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Cos’è la Bulimia? Sintomi e Disturbi

Cos’è la bulimia e come può essere diagnosticata? E perché molte volte viene associata all’anoressia? Vediamo come guarire da questo disturbo

Cos’è la bulimia?

Il significato del termine bulimia deriva dal greco boulimía ed è letteralmente traducibile in “fame da bue”. Molte persone, spesso e volentieri, parlano di questa problematica senza sapere realmente di cosa si tratti.

Se dovessimo dare una definizione della bulimia potremmo dire semplicemente che si tratta di un disturbo alimentare che porta il soggetto a mangiare più del consentito. Tutto ciò però non è totalmente corretto, in quanto questa patologia è molto più grave e pericolosa.

Il soggetto bulimico (le donne sono in percentuale quelle più interessate da questo disturbo) cade in vere e proprie crisi che lo portano ad assumere quantità di cibo enormi, in maniera compulsiva ed in un arco di tempo davvero ristretto. L’alimentazione avviene senza un criterio sensato e la persona che si trova ad affrontare la crisi mangia tutto ciò che capita a tiro, in maniera totalmente incoerente.

Un soggetto bulimico ha la capacità di assumere migliaia di calorie in pochissimi minuti. Questa crisi ha poi due conseguenze diverse: in alcuni casi il soggetto si auto-induce il vomito per “liberarsi” dai sensi di colpa, nel secondo caso va incontro ad inevitabili problemi di obesità.

C’è da sottolineare che nella maggior parte dei casi, queste crisi avvengono di nascosto da occhi che possano in qualche modo rendersi conto del disagio che la persona in questione sta vivendo.

Dopo questa breve introduzione sulla bulimia e sul suo significato, passiamo ad analizzare i vari aspetti di questo disturno alimentare.

Anoressia e Bulimia

Spesso la bulimia viene confusa con un altro grande disturbo dell’alimentazione, l’anoressia.

Cos'è la Bulimia? Sintomi e Disturbi

Entrambi i disturbi compaiono spesso durante l’adolescenza, diventando davvero pericolosi, a volte letali: è bene dunque osservare i comportamenti dei ragazzi, per evitare che possano nascondere un disagio del genere, dietro atteggiamenti strani.

Come abbiamo detto, infatti, i disturbi dell’alimentazione nella maggior parte dei casi, si manifestano palesemente solo quando la situazione è diventata davvero critica e si è arrivati ad un punto di non ritorno. Secondo uno studio svolto dall’American Psychiatric Association, buliinia e anoressia sono tra le principali cause di morte negli Stati Occidentali.

Tra anoressia e bulimia le differenze esistono, e andremo adesso ad evidenziarle.

Mentre nella bulimia il soggetto si ingozza di cibo per delle cause che andremo ad evidenziare nel prossimo capitolo, i soggetti anoressici smettono di alimentarsi per la paura di ingrassare e mettere peso. Quella verso il cibo diventa per loro una vera e propria fobia, che pensano di poter combattere non mangiando: il cibo quindi diventa il loro nemico, li terrorizza. Questo li porta a concentrarsi solo e soltanto sull’evitare l’assunzione di calorie e quindi a non vivere la loro vita serenamente.

Una persona viene quindi considerata anoressica quando il suo peso scende sotto l’85% del peso normale in base all’età e al sesso. Ha una visione distorta della propria fisicità e della propria immagine: il reflesso che vede nello specchio non è altro che una sua proiezione mentale che non corrisponde alla realtà.

Bulimia Cause e Conseguenze

Le cause della bulimia sono spesso insoddisfazione e senso d’ansia che possono provenire da malesseri legati all’infanzia, a ricordi passati, alla non accettazione del proprio corpo o della fine di una relazione.

bulimia cause e conseguenze

Il soggetto si sente ansioso, triste, insoddisfatto; questi stati di negatività si trasformano in un senso di vuoto che, nella testa del bulimico, può essere colmato soltanto ingozzandosi di cibo. E il cibo diventerà una vera e propria ossessione, che lo porterà a svuotare il frigo o ad uscire per comprarlo a qualsiasi ora del giorno.

