Categorie
Notizie

Alzheimer, è possibile prevenirne i sintomi?

Buone nuove dagli studi aggiornati sull’Alzheimer, che sembrano dare qualche speranza a chi ne è affetto. Ecco perché!

Uno studio dimostra come mantenersi attivi a livello cerebrale aiuti a contrastare la malattia dell’Alzheimer.

Secondo una ricerca pubblicata sul “British Medical Journal”, avere un’occupazione stabile che mantenga attivo il cervello potrebbe aiutare a prevenire il sopraggiungere di demenze e malattie neuro-degenerative durante l’età senile. I lavori che richiedono una buona componente intellettuale sono molto stimolanti e vengono associati ad un minor rischio di contrarre l’Alzheimer in vecchiaia.

Lo studio è stato svolto presso la “University College London”, analizzando i dati provenienti da ricerche precedenti, coinvolgendo più di 100.000 persone. Dalle ricerche e dalle analisi è stato visto che chi ha svolto un lavoro intellettuale e stimolante durante l’età giovanile, da anziano vede diagnosticarsi quasi 2 anni dopo la demenza, rispetto a coetanei che non hanno svolto i medesimi lavori. Sostanzialmente, nel primo gruppo di persone l’incidenza di malattie come l’Alzheimer o le demenze è pari a 2,5 casi in meno ogni 10.000 persone, rispetto all’altro gruppo.

Nel sangue del primo gruppo, inoltre, sembra esserci una ridotta concentrazione di molecole legate al rischio di Alzheimer rispetto alle analisi ematiche dell’altro gruppo.

Resta quindi da capire se riducendo la concentrazione di queste molecole si possa davvero diminuire il rischio di contrarre la malattia.