottivi, l’ente che si occupa dell’adozione (solitamente i servizi sociali del comune di residenza) effettuerà una valutazione delle risorse economiche, sociali e culturali della famiglia, al fine di verificare la loro idoneità ad adottare.
Tuttavia, è importante sottolineare che il reddito non è l’unico elemento considerato nella valutazione dell’idoneità ad adottare, ma è solo uno degli aspetti presi in considerazione insieme ad altri fattori come la disponibilità di spazi adeguati, la capacità di fornire assistenza e supporto emotivo, la stabilità della relazione tra i genitori adottivi, e così via.
Come Funziona l’Adozione per Single e Gay
Attualmente la legge italiana, non consente alle persone single di adottare un bambino, ma solo di richiedere l’affidamento provvisorio.

Questo vale sia per l’adozione internazionale, che per quella nazionale.
Qualche anno fa, però, la Corte Costituzionale concesse l’adozione di una bambina bielorussa che aveva bisogno di cure mediche immediate da parte di una donna single, con cui la bambina aveva già stabilito un rapporto consolidato di convivenza e di affetto. Quindi, l’adozione da parte di un single è possibile tra quest’ultimo e il minore orfano di padre e madre se esiste un rapporto stabile e duraturo, preesistente alla morte dei genitori.
Vi sono, poi, altri casi per cui il Tribunale può decidere di dichiarare all’adozione un single come una condizione di handicap e nel caso in cui la situazione del minore non consente l’affidamento pre-adottivo.
Per quanto riguarda l’adozione delle coppie gay, vi è un bel po’ di confusione.
La tanto discussa legge sulle unioni civili, non dispone nulla in merito. Per tal motivo, la normativa italiana non prevede l’adozione a coppie dello stesso sesso. Tuttavia, vi sono state delle concessioni. Ad esempio, una recente sentenza della cassazione, ha concesso a due donne sposate, la rettifica dell’atto di nascita del bambino avuto con fecondazione assistita, affinché il minore venga riconosciuto come figlio di entrambe.
Adottare un Bambino Neonato in Ospedale
Si sente molto spesso parlare di bambini abbandonati alla nascita in ospedale per diverse circostanze.

Se il neonato viene lasciato in una delle cosiddette culle per la vita, grazie alle quali una donna può partorire in tutta sicurezza e in totale anonimato, l’iter di adozione è molto veloce. Il bambino viene inserito direttamente nel sistema di adozioni italiano e nel giro di un mese, potrebbe già essere nelle braccia dei suoi nuovi genitori.
Se il neonato, invece, viene abbandonato senza usufruire delle culle per la vita, deve essere dichiarato lo stato di abbandono, che richiede diverse verifiche e controlli da parte degli enti. Dopodiché, potrà essere inserito nella lista delle adozioni. In entrambi i casi va detto, però, che fino all’affidamento pre-adottivo, la mamma biologica ha sempre l’ultima parola e se volesse cambiare idea, può sempre ottenere l’affidamento del bambino.
Come Adottare un Bambino in Italia
Come funziona l’adozione in Italia?
Se si decide di intraprendere l’iter per l’adozione nazionale, si sceglie di adottare un bambino italiano che può essere figlio di italiani o di stranieri, ma nati in Italia.

In questo caso, i tempi sono relativamente brevi, 12/14 mesi dal momento della richiesta. Possono essere adottati i bambini tolti alla custodia delle famiglie naturali che sono stati affidati alle case famiglie o ad istituti, e bambini nati da una donna che vuole rimanere anonima. In entrambi i casi, bisogna rivolgersi prima al Consultorio territoriale e poi fare richiesta al Tribunale dei minori.
La domanda di adozione nazionale, non preclude in nessun modo quella per l’adozione internazionale per un bambino straniero. In caso di adozione di bambini italiani, è bene ricordare che esiste il cosiddetto rischio giuridico, ovvero che il bambino possa essere ricollocato alla famiglia di origine, soprattutto se si tratta di bambini che sono stati tolti alle famiglie.
I genitori adottivi possono accedere alle informazioni sui genitori biologici solo in casi gravi, come quelli legati alla salute del bambino e sempre richiedendo un’autorizzazione al tribunale dei minori. Compiuti i 25 anni, o in casi gravi i 18 anni, anche l’adottato può accedere alle informazioni suoi genitori biologici. Nel caso in cui la madre biologica avesse dichiarato alla nascita di rimanere anonima, non sarà possibile in nessun caso, ricevere informazioni.
Come Funziona l’Adozione Internazionale
Dopo aver presentato la domanda e ottenuto l’idoneità, la coppia ha un anno di tempo per scegliere uno degli enti autorizzato alla commissione delle adozioni internazionali.

Si tratta di un passaggio obbligatorio, dove viene anche scelto il paese di provenienza del bambino, individuato tra quelli per cui opera l’ente e, ovviamente, selezionato dalla coppia. Dopo un’attesa dalla durata variabile, l’ente riceve l’autorizzazione per disporre un incontro tra la coppia e il bambino.
La frequenza degli incontri varia a seconda delle circostanze e dalle autorità locali coinvolte. Se gli incontri si concludono in maniera favorevole, si può procedere all’abbinamento tra bambino e genitori. A questo punto l’ente autorizzato invierà tutti i documenti del caso in Italia e dopo aver ricevuto vari consensi, la Commissione italiana può autorizzare l’ingresso e la permanenza in Italia del bambino adottato.
I costi da sostenere per un’adozione internazionale sono variabili e dipendono anche in base all’ente scelto. In ogni caso, si parla di una cifra pari ad alcune migliaia di euro.
Come Adottare un Bambino a Distanza
L’adozione a distanza consente di contribuire al sostentamento, all’istruzione e alle cure mediche del bambino, senza costringerlo a lasciare la sua famiglia e il suo Paese.

Sono tante le associazioni internazionali che si occupano di adozione a distanza, dopo aver selezionato quella che si preferisce è necessario inviare la documentazione e procedere a versare un piccolo contributo mensile. Così facendo si riceve una scheda con le informazioni dettagliate del bambino e una sua foto.
Successivamente, circa due volte l’anno, si riceverà a casa una letterina con un suo disegno, una pagella scolastica, una foto e tutti gli aggiornamenti della sua crescita.
Non tutte le associazioni però funzionano allo stesso modo: l’adozione a distanza dell’Unicef, ad esempio, consente di migliorare la qualità della vita a più bambini, con soli 25 euro al mese è possibile garantire materiale scolastico ad 80 bambini.
Qual è Il Limite di Età per Adottare un Bambino?
In Italia non esiste un limite di età preciso per adottare un bambino, ma la legge prevede che i genitori adottivi debbano avere un’età adeguata per garantire al bambino un ambiente stabile e una presenza costante e duratura.
In generale, gli enti preposti alla valutazione dell’idoneità ad adottare considerano preferibili genitori adottivi che abbiano un’età compresa tra i 25 e i 45-50 anni, ma non ci sono regole fisse e la valutazione dipende dalle specifiche circostanze e dalla capacità dei genitori adottivi di garantire al bambino un ambiente stabile e sicuro.
Qual è la tua posizione in merito l’argomento?