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Bisessualità, Cosa Significa Essere Bisex?

Si sente parlare spesso di bisessualità, ma di cosa si tratta scientificamente? Scopriamo tutti gli aspetti importanti di questo orientamento sessuale

Il termine bisessuale è stato coniato nel 1809 in ambito botanico. Si descrivevano così le piante che avevano organi riproduttivi sia femminili che maschili. In seguito però è stato usato per definire l’attrazione erotica e sentimentale di un individuo verso quelli di entrambi i sessi.

La bisessualità identifica l’orientamento sessuale di una persona che ha la capacità di provare una decisa attrazione sia sentimentale, romantica, affettiva ed erotica nei riguardi di individui dello stesso sesso e di quello opposto al proprio.

I relativi gusti e abitudini sessuali vanno di conseguenza, con l’alternanza di partner femminili e maschili, senza una logica o interscambio stabilito o standard.

Va anche sottolineato come non ci si sveglia un mattino e guardandosi allo specchio si afferma “sono bisex“, ma anzi, questa consapevolezza e sviluppo dei gusti erotici e sentimentali avviene col tempo: è un percorso del tutto personale e soggettivo. Sono tantissime per esempio le donne eterosessuali che sviluppano nel corso della vita svariate fantasie erotiche verso altre donne, ma non sono da definirsi bisex.

Comprendere il proprio orientamento sessuale e definire la bisessualità è più complesso e servono più dimostrazioni e pulsioni per stabilirlo. I primi studi sulla bisessualità sono stati svolti dall’americano Alfred Kinsey i cui risultati vennero raccolti, tra il 1947 e il 1953 circa, all’interno del “Rapporto Kinsey”. In prima persona studiò i comportamenti ed i gusti sessuali della popolazione americana dell’epoca e già sottolineò quanto fosse difficoltoso stabilire un netto confine tra bisessualità ed eterosessualità.

Altri scienziati e psicologi moderni ci tengono a sottolineare come la classificazione dell’orientamento sessuale sia una sorta di “invenzione moderna”, un’attitudine contemporanea che spinge a categorizzare qualsiasi cosa e comportamento del singolo e della massa. ma questa è un’altra questione, forse più morale e meno scientifica o realista della definizione e identificazione dell’essere bisex.

Scopriamo quindi nei capitoli seguenti altre curiosità e informazioni sul tema.

Bisessualità Cause

Ci sono delle cause che determinano o meno l’orientamento sessuale di un individuo? Gli studiosi hanno opinioni differenti a riguardo, fin dai tempi antichi tra l’altro.

bisessualità cause

Nel caso della bisessualità a livello mondiale si parla di un numero variabile di individui dichiarati, o che hanno accertato la loro condizione di bisex, e sono circa il 2-6% della popolazione. Un numero decisamente esiguo rispetto agli omosessuali, e tra l’altro gli uomini bisex sono nettamente inferiori rispetto alle donne.

Ma comunque le idee e gli studi sulle possibili cause dell’affermarsi della bisessualità non sono chiare.

Alcuni, tra psicologi, scienziati, studiosi di genetica e quant’altro, affermano che la bisessualità non esista e che sia solo omosessualità mascherata. Per esempio alcune associazioni a favore della bisessualità femminile sostengono che per la maggior parte dei casi sia solo un fenomeno passeggero e legato soprattutto all’adolescenza o a traumi psicologici subiti.

L’American Psychological Association, APA, ha invece dato giudizi più definiti e che hanno anche turbato e indignato molti omosessuali e bisex. Ad esempio viene affermato che il vero bisessuale è di natura poligama: per poter tradire il partner ricorre più o meno inconsciamente a partner di sesso diverso.

Per altri versi, soprattutto la bisessualità femminile può essere un’estensione dell’amicizia che però abbraccia anche l’aspetto erotico.

Il Dottor Simonelli invece, non individua nella donna bisex e nell’uomo bisex, quindi nella bisessualità maschile cause specifiche, ma vede questo orientamento sessuale come un’evoluzione naturale dell’umanità.

Infine è necessario anche citare il parere del famoso oncologo italiano Umberto Veronesi, che, come il collega appena citato, appoggia la sua tesi. Il professor Veronesi però si basa su un dato interessante, sul fatto cioè che gli organi atti alla riproduzione si atrofizzeranno negli anni a venire, e inferiore sarà la riproduzione di estrogeni. La definizione e l’aumento della bisessualità, sempre secondo Veronesi, sarà una conseguenza di questa diminuzione della carica sessuale.

Per chiunque avesse dei dubbi in merito al proprio orientamento sessuale, si rivela interessante il bisessualità test creato dalla Dottoressa Rosalba Trabalzini e consultabile online. Rispondendo ad una serie di domande si potrà meglio comprendere se si hanno solo fantasie erotiche verso l’altro sesso, se si è definitivamente etero o se si è bisex. Questo è anche un modo divertente e veloce per capirsi meglio e farsi alcune domande a sfondo sessuale ed emotivo.

