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Cefalea a Grappolo: Cos’è e Tutti i Rimedi per Combatterla

La cefalea a grappolo è una delle patologie più debilitanti al mondo e nonostante la sua diffusione, le cause sono ancora sconosciute, mentre i sintomi sono molto riconoscibili, spesso invalidanti. Approfondiamo insieme di cosa si tratta e quali sono i possibili rimedi

Cefalea a Grappolo cos’è

La cefalea a grappoli è la più grave forma di mal di testa, che si presenta con attacchi dalla durata di pochi minuti fino a ore, intervallati a periodi benessere. Fortunatamente la cefalea a grappolo è molto rara, può colpire una persona su mille, in qualsiasi età dopo i vent’anni, più comunemente gli uomini. Il dolore, molto intenso paragonabile a quello del parto, è situato solitamente alla tempia e intorno all’occhio.

Cefalea a Grappolo Sintomi

I sintomi della Cefalea a Grappolo sono una concatenazione di dolori, diretta conseguenza dell’effetto primario della patologia: il dolore alla testa fortissimo.

L’attacco di cefalea è improvviso: il mal di testa si presenta con attacchi ripetuti, che danno la sensazione di disporsi a grappolo all’interno del cranio e durano da pochi giorni fino a dodici settimane. Chi ha sperimentato i sintomi della malattia, descrive gli episodi dolorosi come penetranti, taglienti e brucianti.

Siccome la malattia non ha cura ed è persistente nell’individuo per tutta la vita, si parla di periodi di attività della cefalea a grappolo e periodi di remissione, in cui la malattia è assente.

La distribuzione dei sintomi varia da persona a persona e ciò fa pensare a fattori ambientali che fanno scaturire i sintomi, come anche lo stress: molti ne soffrono ad anni alterni, una volta all’anno o in periodi on-off più lunghi.

  • Chi soffre di cefalea a grappolo tende a ridurre il numero di episodi andando avanti con l’età. Il sintomo principale, che si manifesta attraverso un intenso mal di testa, fa scaturire una serie di altri sintomi a catena, quali:
  • lacrimazione dell’occhio, spesso il destro, con rossore;
  • pupille ristrette;
  • palpebre gonfie;
  • narici gocciolanti;
  • crisi di panico;
  • fotofobia.
  • ansia generalizzata;
  • depressione;
  • aggressività.
    Dopo gli attacchi, i pazienti affetti da cefalea a grappolo si sentono esausti ed estremamente debilitati, e necessitano di tranquillità e riposo. Analizziamo subito le cause!

Cefalea a Grappolo Cause

Ad oggi non abbiamo sufficienti informazioni riguardo le cause della cefalea a grappolo. Gli studi sui pazienti non hanno riportato similitudini nelle loro cartelle cliniche tanto da stabilire cosa possa far scaturire la patologia.

Cefalea a grappolo cause

Studi più recenti, per scoprire qualcosa di più su cos’è la cefalea a grappolo, hanno visto una corrispondenza tra la presenza della patologia e particolari attività nella zona del cervello chiamata ‘ipotalamo’, che parrebbe non funzionare in maniera perfetta.

La posizione in cui si trova l’ipotalamo nel cervello, lo rende molto difficile da studiare dall’esterno e fino ad oggi non è stato possibile approfondire questa teoria. Vista l’epidemiologia poco chiara, ad oggi si imputa la cefalea a grappolo a una condizione genetica congenita, dato che tende spesso a manifestarsi tra membri della stessa famiglia.

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Invalidità e Cefalea a Grappolo

La cefalea a grappolo è rinomata come uno dei dolori più forti che il corpo umano possa sperimentare, non dati da cause esterne. Le persone che soffrono della patologia non hanno altro rimedio al dolore se non aspettare che passi, in quanto non sempre i farmaci sono immediatamente efficaci e il corpo, con il tempo, vi si abitua.

Cefalea a grappolo invalidità

La cefalea a grappolo è incredibilmente debilitante e chi ne soffre è costretto a restare per giorni a casa da scuola o lavoro, senza potersi sdraiare, evitando la luce forte, in attesa che passi il periodo attivo della malattia.

Vista la specificità dei sintomi, i medici riescono con facilità a diagnosticare la cefalea e suggerire i primi trattamenti, che purtroppo non sono sempre efficaci.

Visto che la malattia è particolarmente invalidante, i medici suggeriscono spesso delle terapie preventive, da praticare nei momenti in cui i sintomi sono assenti, nel tentativo di prevenirli del tutto.

  • I corticosteroidi, sono una forma preventiva della cefalea a grappolo dall’azione repentina. I farmaci cortisonici sono utili quando lo schema degli attacchi si concentra in brevi episodi consecutivi seguiti da lunghi periodi di latenza;
  • Per prevenire attacchi durante il sonno, è possibile assumere ergotamina;
    Convivere con la cefalea non è semplice: gli attacchi possono spaventare sia chi ne soffre che chi gli sta vicino. Non è da trascurare l’aspetto psicologico della malattia, importantissimo da curare tanto quanto i sintomi diretti della cefalea.
    Purtroppo le notizie di suicidi da parte di chi soffre della malattia non sono poco frequenti e spesso chi soffre di cefalea a grappolo, soffre anche di depressione acuta.
    La malattia porta a un circolo di dolore fisico ed emotivo del tutto invalidante: basti pensare che il 55% dei pazienti affetti da cefalea ha dichiarato di aver pensato almeno una volta al suicidio durante la comparsa dei grappoli.
    Affiancare al paziente uno psicologo insieme all’assunzione di farmaci antidepressivi è un ottimo modo per affrontare la patologia a 360 gradi, effettuare prevenzione, e condurre uno stile di vita più regolare e sano possibile.
    Ma vediamo subito quali sono i…

Rimedi Naturali e Non Contro la Cefalea a Grappolo

Sebbene la patologia sia molto debilitante e spesso richieda farmaci molto forti per il trattamento, è possibile sperimentare cefalea a grappolo rimedi naturali volti ad alleviare i sintomi.

