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Covid-19 e donne, com’è cambiata l’idea di prevenzione?

In che modo la diffusione del Covid-19 ha influito sulla prevenzione femminile? A rivelarlo sono i ginecologi

Ogni settore umano ha risentito degli influssi della pandemia e della diffusione del Covid-19.

A destare preoccupazione è il sostanziale decremento delle visite ginecologiche e di tutti quei controlli di routine a cui le donne erano abituate e che per lunghi mesi si sono arrestati.

Statisticamente, infatti, gli ambulatori chiusi per la grave emergenza sanitaria e lo slittamento di esami ginecologici hanno subito una diminuzione del 50% rispetto alla solita capienza lavorativa registrata in periodo pre pandemico.

Ad oggi, la situazione è in lieve miglioramento con la lenta ripresa verso l’accesso alle strutture chiuse per la gravità della situazione; ma l’alta richiesta di prenotazioni porta a lunghi periodi di attesa prima di poter confermare una visita.

In Italia, inoltre, secondo le ultime indagini dell’Istat, infatti, la chiusura forzata dei centri per le cure e le procreazioni assistite hanno creato un calo drastico del tasso di natalità in Italia durante tutto il periodo di lockdown.

D’altro canto, per le donne nel range di età fertile a partire dai sedici anni, è venuta completamente a mancare la formazione nelle strutture apposite dell’educazione all’uso dei contraccettivi.