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Benessere mentale, quanto incide il lavoro?

Smart working, telelavoro, lavoro da casa: ecco gli effetti del ritorno alla normalità

Il 15 ottobre 2021 è una data importante che rende ufficiale la fine dello smart working e la chiusura di un capitolo che ha i suoi pro e i suoi contro.

Per molti lo smart working è stato negativo e il non potersi relazionare di persona con i propri colleghi è stato motivo di forte disagio psicofisico. Doversi confrontare, poi, con situazioni nuove, non coadiuvate da linee guida precise, ha provocato confusione e senso di smarrimento nei soggetti meno inclini all’utilizzo della tecnologia.

Chi è stato lasciato in balia di se stesso è restato vittima del burn-out, cioè di una condizione di stress associato al lavoro.

Allo stress da lavoro si è aggiunto il timore di essere controllati o l’insicurezza di non fare abbastanza, suscitando in molti una sorta di dipendenza mentale.

Viceversa, per altri, lo smart working è stata una scusa per ritrovare se stessi e i propri spazi, che seppur casalinghi, hanno influito positivamente sull’umore e sul benessere mentale.

Questo duplice atteggiamento crea molta indecisione ora che si cambia nuovamente rotta e si cerca di ritornare alla normalità; un ritorno confuso che deve comunque non destabilizzare!