I rimedi naturali sono ottimi soprattutto per la prevenzione, assumendo cibi, integratori ed evitando cattive abitudini che possono far scaturire i sintomi. I fattori scaturenti degli attacchi di cefalea che più incidono dalle testimonianze di chi ne soffre sono:

  • attività fisica intensa;
  • assunzione di alcol;
  • temperature troppo alte, specie d’estate;
  • forti odori come quelli di benzina o profumi.
  • l’altitudine;
  • assunzione di nicotina;
  • assunzione di nitrati nell’alimentazione.

Questi fattori scaturenti sono piuttosto facili da risolvere, magari evitando sforzi eccessivi in palestra, arieggiando spesso gli ambienti, idratandosi ed evitando l’uso eccessivo di alcolici.

In campo integratori, la luteolina è una sostanza che si può estrarre da alcune erbe comuni come salvia, finocchio, e timo, che si è rivelata utile nel trattamento dei sintomi della cefalea a grappolo. La luteolina ha proprietà antitumorali e antiossidanti ed è alleata nell’alleviare i dolori cronici.

Oltre a questa, anche la melatonina si è rivelata un’ottima alleata di chi soffre di cefalea a grappolo, in quanto i livelli endogeni della molecola sono piuttosto bassi in chi ne è ammalato. Un integratore che concentra questi principi attivi è da provare, essendo del tutto naturale e privo di controindicazioni.

Bere dell’acqua molto fredda, secondo alcuni soggetti affetti da cefalea, è un metodo utile proprio quando stanno iniziando le prime avvisaglie dell’attacco. Per provare questa tecnica basta assumere acqua lontano dai pasti, a piccoli sorsi, intorno alla temperatura di cinque gradi, fino a quando i sintomi non iniziano a svanire.

Come per tutti gli aspetti della nostra salute, prevenire le malattie piuttosto che curarle è sempre meglio. Il metodo più potente ed economico che abbiamo a disposizione per stare bene a lungo è la corretta alimentazione.

Nonostante le comuni raccomandazioni dei nutrizionisti per una vita sana, come mangiare poco e in modo vario, prediligere legumi, verdura e cibi non processati sia sempre valido, negli ultimi anni sono stati condotti esperimenti con esito positivo facendo praticare la dieta chetogenica a chi soffre di cefalea a grappolo.

Lo stato indotto di chetosi nell’organismo pare avere risultati incoraggianti nel trattare la patologia, probabilmente il cambio di nutrimento del cervello da zuccheri a chetoni evita lo scaturirsi dei sintomi.

E adesso vediamo subito una…

Cura e Terapia contro La Cefalea a Grappolo

Purtroppo una cura per la cefalea a grappolo non esiste e i farmaci sono solo dei potenti palliativi volti a far cessare i sintomi più in fretta possibile.

Cefalea a grappolo cura

Quando si inizia a soffrire di forti mal di testa, impossibili da sopportare, e in maniera frequente, è importante consultare il medico per ricevere una pronta diagnosi, escludere altre patologie più pericolose e spesso mortali e iniziare immediatamente la terapia per la cefalea a grappolo.

Gli esami da fare per la diagnosi sono quello neurologico, per scoprire se la patologia provoca sintomi fisici, inoltre una risonanza magnetica al cranio è utile per escludere eventuali aneurismi o tumori al cervello. Una volta ricevuta la diagnosi di cefalea a grappolo, si procede con la terapia, che prevede l’uso di farmaci da usare durante la fase acuta del dolore, e altri farmaci da usare in fase di remissione.

Sebbene il dolore sia spesso insopportabile, la malattia non è collegata a altre complicazioni, quindi limitarsi a rimuovere il dolore è un trattamento efficace.

Ecco le terapie più comuni:

  • durante un attacco si possono assumere degli analgesici, che non sempre sono efficaci in quanto il dolore sparisce da solo prima che il farmaco faccia effetto;
  • una terapia per cefalea a grappolo funzionante è quella di somministrare ossigeno al paziente: la soluzione ha un’efficacia più immediata degli analgesici, ma richiede di avere una bombola sempre a disposizione;
  • le iniezioni di triptani, usati per curare l’emicrania, sono spesso efficaci nel trattare i sintomi della cefalea a grappolo;
  • le iniezioni mediche di glicerolo nei nervi facciali riescono ad alleviare i sintomi e rappresentano un’intervento chirurgico meno invasivo;
  • gli interventi chirurgici invasivi sono consigliati solo ai pazienti che non riescono più a condurre una vita normale a causa della malattia, con pazienti che non rispondono alle terapie farmacologiche, non tollerano i farmaci o sono sottoposte episodi giornalieri e frequenti da molto tempo.

Il mal di testa idoneo per l’intervento è da un lato solo del capo, in quanto il tutto dovrà essere svolto in un unica seduta. La chirurgia della cefalea a grappolo è volta a rimuovere i nervi coinvolti nella propagazione del dolore delle zone affette dal disturbo.

L’intervento più invasivo prevede la recisione del nervo trigemino, molto vicino all’occhio: questa tecnica, vista la pericolosità, è sempre meno utilizzata.