- 1 Androgino e Ermafrodito: Differenza
- 2 Androgino: il Significato della Parola
- 3 Come Riconoscere un Tipo Androgino
- 4 L’Androgino in Filosofia: il Mito Dell’Androgino di Platone
- 5 Androginia Psicologica: Identificazione dei generi
- 6 Androgino e Psicologia
- 7 L’Androgino Nell’Arte
- 8 L’Androgino nella Letteratura
- 9 L’Androgino nella Religione
- 10 Il Modello Androgino di Oggi
- 11 Siamo Tutti un Po’ Androgini?
L’androgino è un individuo che presenta delle caratteristiche e delle particolarità inerenti all’aspetto e al carattere, riscontrabili sia nell’uomo che nella donna.
Gli androgini non si riconoscono nei tipici ruoli di genere della società in cui vivono distinti come maschio e femmina: descrivono se stessi come “ambigender” o “polygender” e si definiscono con un genere neutro. Molti invece indicano se stessi come asessuati, e quindi privi di sesso o affini ai vari generi neutri tra cui:
- Multigender
- Genderqueer
- Pangender
- Intergender
Non fare confusione però.
In questo caso infatti non si parla di un orientamento sessuale, di conseguenza è errato considerare un androgino bisessuale o utilizzare il termine come sinonimo di bisessualità, poiché parliamo di due concetti differenti. Stesso discorso dicasi quando un uomo androgino viene impropriamente indicato come transessuale: non sono la stessa cosa in quanto non parliamo di un soggetto che rifiuta il proprio sesso identificandosi in quello opposto.
È sbagliato quindi considerare il temine androgino sinonimo e contrario di tutti gli altri generi sessuali fin’ora accreditati ed esistenti in natura.
Androgino e Ermafrodito: Differenza
Sai qual è l’errore in cui comunemente cadono tutti?

Quello di pensare ad un essere androgino come un ermafrodita.
Forse possiamo considerare androgino un sinonimo di ermafrodito, ovvero un soggetto che nell’aspetto richiama le caratteristiche sia del sesso femminile che di quello maschile.
E quindi androgino o ermafrodita?
Anche in questo caso però non è del tutto corretto associarli, poiché una persona androgina non presenta entrambi gli organi genitali cosi come l’ermafrodita.
Il concetto di androgino inizia ad essere un po’ più chiaro?
Forse lo sarà ancora di più analizzando il termine androgino: etimologia e definizione.
Androgino: il Significato della Parola
Cosa vuol dire androgino? Qual è il significato di androgino?
Semplice: lo dice la parola stessa.
Androgino dal greco ἀνδρόγυνος, è infatti composto da ἀνήρ – ἀνδρός (anèr -andròs: uomo) e γυνή – γυναικός (gyné – gynaikòs: donna). Alla voce androgino del dizionario italiano “Garzanti” ne possiamo leggere la seguente definizione:
“che presenta insieme caratteristiche del sesso maschile e di quello femminile”.
Androginia significato e terminologia:
Con il termine androgino quindi si indica un soggetto che presenta sia caratteri specifici del sesso maschile che di quello femminile, mostrandoli, simultaneamente, in modo del tutto naturale.
Mi raccomando all’utilizzo che ne fai: non confonderlo con l’orientamento sessuale e non impiegare impropriamente il termine per i motivi che ti ho già illustrato.
Dopo aver acceso il tuo interesse con queste prime nozioni continuiamo ad approfondire l’argomento.
Curioso di capire qual è l’aspetto di un androgino? Leggilo qui di seguito.
Come Riconoscere un Tipo Androgino
Quali sono le caratteristiche di un corpo androgino?

Ti illustro adesso com’è il fisico androgino uomo e come si presenta anche una ragazza androgina, ed inoltre qual è l’androgino style.
Continua a leggere..
L’Androgino in Filosofia: il Mito Dell’Androgino di Platone
L’androgino di Platone è un mito che narra di un individuo che possiede i tratti di entrambi i sessi. Il mito dell’androgino viene utilizzato dal filosofo anche per spiegare il motivo che spinge le persone ad andare alla ricerca della propria metà.

