Il carbone vegetale vede avvalersi di tantissimi utilizzi a scopo terapeutico.
Sostanzialmente esso è in grado di assorbire le tossine, ottenendo così l’ambito risultato di riuscire a depurare il nostro corpo, o altri elementi, come per esempio l’acqua.
Il suo uso si perde nei meandri della storia, partendo dalle popolazioni antiche asiatiche che lo utilizzavano per eliminare le tossine dell’acqua prelevata dai fiumi. La scienza nei giorni nostri riconosce le proprietà terapeutiche di questo derivato, è per questo motivo che ancora oggi trova il consenso di milioni di persone in tutto il mondo.
Essendo di facile produzione, il prezzo del carbone vegetale, nelle sue varianti date dalla marca di fabbricazione e dalla tipologia, risulta assolutamente accessibile. Ma il carbone vegetale dove si compra? Esso è facilmente reperibile nelle farmacie, erboristerie e perfino sugli scaffali dei vari supermercati. Può essere acquistato anche online: sono infatti molti i siti internet che offrono questa possibilità in totale sicurezza.
Conosciamo ora in linee generali i suoi usi e dove reperirlo, partendo dalla domanda principale: cos’è il carbone vegetale?
Si tratta di un ricavato vegetale ottenuto dalla combustione del legno. La tecnica prevede una combustione priva di fiamma, ottenuta in un particolare ambiente esente da ossigeno, attraverso il quale, raggiunta l’elevata temperatura di circa 500-600°C, si otterrà come risultato una sottile polverina di colore nero inodore e insapore. Per il trattamento possono essere utilizzati diverse tipologie di legno come pioppo, salice o betulla, ma anche gusci di noci di cocco e altri derivati.
Vediamo adesso come può essere impiegato il carbone vegetale e i suoi benefici.
A Cosa Serve il Carbone Vegetale?
A cosa servono le compresse di carbone vegetale? Le proprietà del carbone vegetale attivo consistono essenzialmente nella capacità di assorbire le tossine, i gas e i veleni che potremmo accidentalmente ingerire, o che si trovano già all’interno del nostro corpo, compiendo così un’operazione di pulizia.
I suoi principi sono in grado di assorbire tali mali e trattenerli a sé, per poi essere eliminati tramite l’apparato digerente senza conseguenze.
Per questo motivo viene spesso utilizzato come rimedio da intossicazione alimentare come per esempio l’ingerimento di funghi velenosi. Tuttavia i benefici del carbone vegetale non finiscono qui.
Grazie alle sue caratteristiche specifiche è in grado di trattenere anche i gas, andando a eliminare fastidiosi problemi di meteorismo, flatulenza e aerofagie.
Inoltre l’assunzione del carbone vegetale in gravidanza risulta essere una perfetta integrazione alla dieta: in questo caso è tuttavia necessario rivolgersi a un medico che vi saprà consigliare sulle dosi.
Molto spesso viene usato il carbone vegetale per i denti, identificando in esso proprietà sbiancanti. Tuttavia è necessario precisare che non esistono certezze mediche a riguardo, bensì alcuni studiosi affermano che, se da una parte è vero che l’effetto assorbente può donare un apparente effetto sbiancante, è oltremodo probabile che l’eccessivo uso possa portare al danneggiamento dello smalto dentale.
Molto rinomata è la maschera al carbone vegetale, utilizzata per combattere le impurità del viso e del corpo. Tramite una soluzione diluita che rende la polvere cremosa, è possibile spalmarla dove vi è necessità: in questo modo oltre a dilatare la pelle rendendola più lucida ed elastica, questa contribuisce a eliminare le tossine tramite un’azione disintossicante, dilatando i pori e ossigenando il corpo che infine risulterà disinfettato.
Una soluzione parecchio ricercata è la funzione del carbone vegetale per la pancia piatta. Funziona agendo direttamente contro i gonfiori addominali andando ad adsorbire i gas che provocano tali problematiche, restituendo in questo modo al paziente la sua linea naturale. La soluzione in questo caso viene assunta nella maggior parte dei casi tramite compresse a base di carbone attivo.