Bisessualità Psicologia

La psicologia, come accennato anche nel capitolo precedente, ha da sempre cercato di dare una spiegazione all’affermarsi della bisessualità e le tesi costantemente vengono proposte da psicoanalisti e psichiatri di tutto il mondo. Interessante è prendere in esame, più che le cause, ad esempio gli effetti che l’essere bisex porta in coppie collaudate eterosessuali.

bisessualità psicologia

Molte persone infatti temono di intraprendere relazioni con bisessuali, soprattutto perché li considerano fedifraghi, avvezzi per antonomasia al tradimento.

Come vorrebbe una delle tesi esaminate al capitolo precedente tra l’altro.

A questo proposito e, in grado di smentire tutto questo, è il parere della Dottoressa Sara Bosatra, psicologa e psicoterapeuta. Lei afferma che le relazioni amorose hanno le stesse dinamiche al di là dell’orientamento sessuale dei coniugi o dei partner coinvolti. Cioè le coppie bisex, dove entrambi o solo uno dei due è bisessuale, vivono e si approcciano alla relazione come nelle coppie eterosessuali. Ciò che fa la differenza nel vivere i sentimenti, nell’essere inclini al tradimento per esempio, sono fattori legati alla personalità individuale, al bagaglio culturale ed esperienziale avuto, ecc.

Ci sono poi molti esempi di siti web, chat erotiche e locali che propongono sesso bisex e incontri bisex anche con coppie bisessuali, ma questi non hanno nulla a che vedere con la sfera sentimentale: sono luoghi ove trovare sesso facile, al pari dei classici night o ai locali per scambisti.

Il punto fondamentale per quanto riguarda la psicologia e la bisessualità è che il sesso, come l’amore e in generale la vita di coppia sentimentale, va sempre vissuto con serenità, accettando in primis la propria sessualità per poi avere rapporti appaganti, onesti e sani. In Italia per esempio, sono molti gli uomini ad avere una moglie bisex che magari non ha mai sperimentato esperienze omosessuali, ma si limita solo a fantasie e a qualche episodio platonico avuto durante l’adolescenza.

Curiosità sulla Bisessualità

Ora riportiamo alcune curiosità sulla bisessualità, pillole e dati scientifici, ricerche e affermazioni di personaggi più o meno famosi. Lo scopo è quello di far conoscere questo aspetto della sessualità e permettere a chiunque di saperne di più e di sviluppare un proprio pensiero in merito.

curiosità sulla bisessualità

  • Bisessualità non è ermafroditismo: spesso infatti ci si confonde, ma si tratta di due cose diverse. Essere bisex significa provare attrazione sentimentale ed erotica verso entrambi i sessi, mentre l’ermafrodite è un individuo che presenta gameti sia maschili che femminili.
  • Antichità e bisex: non sono concetti astratti, anzi, si ha traccia dei bisessuali fin dai tempi più remoti. A livello storico, la valutazione e benevolenza verso i bisessuali e gli omosessuali ha avuto fasi alterne. Per esempio nell’Antica Grecia, dove i rapporti gay non erano ben visti, la bisessualità era più tollerata, come anche in epoca romana, ma erano vietati coming-out e manifestazioni omosessuali in pubblico. Nel periodo invece giudaico e cristiano sia la bisessualità che l’omosessualità erano vietate e considerate una punizione divina.
  • I bisex nel mondo: pare oscillino tra il 2-6% della popolazione mondiale, ma in realtà, secondo statistiche più recenti, il numero è in costante aumento. La maggior parte sono donne bisex, circa il 3% e solo il 2% gli uomini e in proporzione gli adolescenti dichiarati bisex sono più della metà di quelli adulti.
  • Scoperte e preconcetti: sono stati presentati in un interessante articolo della psicologa Brunella Gasperini del 2014 e presi dagli studi del biologo e sessuologo Alfred Kinsey citato all’inizio di questo testo. In particolare si afferma che omosessuali ed bisessuali non presentano caratteri diversi dagli eterosessuali da un punto di vista genetico. Inoltre si dice che le donne sia più aperte nell’affermare la loro sessualità, anche se a livello numerico gli omosessuali dichiarati siano prevalentemente uomini.
  • Omosessualità e patologie mentali: avevano un legame stretto fino agli anni ’70. In America infatti, bisessualità e omosessualità erano considerate vere e proprie deviazioni sessuali gravi nel DSM. Questo è un manuale di diagnostica statistico di riferimento della psichiatria, ma ora questi dati sono stati smentiti ed eliminati.

La scala Kinsey: è una sorta di parametro per identificare la bisessualità, sempre secondo gli studi del Dottor Alfred Kinsey, già ampiamente citato. I risultati sono validi nel momento in cui viene effettuato il test di riferimento, ma possono cambiare con l’età e negli anni. I valori della scala sono i seguenti:

Hai mai avuto una relazione bisessuale o un’ esperienza bisex? Qual è la tua opinione in merito all’argomento? Scrivilaìo in un commento.