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Come Conquistare un Anaffettivo in 3 Abili Mosse

Ti è mai capitato di avere un partner glaciale, dai comportamenti strani rispetto a ciò che la società si aspetta? Questa “stranezza” ha un nome: anaffettività

Per anaffettivo si intende una persona incapace di provare affetto o sentimenti comuni come l’amore o l’affetto.

In italiano, il concetto di anaffettivo e definizione, è legato al concetto di anaffettività, ovvero l’assenza dei processi emotivi.

Com’è possibile che esista una tale condizione?

È come se la persona avesse una sfera emotiva assente, priva di emozioni. Qualcuno potrebbe confondere la figura dell’anaffettivo con quella dell’uomo o della donna che prova amore ma semplicemente non riesce a esprimerlo; bisogna fare chiarezza su questo aspetto e non sottovalutare l’anaffettività trincerandosi dietro un “è fatto così”.

A soffrirne è soprattutto la persona che si relaziona con l’anaffettivo perché non riesce a comprendere se la persona che si trova davanti a sé non ha sentimenti o semplicemente non prova amore.

Non basta conoscere il significato di anaffettivo, bisogna capire cosa significhi vivere con tale persona. Bisogna considerare anche che si può nascere così oppure che sia una diretta conseguenza di un evento traumatico, specialmente in età infantile. La conseguenza è una realtà completamente distorta in cui il soggetto non riesce ad avere una sfera emotiva normale in quanto, inconsapevolmente, pensa di non meritarlo e che debba distaccarsi dagli altri e dal mondo, con tutte le azioni che ne conseguono.

È necessario quindi porre un distinguo tra la persona anaffettiva patologica, colpita da anoressia mentale o qualsiasi tipo di psicosi e disturbo biporale, che diventa anaffettiva in fase transitoria o consequenziale, e persona anaffettiva che ha difficoltà nel mostrare i propri sentimenti per diversi aspetti come paura, narcisismo, trauma, stress.

Alcuni anaffettivi, infatti, quando trovano l’amore ne hanno talmente paura da essere terrorizzati al pensiero di essere lasciati e congelano i propri sentimenti in una sorta di ibernazione, in modo anestetizzare un potenziale dolore.

Anaffettivo Sintomi 

La persona anaffettiva tende a dimostrare i disturbi della personalità anaffettiva in età adulta con il subentrare delle normali situazioni affettive come fidanzamento, matrimonio, genitorialità.

anaffettivo sintomi

È proprio in questa fase che si svelano i sintomi e i segnali tipici dell’anaffettività: in quel momento preciso, dove tutte le emozioni vengono veicolate verso il sentimentalismo, tutto tace e lascia intendere che c’è qualcosa che non va.

L’adulto anaffettivo è freddo, apparentemente insensibile, caratterizzato da un’attenzione particolare verso il lavoro e gli aspetti narcisistici della propria esistenza: sembra quasi che il suo unico scopo sia sentirsi apprezzato dagli altri e perciò focalizza la sua dedizione sulla professione e sull’estetica piuttosto che su aspetti introspettivi come l’anima o l’amore.

È interessante capire anaffettività e cause: a volte può esserci una certa trasmissione ereditaria, per cui gli anaffettivi che hanno avuto un padre anaffettivo (o una madre) lo trasmettono agli altri perché conoscono solo quella dinamica. A volte basta una cura da uno psicoterapeuta per superare questo blocco sentimentale ma il più delle volte potrebbe essere inutile in quanto l’anaffettivo scissofrenico ha cementato la sua personalità per cui è impossibile costringerlo a cambiare una forma mentis che è diventata parte integrante della sua vita.

Ciò non significa che per gli anaffettivi non ci sia soluzione: è doveroso considerare la natura di questo blocco e capire se è possibile mutare comportamento oppure è totalmente parte integrante del soggetto.

Il legame tra anaffettivo e psicologia è sentito soprattutto nello specificare i diversi gradi di anaffettività. Conosciamo:

Come Conquistare un Uomo Anaffettivo

Conquistare un uomo anaffettivo potrebbe essere particolarmente difficile perché è una persona concentrata su degli aspetti della vita che difficilmente apre uno spiraglio ad altre persone.

come conquistare un uomo anaffettivo

Per conquistarlo è necessario sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda e comportarsi in maniera non convenzionale. Se con una persona normale risulterà spontaneo parlargli dei propri sentimenti e sperare in un ricambio affettivo, con l’anaffettivo bisogna piuttosto mostrare, a più riprese, di essere una persona indipendente.

L’amante anaffettivo è una persona dedita al lavoro e non accetta che qualcuno dipenda da lui, di conseguenza per conquistarlo bisogna dimostrare di essere capace di farcela da soli e che si possa sopravvivere benissimo anche senza di lui.