Tutt’altra storia invece riguarda l’utilizzo che si fa del carbone vegetale per dimagrire. Questo non presenta principi dimagranti, tuttavia se integrato a una dieta equilibrata, grazie alle sue proprietà adsorbenti si potranno sconfiggere i problemi derivanti a disturbi legati alla digestione, favorendo in questo modo la perdita di qualche chilo in eccesso.
Che Differenza C’è tra Carbone Attivo e Carbone Vegetale?
Il termine “carbone attivo” viene spesso utilizzato come sinonimo di “carbone vegetale”, ma in realtà ci sono alcune differenze tra i due.
Il carbone vegetale è ottenuto dalla carbonizzazione di materiale vegetale, come legno, gusci di cocco o carbone di bambù. Il processo di carbonizzazione comporta il riscaldamento del materiale vegetale in assenza di aria, il che provoca la decomposizione della materia organica e la formazione di un materiale poroso e altamente assorbente.
Il carbone attivo, d’altra parte, è un termine generico utilizzato per descrivere una vasta gamma di materiali carboniosi altamente porosi e assorbenti, che vengono utilizzati in una serie di applicazioni, tra cui la purificazione dell’acqua, il trattamento delle acque reflue, la purificazione dell’aria e il trattamento delle sostanze tossiche.
In pratica, il carbone attivo può essere ottenuto da diversi materiali, non solo da quelli vegetali, ma anche da materiali animali o minerali, ed è spesso prodotto utilizzando tecniche più avanzate rispetto alla semplice carbonizzazione utilizzata per produrre il carbone vegetale.
In sintesi, il carbone vegetale è una forma specifica di carbone attivo, ottenuto dalla carbonizzazione di materiali vegetali, mentre il carbone attivo è un termine generico utilizzato per descrivere una vasta gamma di materiali altamente porosi e assorbenti, inclusi quelli di origine vegetale.
Che Effetto Fa il Carbone Vegetale?
Il carbone vegetale è stato tradizionalmente utilizzato per le sue proprietà di assorbimento delle tossine e dei gas intestinali nel tratto digestivo. Alcune persone lo usano come rimedio naturale per alleviare la flatulenza, la diarrea, la nausea e l’indigestione.
Tuttavia, gli effetti del carbone vegetale non sono stati completamente dimostrati dalla ricerca scientifica e non ci sono abbastanza prove per supportare l’uso del carbone vegetale come trattamento medico per le condizioni sopra citate. Inoltre, l’uso a lungo termine di carbone vegetale può interferire con l’assorbimento di nutrienti e farmaci nel tratto digestivo.
Pertanto, se si desidera utilizzare il carbone vegetale per trattare sintomi gastrointestinali, è importante consultare un medico o un professionista sanitario per determinare se sia appropriato per la propria situazione e come utilizzarlo in modo sicuro ed efficace.
Continua a leggere per scoprire come.
Carbone Vegetale Alimentare
Negli ultimi anni ha preso il via l’uso del carbone vegetale in cucina, per questo motivo risulta sempre più facile trovare sui banconi di una panetteria prodotti fatti con la farina al carbone vegetale o impasti al carbone vegetale che permettono di cucinare cibi come il pane nero e tanti altri alimenti.
In questo caso il carbone vegetale prevede un’assunzione classica, ingerendolo sotto forma di alimento, tuttavia non è possibile beneficiare di tutti i suoi principi attivi descritti finora.
Qui di seguito un elenco di alcuni dei cibi più noti:
Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali queste possono variare in base all’alimento, ma tendono tuttavia a mantenersi sugli stessi standard delle controparti originali. Il pane nero al carbone vegetale in quanto a calorie e principi nutritivi infatti, presenta gli stessi valori di quello bianco, ovvero circa 307 Kcal per 100 g.