Ma basta tenerti sulle spine: vediamo il contenuto di questo particolare passo estratto dal Simposio di Platone.
Il Simposio di Platone: Mito dell’Androgino
L’androgino entra a far parte della cultura occidentale europea grazie alla descrizione che il filosofo Platone affida al commediografo Aristofane nel “Simposio”.
Voglio quindi raccontarti di questo affascinante “dialogo narrato” sull’androgino di Aristofane.
Mito dell’androgino: riassunto
Aristofane nell’illustrare la sua opinione in merito all’Amore racconta come molto tempo addietro non esistevano solo l’uomo e la donna come adesso, ma c’era un terzo genere.
«Allora c’erano tra gli uomini tre generi, e non due come adesso, il maschio e la femmina. Ne esisteva un terzo, che aveva entrambi i caratteri degli altri.[…] La ragione per cui c’erano tre generi è questa, che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri di entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra».
Tutti gli esseri umani erano di forma tonda e presentavano due teste, quattro braccia e quattro gambe ed inoltre due organi sessuali: furono divisi dalle saette di Zeus in due essere distinti nel momento in cui, per via della loro potenza e superbia, tentarono di spodestare gli dei dal loro Olimpo.
«Zeus ebbe un’idea. “lo credo – disse – che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli. Adesso – disse – io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole. Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande[…]».
Dato quindi che i sessi erano tre, si sono sviluppate varie tipologie di relazioni tra cui quelle eterosessuali nate da due individui che all’inizio facevano parte dello stesso essere androgino, e quelle omosessuali, che hanno avuto origine da due partner che in principio facevano parte di un essere umano completamente maschile o totalmente femminile.
Coinvolgente, vero?
E ancora non è tutto: proseguiamo ad analizzare il tema per saperne di più.
Androginia Psicologica: Identificazione dei generi
Il fenomeno dell’androginia sebbene in passato abbia fatto discutere l’opinione pubblica, ora ha trovato il suo giusto ruolo nella vita sociale.
Anche se le sue origini risalgono all’antichità, la figura androgina è stata studiata solo in tempi moderni, grazie all’apporto della psicologa Sandra Bem, che ha coniato il termine “androginia” nel 1974.
Dalle sue ricerche è stato dimostrato come la persona androgina rivendichi la propria identità di genere, vivendo sia come donna che come uomo e sentendosi a metà tra le due dimensioni sessuali.
Ma la Bem si è spinta oltre.
La dottoressa infatti ha inventato un test, il Bem Sex Role Inventory, con il quale sembra sia possibile misurare il grado di androginia presente in ognuno, attraverso l’analisi di ben 20 tratti maschili (come l’aggressività e la virilità) e altri 20 femminili (come l’amore per i figi e la capacità di esprimere più facilmente emozioni), oltre a 20 neutri (come la felicità), presenti cioè, di solito, in entrambi i generi. Se il risultato dà in prevalenza i caratteri del terzo tipo, il soggetto sarà reputato androgino.
Ti stai chiedendo come funziona questo test sull’androginia, vero?
Te lo spiego subito.
Ai partecipanti viene chiesto di descrivere se stessi utilizzando 60 diversi differenti attributi attraverso una scala di 7 punti (scala Likert). Questi attributi riflettono la definizione di mascolinità e di femminilità: il punteggio ottenuto attraverso le risposte rivela quindi la prevalenza del primo, del secondo o del terzo gruppo caratteriale. Gli elementi maschili e femminili sono stati scelti in base a quello che era culturalmente approvato per gli uomini e le donne del 1970.
Curioso di saperne di più?
Androgino e Psicologia
Devi sapere che la dottoressa Bem non è l’unica ad aver affrontato l’argomento: altri importanti psicologici come lei hanno trattato e approfondito l’androgina, cosa significa, i tratti androgeni e cosi via.

