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Capezzoli, Quanti Tipi ne Esistono e Come Stimolarli

Vediamo tutto quello che bisogna sapere sui capezzoli, parte del corpo femminile e maschile, che spesso viene vista come zona da stimolare per provocare piacere

I capezzoli, specialmente nella donna, sono una delle parti che riesce ad eccitare maggiormente l’uomo, il quale si dedica col massimo impegno a stimolare la sua partner facendole provare un immenso piacere nel momento in cui questa zona del corpo viene presa in considerazione.

Spesso però ci si dimentica che tette e capezzoli sono due parti differenti e non sinonimo: il seno è la parte del corpo che può essere definita come maggiormente sporgente mentre, il capezzolo, è quella che si trova al centro dello stesso seno.

Si tratta di una distinzione che per molte persone potrebbe essere banale ma che deve essere effettuata affinché sia possibile capire di che parte del corpo si sta parlando.

Il capezzolo, che generalmente ha una dimensione della circonferenza di circa 10 millimetri, è caratterizzato da una cute formata da piccoli fori dai quali si aprono dai 15 ai 20 dotti galattofori e da un tessuto muscolare che consente dello stesso: questo per agevolare la fase di allattamento dei figli. Inoltre il capezzolo è preceduto dall’areola, che ha una dimensione differente da donna a donna.

Ma oltre essere una parte del corpo fondamentale per le donne, questa spesso viene vista dalle medesime che parte del corpo che deve essere stimolata e soprattutto che permette loro di provare delle sensazioni di piacere intense.

Per questo esistono i piercing capezzoli donna i quali hanno lo scopo di rendere maggiormente attraente il seno delle stesse e fare in modo che i partner si focalizzino su questa loro area del corpo.

Un dato particolare consiste nel ricordarsi che non esiste un seno senza capezzoli: molte donne, infatti, tempo di essere diverse o avere qualche anomalia genetica dato che il loro capezzolo sembra essere totalmente assente.

Ebbene in questo caso si parla di struttura introflessa ovvero si tratta di un capezzolo di piccole dimensioni e poco sporgente che si trova dentro l’areola, oppure di una tonalità molto chiara dello stesso capezzolo che lo rende, in determinate circostanze, difficile da vedere immediatamente.

I Vari Tipi di Capezzoli

Ogni persona avrà dei capezzoli diversi rispetto quelli che caratterizzano un altro individuo: generalmente questa condizione è dettata dalle caratteristiche generiche presenti nel DNA e anche se all’apparenza sembra di avere i capezzoli uguali, almeno una caratteristica sarà differente e rendere unica questa parte del corpo.

vari tipi di capezzoli

Esteticamente questa parte del corpo può essere:

    • dalle dimensioni medi, quindi definiti come capezzoli grandi
    • caratterizzata da una dimensione ancor più elevata, quindi capezzoli grandissimi che coprono l’intera areola e questa parte ben estesa su tutta la parte del seno;
  • capezzoli introflessi, ovvero quasi invisibili in quanto poco esterni;
  • capezzoli piccoli
  • capezzoli bianchi, che li rendono poco chiari e difficili da vedere. 
  • capezzolo turgido
  • capezzoli sporgenti
  • capezzoli larghi
  • capezzoli eretti

Riguardo i tipi di capezzolo, esistono inoltre i capezzoli lunghi, ovvero quelli la cui dimensione è appunto allungata e facile da notare sul seno, così come vi sono anche i capezzoli piatti, ovvero quelli che sembrano essere schiacciati sul seno.

A seconda della condizione nella quale ci si trova, i capezzoli donna, così come quelli maschili, possono anche essere:

  • capezzoli sensibili, dovuti magari da una condizione d’eccitazione oppure da una patologia dolorosa che aumenta la sensibilità in questa zona del corpo;
  • capezzoli turgidi, che spesso hanno un aspetto estetico che ricorda la pelle d’oca e che si manifesta quando si è in una zona dove la temperatura è bassa;
  • capezzoli duri, che invece sono sinonimo di eccitazione.

I capezzoli maschili subiscono anch’essi questo genere di classificazione, sia estetica che per quanto riguarda la situazione nella quale ci si trova e che comporta un cambiamento radicale della struttura degli stessi.

I capezzoli di un uomo non subiscono però delle modifiche che, invece, caratterizzano i capezzoli in gravidanza, ovviamente condizione che caratterizza solo ed esclusivamente le donne.

In questa circostanza una donna può avere:

  • capezzoli enormi i quali appunto aumentano di dimensione per nutrire il proprio figlio;
  • capezzoli gonfi in quanto stimolati eccessivamente durante la fase di allattamento;
  • capezzoli in vista, tipici appunto della donna incinta o che ha appena partorito.

Pertanto, in questa circostanza, si tratta di una condizione particolare che comporta anche la comparsa di capezzoli screpolati, i quali magari non vengono accuratamente idratati al termine della fase di allattamento e tra i pasti del piccino.