Questo non significa mentire oppure comportarsi in maniera forzata: bisogna davvero lavorare su se stessi e cercare di migliorare l’autostima in modo da spezzare questa catena con l’altro. Per farlo ci si può iscrivere in palestra, fare una dieta, curarsi dall’estetista, fare viaggi da soli, fare shopping, uscire con gli amici o qualsiasi cosa che glorifichi una piccola parte del proprio ego e aumenti la propria sicurezza.

Cosa fare in quei momenti di tempo libero in cui si è spinti a fare qualcosa con l’altro?

Se il tuo partner è freddo al riguardo, punta tutto sugli hobby e su una passione. In questo modo riuscirai ad impiegare il tempo libero con qualcosa di costruttivo e a non pensare troppo ad altro. Non devi pensare al tuo partner come l’unica persona su cui contare: ricorda che sei tu ad avere la priorità nella tua vita.

Comportati con lui in maniera molto sciolta, senza esagerare in baci e abbracci ma cercando di rispettare la sua richiesta di avere i rispettivi spazi. In alcuni casi potrebbe anche giovare un periodo di distanza, per far capire all’anaffettivo quanto pesi l’assenza.

Ricorda che il suo essere anaffettivo non lo legittima a sacrificarti continuamente: i tuoi sforzi devono essere ricompensati con un’attenzione in più.

Dinamiche di un Amore Anaffettivo

L’amore anaffettivo può essere complicato e difficile da gestire, specialmente in quei momenti in cui il partner ha bisogno di più conferme o semplicemente di un gesto emotivo.

Amare un anaffettivo può significare sentirsi molto spesso soli, persi, senza un punto di riferimento o una coccola improvvisa. Anche l’essere vicini potrebbe significare essere distanti: l’affetto è inconsistente, carente dal punto di vista emozionale.

Molto spesso infatti il partner anaffettivo parla sempre degli stessi argomenti, soliamente legati al mondo del lavoro o una passione in particolare. Senza questi discorsi tutto diventa silenzio. La freddezza emotiva non è vissuta con consapevolezza dall’altro che, quindi, potrebbe non comprendere questa mancanza di calore e dolcezza, trincerandosi dietro le proprie manie e la dedizione al lavoro.

Amare un uomo anaffettivo potrebbe essere difficile perché bisogna dire addio alle cose semplici come passeggiare mano nella mano, fare una vacanza romantica insieme o semplicemente condividere una cena a lume di candela. Non si tratta di una mancanza d’amore nei vostri confronti perché l’anaffettivo non ama nessuno.

L’unica soluzione è accettare l’altro e imparare a convivere con questa continua mancanza qualora non fosse possibile procedere con una cura.

Come Aiutare un Anaffettivo

È difficile parlare di anaffettività e cura perché spesso è una condizione a sé stante, è come tentare di cambiare una persona allegra o intelligente.

come aiutare un anaffettivo

Qualora però questo stato si trattasse solamente di un meccanismo di difesa allora si può tentare di fare qualcosa. Intraprendere un percorso da uno psicoterapeuta potrebbe instillare dei piccoli e significativi cambiamenti.

La prima cosa da fare è rendersene conto e parlarne insieme: non bisogna mai costringere l’anaffettivo a compiere una terapia se non è intenzionato a farlo. Il passo più doloroso è quello di comprendere se è il caso di cambiarlo o semplicemente lasciarlo.

In questa fase è molto importante essere un punto di supporto e non forzarlo in maniera estenuante in quanto potrebbe accadere una dinamica contraria, ossia trincerare l’anaffettivo nel suo meccanismo di difesa e vedere la terapia come un vano tentativo di cambiare il suo essere. In una fase successiva è necessario fare autocritica in quanto a volte è la donna o l’uomo a portare ad anaffettività a causa dei suoi comportamenti: in questo caso è necessario parlarne insieme anche in un percorso di terapia di coppia.

Qualora tu non abbia mai rivelato all’altro il fastidio dei suoi atteggiamenti, fallo. Parlate di tutto ciò che non vi piace anche se ciò significherà litigare o arrabbiarsi.

L’anaffettivo deve rendersi conto del suo peso nelle dinamiche di coppia e di come il suo comportamento influenzi sia il presente che il futuro. Una volta sottolineate tutte le carenze del rapporto sarà necessario proseguire con la terapia, anche effettuando degli esercizi suggeriti dallo psicoterapeuta.

Se al termine di un periodo a lungo termine non vedrai alcun tipo di miglioramento allora ti troverai di fronte a un bivio: continuare il rapporto di coppia in maniera anaffettiva, cercando di lavorare su te stesso e la tua indipendenza oppure lasciare il tuo partner per cercare un compagno più vicino ai tuoi bisogni.

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