Vediamo chi sono:
L’androgino di Carl Gustav Jung.
Per lo psichiatra Carl Gustav Jung la figura androgina è considerata “superiore ai due sensi poiché incarna la totalità e quindi la perfezione”. Proprio per questa ragione il fondatore della psicologia analitica utilizza molto spesso uomini androgini e donne androgine all’interno delle sue opere. Per Jung ogni uomo racchiude in sé un’immagine del femminile, ovvero l’Anima, che è una componente attiva della sua psiche. Allo stesso modo ogni donna nasconde un’immagine del maschile che costituisce una componente egualmente attiva della sua personalità, l’Animus.
Esprimendo il medesimo concetto con le parole di Jung: “nell’inconscio di ogni uomo è racchiusa una personalità femminile; nell’inconscio di ogni donna, una personalità maschile”.
Androginia e June Singer.
La nota psicologa analista americana, ha ripreso quello che era il pensiero di Jung, ricoprendo tra l’altro un ruolo fondamentale nelle divulgazione delle teorie e della psicologia junghiana. Come la Singer esprime all’interno della sua opera “Androgyny: The Opposite Within”, gli esseri umani sono stati sempre consapevoli della dualità fondamentale nell’universo, che altro non è che una funzione del gioco eterno di opposte energie psichiche in ogni individuo nel corso della storia. In alcuni casi può manifestarsi come una confusione specificamente sessuale o dei disturbi psicologici generati dalla mancanza di integrità psichica interiore. Per la psicologa quindi, l’androginia risulta essere rilevante per chiunque sia interessato al problema di genere nelle relazioni sociali contemporanee.
Occorre sottolineare come nell’immaginario l’androginia mira alla completezza e all’integrazione, non solo sul piano psicologico ma anche in quello religioso, letterario e dell’arte.
Vediamo come.
L’Androgino Nell’Arte
Se ti chiedo di pensare ad un esempio di androgino nella storia dell’arte quale celebre opera ti viene in mente?

Nessuna? Ok ti do qualche piccolo suggerimento: il suo sorriso enigmatico è famoso in tutto il mondo.
Se stai pensando alla Gioconda la tua risposta è esatta. In base infatti a quanto ipotizzato dal Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, la Gioconda, è una donna androgina.
Esiste inoltre un evidente connubio tra l’androgino e Leonardo da Vinci. A parlarne chiaramente è Sigmund Freud all’interno del suo saggio “Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci” dove il fondatore della psicoanalisi evidenzia come “nelle opere della maturità dell’artista le figure androgine sono per la maggior parte “giovani di bell’aspetto, di una delicatezza femminea, dalle forme effeminate, non abbassano gli occhi ma guardano in modo misteriosamente trionfante, quasi sapessero di una grande felicità vittoriosa della quale è obbligo tacere. Il familiare sorriso ammaliatore fa sospettare un segreto d’amore“.
L’Androgino nella Letteratura
La forma androgina è presente anche in gran parte della letteratura del Novecento.
Non te ne eri accorto? Adesso ci farai maggiormente caso.
Ci sono numerosi saggi, trattati e romanzi che hanno tra i protagonisti una persona androgena. Ecco alcuni esempi:
- “Sarrasine” di Honoré de Balzac è un androgino rappresentato come umano perfetto che simboleggia la perfezione dell’essere, amato nello stesso tempo sia da una donna che da un uomo.
- “Orlando” di Virginia Wolf, è la storia psicologica di una donna-uomo.
- “Petrolio” romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini, narra la storia di Carlo, un personaggio sdoppiato: esiste infatti Carlo di Polis, angelico e sociale, e un Carlo di Tetis, diabolico e sensuale.
- “Creatura di sabbia” di Tahar Ben Jelloun, è una un po’ una Lady Oscar araba. La protagonista Mohamed Ahmed, nasce donna, ma per volere del padre,che non vuole disperdere il patrimonio accumulato, crescerà uomo nonostante le forme del suo corpo.
Anche il noto Dorian protagonista del romanzo che porta il suo none “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, risulta nel suo insieme essere un personaggio androgino.
L’Androgino nella Religione
La figura androgina è presente anche nelle diverse religioni.

Ti illustro ancora una volta qualche esempio:
- Androgino in India. Per l’induismo la polarità maschile rappresentata da Śiva, e quella femminile rappresentata da Shakti hanno bisogno, per fondersi, di Ardhanarishvara, ovvero l’androgino.
- L’androgino e il buddismo. Il Buddha viene spesso raffigurato con un aspetto androgino, soprattutto per quanto riguarda la statuaria in Thailandia: anche e cosce da donna, petto e spalle di un uomo. Egli raggiunge la pienezza dei due sessi senza mostrare nulla della sua intimità: il Buddha infatti non viene mai illustrato o scolpito nudo.
- L’androgino e la bibbia. Lo stato di androginia è spiegato dalle Sacre Scritture all’interno del libro della Genesi. Adamo infatti rappresenta l’Uomo Cosmico ovvero colui che possiede in sé i due principi dell’Eterno Mascolino e dell’Eterno Femminino. Da lui l’Onnipotente creo Eva.
- Androgino ermetico e alchimia. All’interno della Tradizione Ermetica l’Androgino Primitivo rappresenta la condizione originaria dello stato umano, che nell’alchimia, veniva rappresentata dal Rebis, ovvero un essere con due teste, una maschile ed una femminile, che tiene sottomesso un drago.
Ti sto annoiando? Spero di no.
Qui di seguito esamineremo un ultimo ed interessante aspetto.
Il Modello Androgino di Oggi
Oggi esistono persone che pur appartenendo ad un sesso predefinito rivendicano l’androginia come un’identità di genere dato che non si sentono né uomo né donna né transessuale, ma una mescolanza tra i due sessi.