Il mercato culinario legato al carbone vegetale viene controllato tramite delle precise normative delegate direttamente dal Ministero della Salute.
In definitiva possiamo tranquillamente affermare che il carbone vegetale funziona nello svolgimento del suo compito, ma è bene precisare che bisogna fare attenzione nel suo utilizzo. Un eccessivo ingerimento di carbone vegetale può portare a stitichezza, inoltre è obbligatorio tenere presente che esso è in grado di assorbire anche i principi attivi delle medicine vanificandone gli effetti.
Quando Inizia a Fare Effetto il Carbone Vegetale?
Il carbone vegetale inizia a fare effetto nel giro di 30 minuti dopo l’assunzione.
Tuttavia, il tempo necessario affinché il carbone vegetale faccia effetto può variare a seconda di diversi fattori, come la quantità di cibo presente nello stomaco, l’età e la salute dell’individuo, la dose di carbone vegetale assunta e la presenza di altre sostanze che possono interagire con il carbone vegetale, come farmaci o integratori alimentari.
Inoltre, va notato che il carbone vegetale non è un farmaco e non ha una potenza specifica per trattare determinate patologie. È più comunemente usato per alleviare sintomi di disturbi gastrointestinali, come la flatulenza, l’indigestione e la diarrea, e per prevenire l’assorbimento di sostanze tossiche o farmaci in caso di overdose o intossicazione.
La Posologia del Carbone Vegetale
A seconda se si decide di optare per quello culinario che per le altre varianti, è bene conoscere nel dettaglio le funzioni posologiche del carbone vegetale e quando assumerlo.
Partendo dal presupposto che secondo gli esperti gli alimenti al carbone contengono un effetto decisamente blando tanto da essere impercettibile, analizziamone quindi con più attenzione l’assunzione diretta.
Importante sapere dopo quanto fa effetto il carbone attivo vegetale dal momento della sua assunzione. Esso infatti presenta un effetto fisiologico molto rapido, si possono percepire i benefici anche poco tempo dopo l’assunzione, è proprio per questo motivo che risulta particolarmente efficace nel trattamento dei sintomi di avvelenamento.
L’assunzione del carbone vegetale in polvere o del carbone vegetale in pillole e compresse, necessita di essere attentamente valutata sia tramite l’ausilio di un esperto del settore, come per esempio il vostro medico di fiducia o dell’erborista dove si effettua l’acquisto, che in base al quantitativo in grammi espressi nella confezione.
Per usufruire a pieno delle funzionalità del carbone vegetale come disintossicante è consigliabile consumarne 1-2 grammi al giorno, mentre se usato come trattamento da avvelenamento la dose consigliata è di 50 gr. ogni quattro ore per tre volte.
Nei casi di meteorismo e flatulenza viene consigliata l’assunzione del carbone vegetale con l’assistenza di altri integratori vegetali, come per esempio il finocchio.
Per quanto riguarda la necessità di assumere il carbone vegetale prima o dopo i pasti è consigliabile, ma non obbligatorio, ingerirlo lontano dal pasto principale, in questo modo si tende da un lato a favorirne la digestione, dall’altro ad accelerare le funzionalità dei principi attivi del carbone stesso.ù
ma ti chiederai: quali sono le controindicazioni del carbone vegetale?
Le Controindicazioni del Carbone Vegetale
Togliamoci subito il dente più doloso, il carbone vegetale è cancerogeno?
Negli Stati Uniti l’uso del carbone attivo come additivo culinario è proibito in quanto alcuni esperti sospettano la presenza di sostanze come il benzopirene, tipico ricavato della combustione del legno che appunto risulta essere estremamente dannoso per il nostro corpo.
Tuttavia è bene precisare che una più recente ricerca scientifica pubblicata nel 2012 dall’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) scagiona definitivamente questo pericolo, affermando pertanto che la presenza di benzopirene è talmente bassa da non venire neppure percepita dal nostro corpo.