Questi sono tutte le tipologie che possono caratterizzare tale parte del corpo maschile e femminile: i capezzoli a forma di cuore rappresentano invece una conformazione assai rara e soprattutto complessa da analizzare, così come è possibile che una persona abbia anche il terzo capezzolo.
In questo caso non si tratta di una leggenda come spesso vengono definite queste particolari condizioni, ma di una realtà ben presente dato che su venti individui almeno uno avrà il terzo capezzolo che però non sarà completamente sviluppato.

I Capezzoli Doloranti e le Cause Scatenanti

Il dolore ai capezzoli potrebbe manifestarsi in ogni momento della giornata e in periodi non necessariamente particolari.

capezzoli doloranti

Spesso i capezzoli doloranti al tatto sono sinonimo di ciclo mestruale: molte donne, infatti, quando affrontano la settimana del mese particolare, si ritrovano a fronteggiare una serie di piccoli sintomi che annunciano l’inizio di questa fase naturale-sessuale periodica della loro vita e i capezzoli dolenti rappresentano uno dei chiari segnali dell’arrivo del ciclo mestruale.

Ma il fastidio e prurito capezzoli potrebbe anche derivare da altre tipologie di situazioni che, molto spesso, vengono trascurate e che col passare del tempo possono essere differenti da situazione a situazione.

Per la precisione, il dolore ai capezzoli ha cause che possono essere:

  • dettate da una potenziale irritazione, dovuta dall’utilizzo di prodotti quali bagnoschiuma, creme oppure da un tessuto che ha creato un’allergia al corpo e in
  • particolar modo a questa zona;
  • infezione dovuta al contatto del capezzolo con mani non adeguatamente pulite;
  • noduli;
  • sintomi influenzali, che nelle donne possono comportare anche il bruciore ai capezzoli
  • eventuale trauma, di grande o media entità, che ha colpito proprio i capezzoli. 

Specialmente nel caso di trauma in questa zona del corpo è possibile poi notare, come conseguenza postuma, capezzoli duri e dolenti che non possono essere nemmeno sfiorati.

Differente invece quando fuoriesce liquido dai capezzoli: in questo caso occorre recarsi immediatamente dal medico in quanto questa problematica potrebbe celare delle patologie abbastanza gravi, seppur questo binomio non sia certo.
Bisogna infatti sottolineare come:

  • se la colorazione del liquido è simile a quella del latte, si tratta di galattorrea non puerperale che potrà essere curata in lassi di tempo abbastanza brevi;
  • se il liquido è giallo o verdognolo, potrebbe trattarsi di un’infezione che deve essere immediatamente curata;
  • se esce sangue occorre recarsi subito in ospedale in quanto il rischio di tumore al seno è abbastanza elevato.

Il fastidio ai capezzoli, che interessa sia gli uomini che le donne, non è assolutamente da collegarsi solo all’età giovanile e durante la quale il ciclo produttivo è attivo.
Molte donne soffrono di capezzoli doloranti in menopausa che dipende principalmente dal cambiamento ormonale ma che deve essere necessariamente tenuto sotto controllo affinché sia possibile evitare che un piccolo problema possa tramutarsi in situazioni assai gravi da affrontare.

Capezzoli ed Eros

Nel rapporto sessuale i capezzoli sono una delle parti, sia nell’uomo che nella donna, che una volta stimolati permettono a chi riceve tali attenzioni di aumentare il grado di goduria e dare sfogo a una performance sessuale maggiormente eccitante.

capezzoli ed eros

Esistono tantissimi metodi per stimolare questa zona del corpo e questi possono essere suddivisi in classici e sadomaso.

Occorre capire come stimolare i capezzoli in entrambe le circostanze e per quanto riguarda la modalità classica, se così può essere definita, le procedure riguardano:

Ognuna di queste pratiche deve essere svolta col massimo livello di delicatezza e su consenso del partner: non a tutti piace che questa zona del corpo venga stimolata e se la procedura adottata non è delicata ed eccitante, si rischia di rovinare l’intimità che si viene a creare.

Ma vi è anche il metodo di eccitazione dei capezzoli sadomaso, ovvero quello maggiormente violento che stuzzica la fantasia di coloro che preferiscono un rapporto sessuale differente da quello classico e maggiormente intenso.

In questo caso sono protagonisti tantissimi oggetti per la tortura capezzoli, come:

  • la pinza per capezzoli, utile per stringerli e fare in modo che dolore e piacere venga attentamente gustato da chi subisce tale pratica;
  • lo strizza capezzoli, ovvero un particolare oggetto che viene utilizzato come metodo di tortura e che provoca un piacere intenso e stimolante;
  • i copri capezzoli, spesso caratterizzati anche da ventose che succhiano l’areola;
  • altri oggetti che hanno l’obiettivo di far provare il massimo piacere a coloro che si sottopongono a questo genere di pratiche.

Anche in questo caso la stimolazione capezzoli deve avvenire in modo consenziente e senza troppe forzature, dato che si rischia di rovinare l’intimità che si è venuta a creare col proprio partner.