L’assorbente interno è una valida alternativa a quello esterno, basta solo un po’ di dimestichezza per imparare ad inserirlo correttamente e iniziare a vivere con maggiore serenità il ciclo mestruale.
Cos’è L’Assorbente Interno e Come si Mette
L’assorbente interno è un pratico tampone fatto in cotone o rayon da mettere nella cavità vaginale durante le mestruazioni, impedendo in questo modo al sangue di uscire e assorbendolo direttamente dall’interno.
Sono molti i dubbi e pregiudizi che interessano questi piccoli accessori, alcuni riguardano la difficoltà di inserirli, altri il rischio di infezioni e molte ragazze credono ancora di perdere la verginità mettendo semplicemente uno di questi assorbenti.
E’ fondamentale quindi fare un po’ di chiarezza su come applicare l’assorbente interno, dopo quante ore cambiarlo e su tanti altri piccoli dubbi che affliggono giovani inesperte e donne poco informate.
Come mettere l’assorbente interno? Sul mercato sono disponibili due differenti tipi di assorbenti interni, con o senza applicatore, generalmente chi non è molto abituato ad utilizzarlo oppure ha appena iniziato, preferisce la prima soluzione che grazie a un doppio tubicino in cartone o plastica, permette di inserire in vagina più comodamente il tampone.
Tutti sono però dotati di un piccolo cordoncino che rimarrà all’esterno e permetterà di rimuovere l’assorbente in maniera pratica e veloce. Alcune marche sono addirittura dotate di una copertura supplementare che facilita ulteriormente l’estrazione.

I tamponi appena comprati sono sterili e ricoperti da un involucro che li protegge dagli agenti esterni, prima di inserirli occorre prestare particolare attenzione alla propria igiene e alla pulizia delle mani.
In base all’abbondanza del flusso mestruale esistono misure differenti che vengono indicate su ogni singola confezione attraverso delle piccole goccioline: una sola goccia è consigliata a chi ha mestruazioni leggere, con un’esigua perdita di sangue, oppure vuole indossare assorbenti interni durante gli ultimi giorni del ciclo, tre o più gocce proteggono da macchie indesiderate chi ha flussi più abbondanti o li utilizza la notte.
Per capire come si mette l’assorbente interno conviene avere una certa familiarità con il proprio corpo, basteranno poi un paio di ”prove” per inserirlo correttamente e in pochissimi secondi. Prima di aprire l’involucro occorre lavare accuratamente le mani e tranquillizzarsi, i muscoli devono essere rilassati, soprattutto quelli pelvici.
Non esiste poi una posizione perfetta per applicare il tampone, alcune donne preferiscono restare sedute sul water, altre invece sono comode in piedi con le ginocchia leggermente piegate, l’unica cosa da fare è provare nei vari modi e capire come ci si sente più a proprio agio.
In base al tipo di assorbente interno acquistato esistono due differenti metodi per inserirlo:
– Tampone con applicatore: il tampone si trova all’interno del tubicino in cartone o plastica, bisogna quindi fissare l’applicatore con pollice e dito medio sull’apertura vaginale, direzionandolo verso la parte bassa della schiena e lasciando il cordino pendere all’ingiù. A questo punto è possibile inserire l’applicatore direttamente nella vagina fino a toccare il proprio corpo con le dita che lo stanno spingendo. Utilizzare l’indice per spostare il tubicino interno dentro a quello esterno ed inserendo in questo modo il tampone direttamente dentro la vagina, il tampone sarà quindi correttamente applicato e si potranno rimuovere i tubicini.
– Tampone senza applicatore: Per inserire questo tipo di assorbente bisogna prima distendere il cordoncino che faciliterà la rimozione del tampone e poi aprendo delicatamente le labbra della vagina, bisogna spingere il tampone nella cavità il più possibile verso l’alto utilizzando direttamenet le dita, è molto importante non provare fastidio o percepirne la presenza.
L’assorbente interno va rimosso dopo 4 o 6 ore di utilizzo e obbligatoriamente dopo 8 per evitare infezioni o problemi più gravi. Toglierlo è facilissimo, basta essere rilassati e tirare il cordoncino, per semplificare l’operazione è possibile contrarre leggermente i muscoli pelvici, alcune donne preferiscono rimuoverlo direttamente con le dita. Lavare sempre le mani prima e dopo ogni fase e gettare il tampone avvolto in un pezzo di carta dentro l’apposito bidone, mai nel WC.
Adesso che hai capito come si mette un assorbente interno, ti starai chiedendo, nel caso di verginità, come si usa? Continua a leggere!
Assorbente Interno e Verginità: Come Si Usa?
Questo dubbio affligge generalmente le ragazze giovanissime che ancora vergini, credono di non poter utilizzare un’assorbente interno perché causerebbe la rottura dell’imene, una piccola membrana flessibile che ricopre in parte l’apertura della vagina.
Non è assolutamente così, l’assorbente interno può essere applicato anche da chi è ancora vergine e vuole vivere il proprio ciclo mestruale in completa tranquillità in qualsiasi situazione. L’apertura in cui va inserito è la stessa che utilizza il flusso del sangue per uscire, basterà quindi essere attenti e delicati per continuare ad avere un imene intatto.
Una giovane ragazza che decide di utilizzare un assorbente interno per la prima volta deve solo stare tranquilla, rilassarsi e prendersi tutto il tempo che desidera, sicuramente utilizzando un assorbente con l’applicatore l’inserimento sarà molto più semplice, alcune marche producono modelli più piccoli e pratici proprio consigliati per le donne ancora vergini.
Ma che fare nel caso in cui l’assorbente interno non dovesse entrare?
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Assorbente Interno Non Entra: Vediamo Come Fare
Esistono poi delle donne che lamentano di aver provato più volte ad inserire un tampone ma senza alcun successo: se l’assorbente interno non entra l’unico problema è l’ansia. In ogni caso prima di insistere conviene sempre richiedere un consulto medico, un ginecologo saprà valutare la situazione e magari consigliare qualche tecnica per rilassare la muscolatura e applicare il tampone senza troppe difficoltà.