Il cibo quindi, al contrario di chi soffre di anoressia, diventa un alleato, croce e delizia. Durante la crisi il soggetto si ingozza perdendo totalmente il controllo. La sensazione di sollievo dura però pochissimo, trasformandosi precocemente di nuovo in angoscia e sensi di colpa che verranno poi scaricati provocandosi il vomito o ricorrendo ad altri comportamenti compensatori.

Esistono diversi tipi di bulimia ed ognuno di essi ha delle caratteristiche particolari. Andremo adesso ad esaminare i principali:

Bulimia Sintomi

Riconoscere i sintomi della bulimia non è sempre semplice, in quanto spesso questa può essere confusa con una persona che ha dolo un grande appetito. Così non è, data la mole maggiore di cibo ingerito e data la compulsività con il quale viene assunto.

bulimia sintomi

Altro sintomo può essere l’elevata preoccupazione che il soggetto ha relativamente alla propria forma fisica. Solitamente, comunque, le persone affette da bulimia nervosa sono normopeso o leggermente in sottopeso. Quando questi attacchi incontrollabili si presentano da 1 a 3 volte a settimana possiamo parlare di forma lieve di bulimia. Nel caso le crisi dovessero superare le 14 ripetizioni settimanali è il momento di allarmarsi perché si è sicuramente arrivati ad un punto di non ritorno che può essere gestito soltanto grazie all’aiuto di uno specialista.

Questi sono i principali sintomi della bulimia che potranno fungere da campanello di allarme per i soggetti stessi e per chi li circonda.

Guarire dalla Bulimia

Come guarire dalla bulimia? Iniziamo col dire che al contrario di quanto si pensi, è possibile.

guarire dalla bulimia

Si tratta sicuramente di un processo che richiede tempo, ma si può guarire, l’importante è intraprendere un percorso finalizzato alla guarigione, che va seguito nei minimi dettagli e con l’aiuto di persone specializzate in problematiche legate ai disturbi alimentari.

Negli anni passati, bulimia e anoressia erano considerate malattie rare ed era pensiero comune che fosse impossibile uscire da questo tunnel drammatico. Diversi studi garantiscono che è invece possibile guarire da queste malattie.

Specialisti dell’ospedale Niguarda di Milano sottolineano come sia fondamentale curare simultaneamente corpo e mente, in modo da garantire al soggetto malato di poter tornare ad una vita normale. La durata del percorso di guarigione varia in base alla gravità della situazione nella quale il paziente bulimico si trova.

È fondamentale che oltre al supporto medico il soggetto sia supportato anche dalla propria famiglia e dai propri cari, in modo da sentirsi totalmente appoggiato nel suo processo di guarigione, che può certamente rivelarsi molto pesante e complicato. Recandosi in un centro specializzato (l’Ospedale di Niguarda a Milano ha ad esempio un’ottima equipe), il soggetto verrà sostenuto psicologicamente e potrà affrontare la bulimia certo di poter ottenere risultati risolutivi.

Esistono numerosi libri sulla bulimia che possono far comprendere in maniera più completa quali sono i veri problemi di questo disturbo alimentare e possono aiutare anche i soggetti malati a guardarsi dentro. Questi ed altri testi su come uscire dalla bulimia:

  • Cibodipendenti. La bulimia vissuta e sconfitta – di Catherine Hervais
  • La mela del peccato: guarire dalla bulimia – di Leslye Pario
  • Vincere le abbuffate – di Christopher Fairburn
  • Capire e curare la bulimia – di Colette Combe
  • Fame d’amore. Donne oltre anoressia e bulimia – di Fabiola De Clerco
  • Bulimia. Uscire dal meccanismo – di Rébecca Shankland

Che rapporto hai con il cibo?