Possiamo quindi tranquillamente affermare che il carbone vegetale non fa male in maniera diretta se assunto con consapevolezza e coscienziosamente, rispettando pertanto le dosi consigliate senza mai eccedere.
Questo perché effettivamente il carbone vegetale non è esente da effetti collaterali, se ingerito in eccesso può causare problemi di stitichezza e costipazione, ma anche imprevisti più seri a livello intestinale, disidratazione e rigurgito polmonare.
Per tanto è sconsigliata l’assunzione in gravidanza o allattamento se non prettamente indicata dal proprio medico per eliminare i problemi di meteorismo.
L’uso deve essere protratto per un breve periodo di tempo: se la terapia a base di carbone attivo finisce per durare più del dovuto si può incombere in problemi inerenti all’assorbimento dei fattori alimentari, con la conseguente carenza di vitamine e sali minerali.
Infine è necessario fare attenzione all’ingerimento del carbone vegetale in contemporanea con i medicinali. Abbiamo già parlato infatti di come i principi del carbone tendono ad annullare l’efficacia della medicina poiché ne assorbe le proprietà. Se risulta necessario prendere una medicina è bene farlo nell’intervallo compreso tra i trenta minuti prima e due ore dopo l’ingerimento del carbone attivo.
Il fatto che questo prodotto sia facilmente reperibile, non deve trarre in inganno riguardo le sue possibili controindicazioni, è bene infatti conoscere ogni dettaglio sulla tipologia di carbone vegetale acquistato. La maggior parte delle informazioni sono indicate nell’apposita confezione del prodotto: leggerla con attenzione ti permetterà di acquistare la formula più adatta alle tue esigenze.
Quando Non Prendere il Carbone Vegetale
Il carbone vegetale può interagire con alcuni farmaci e può ridurre l’assorbimento di alcuni nutrienti, quindi ci sono alcune situazioni in cui non è consigliabile prenderlo.
Ecco alcuni casi in cui non si dovrebbe prendere il carbone vegetale:
- Sovradosaggio di farmaci: il carbone vegetale può ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci, quindi se si è già in terapia con farmaci, non si dovrebbe assumere il carbone vegetale senza prima consultare un medico.
- Problemi digestivi gravi: se si sperimentano sintomi di problemi digestivi gravi, come dolore addominale intenso, vomito o diarrea con sangue, non si dovrebbe assumere il carbone vegetale, ma rivolgersi immediatamente al proprio medico.
- Intolleranza al carbone vegetale: alcune persone possono essere allergiche o intolleranti al carbone vegetale e dovrebbero evitarne l’assunzione.
- Gravidanza e allattamento: poiché non ci sono dati sufficienti sulla sicurezza del carbone vegetale durante la gravidanza e l’allattamento, le donne in queste fasi della vita dovrebbero evitare di assumerlo o utilizzarlo solo sotto la supervisione di un medico.
- Assunzione di nutrienti: il carbone vegetale può ridurre l’assorbimento di alcuni nutrienti, come vitamine e minerali, quindi se si sta prendendo integratori alimentari, è importante consultare un medico prima di assumere il carbone vegetale per evitare interazioni indesiderate.
Quando Si Prende il Carbone Vegetale: Prima o Dopo i Pasti?
Il carbone vegetale si consiglia di prenderlo dopo i pasti.
Prenderlo dopo i pasti può aiutare ad assorbire le tossine e gli eventuali residui di cibo che potrebbero rimanere nello stomaco e nell’intestino dopo il pasto.
Tuttavia, se si sta prendendo il carbone vegetale per alleviare sintomi come diarrea o nausea, può essere utile prenderlo prima dei pasti per aiutare a prevenire questi sintomi.
In ogni caso è importante seguire le istruzioni del produttore e consultare il proprio medico o un professionista sanitario prima di assumere il carbone vegetale, in modo da evitare eventuali interazioni con farmaci o integratori alimentari e per assicurarsi che sia sicuro e appropriato per le proprie esigenze.
Hai mai provato il carbone vegetale? Qual è la tua opinione in merito.