La conoscenza e confidenza con il proprio corpo sono fondamentali per capire come mettere un assorbente interno, le giovani donne spesso non hanno la giusta familiarità con le loro parti intime e in questi casi inserire un oggetto all’interno della vagina diventa davvero impossibile. E’ sufficiente avere un po’ di pazienza, calma e tempo. Solo quando i muscoli saranno totalmente rilassati ci si sentirà a proprio agio nel compiere questo tipo di operazione e l’assorbente interno entrerà senza alcun problema.
Chi percepisce fastidio o dolore non ha inserito correttamente il tampone, il muscolo elevatore dell’ano è magari troppo contratto e conviene quindi togliere l’assorbente e riprovare, se il problema persiste è meglio consultare un ginecologo, alcune donne possono anche soffrire di dispareunia, una patologia che causa fastidio e malessere anche durante i rapporti sessuali, oppure quelle ancora vergini possono avere un imene particolarmente rigido e poco elastico che rende impossibile l’inserimento di un tampone senza avere difficoltà.
Per le prime volte si può anche provare ad utilizzare un pò di lubrificante, applicandolo all’ingresso della vagina, in questo modo mettere l’assorbente interno dovrebbe essere molto più semplice e per niente fastidioso.
Può l’assorbente interno uscire da solo? Vediamo subito…
Assorbente Interno: Può Uscire da Solo?
Tra i vari miti da sfatare, molte ragazze hanno anche il dubbio che il tampone possa uscire autonomamente dal canale vaginale. Se ben inserito è davvero impossibile perderlo e nel caso in cui non sia messo correttamente si proverebbe un tale fastidio che costringerebbe qualunque donna a toglierlo e metterne un nuovo. Quindi: l’assorbente interno può uscire da solo?

L’assorbente interno non può quindi assolutamente uscire da solo e non può neanche rimanere incastrato nel canale vaginale, la cordicella messa per estrarlo è davvero molto salda e dovesse mai staccarsi basterebbe inserire due dita nella vagina per togliere il tampone. Nei casi più estremi è possibile rivolgersi ad un medico, ma è davvero raro che un assorbente finisca così tanto a fondo da non poter essere estratto con le mani.
In ogni caso è impossibile perderlo, sia all’interno che all’esterno della vagina, il materiale con cui è fatto aderisce molto bene al corpo e oltre a renderlo quasi impercettibile gli consente di seguire tutti i movimenti naturali di ogni donna.
Con un assorbente interno si può fare di tutto, anche quelle attività che richiedono particolari movimenti aerobici o l’utilizzo di abiti attillati e sgambati, come ad esempio: la danza, il nuoto o semplicemente la corsa. In alcune occasioni l’assorbente esterno potrebbe risultare scomodo, poco pratico o semplicemente farebbe sentire a disagio la ragazza che lo indossa, ma con un tampone tutti questi problemi non esistono.
Ma cosa succede se si dovesse dimenticare l’assorbente interno?
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Assorbente Interno Dimenticato: I Rischi
In passato le donne che utilizzavano spesso assorbenti interni erano effettivamente più a rischio di infezioni e della sindrome da shock tossico: i materiali poco idonei e scadenti con cui venivano realizzati aumentavano le possibilità di avere problemi. Ma al giorno d’oggi se utilizzati correttamente i tamponi non causano alcuna preoccupazione.
E’ comunque molto pericoloso lasciare l’assorbente interno dimenticato per molte ore e generalmente si consiglia di alternare l’utilizzo di tamponi interni e assorbenti esterni per minimizzare ancora di più il rischio di malattie.
La patologia più conosciuta e collegata agli assorbenti interni è la sindrome da shock tossico: una condizione provocata da una particolare tossina, la Staphylococcus Aureus che si moltiplica quando si abbassano le difese immunitarie e può causare nausea, vomito, arrossamenti simili ad ustioni, febbre alta, diarrea, svenimenti e portare addirittura alla morte. Ma questa sindrome si può manifestare anche indipendentemente dall’uso di tamponi interni e possono averla anche uomini e bambini.
Se l’assorbente interno è rimasto dentro troppo a lungo conviene toglierlo il prima possibile, lavarsi accuratamente e prestare particolare attenzione nel caso in cui si presentasse qualche particolare sintomo che può ricondurre alla sindrome da shock tossico o a qualche infezione.
E’ molto importante quindi fare attenzione, piuttosto cambiare più spesso il tampone ma non lasciarlo troppo a lungo all’interno del canale vaginale, anche negli ultimi giorni di ciclo, quando il flusso è praticamente terminato dopo 8 ore bisogna togliere l’assorbente e cambiarlo, l’igiene personale, soprattutto in quei giorni dev’essere una priorità per tutte le donne.