Lo stile androgino contemporaneo coinvolge soprattutto il mondo femminile: le donne infatti sono maggiormente portate a manifestare con più disinvoltura i comportamenti tipici dell’altro sesso.
È facile vedere esempi di fascino androgino nella moda: tra le modelle androgine famose e i modelli androgini possiamo sicuramente annoverare la nota indossatrice Twiggy Lawson e l’androgino modello Andrej Pejic, che prima di cambiare totalmente sesso sfilava sia in abiti femminili che maschili.
Ma anche il cinema non ne resta immune: un esempio nostrano è la sempre verde Rita Pavone, che negli anni delle sua giovinezza si prestava sia a ruoli maschili che femminili. Ricordi Gian Burrasca?
Più attuale è sicuramente l’attrice londinese Tilda Swinton, l’icona più emblematica di genere legata ai nostri giorni. A questa si affianca la tennista Serena Williams la cui possenza e tattica di gioco viene spesso accostata a quella di un uomo.
La bellezza androgina è riscontrabile anche negli uomini: possiamo infatti citare vari esempi di maschio androgino famoso come il cantante dei Tokio Hotel, Bill KaulitzDavid Bowie che creò un suo alter ego androgino, ovvero l’alieno Ziggy Stardust; il frontman dei Placebo, Brian Molko.
Negli uomini però, non appena superata l’adolescenza (fatta eccezione per alcuni casi), l’aspetto androgino viene per lo più messo in risalto dall’effetto del travestimento (come gli esempi sopra illustrati dimostrano).
In molte culture le bellezze androgine sono molto popolari: tra queste spicca soprattutto l’androgino giapponese di cui si trovano soprattutto principali esempi nel mondo della musica dove lo stile estetico dei musicisti si adatta perfettamente all’androginia.
E restando sempre in tema ti stupirò dicendoti che anche gli anime e manga hanno subito questa influenza di cui puoi trovare diversi esempi come Deidara in Naruto o Kurapika in Hunter x Hunter.
Insomma basta guardarsi intorno per vedere come il mondo sia ricco di vari esempi.
Siamo Tutti un Po’ Androgini?
E siamo giunti alla conclusione di questo cammino in cui abbiamo conosciuto l’androginia e il suo significato, l’androgino e il mito, in cui abbiamo cercato di comprendere come l’androgino non è un transgender, in quanto può esserci un androgino etero o un androgino gay, ma in ogni caso non si tratta di un orientamento sessuale.

Ti ricordo infatti che:
L’androgino è una persona, che rispetto ai soli uomini o alle sole donne, è meno vincolato ad un rigido ruolo sessuale, riuscendo, per questo, ad agire in modo più flessibile e dinamico nelle diverse situazioni quotidiane, affrontandole con semplicità. A questo si aggiunga il grado di sensibilità presenti negli androgini, scaturito dall’unione delle due parti sessuali in gioco; così, alla virilità e la sensibilità maschile si unisce la delicatezza e la sensualità femminile, che lo rendono completo e unico.
Il fenomeno dell’androginia, ormai diffuso, insegna ad abbattere gli stereotipi sociali e soprattutto a concludere i lunghi dibattiti e le lunghe critiche di coloro che restano ancorati agli antichi ruoli di genere.
D’altra parte in ognuno si trova sia una parte maschile che una parte femminile ed è proprio questo che stimola i forti sentimenti. Ciò che contraddistingue l’androgino è la presenza di un sano equilibrio che lo dispone bene nei più disparati contesti sociali.
Entrare in contatto con una persona androgina significa fare un’esperienza diversa dal solito, ricca, però, di grandi emozioni.
Sei d’accordo?
Hai mai conosciuto una persona androgina? Ti reputi tu stesso androgino? Esprimi un tuo parere in merito l’argomento fin’ora trattato e condividilo nel caso in cui tu l’abbia trovato interessante.