Che Cos’è l’Endometriosi?
L’endometrio riveste la parete interna dell’utero femminile. Relativamente ad esso si definisce la patologia cronica conosciuta come endometriosi, un disturbo particolarmente doloroso che interessa tantissime donne in età fertile.
Essa altro non è che la presenza di tessuto endometriale presso le zone esterne all’utero, come ovaie, intestino, canale vaginale e altre strutture presenti nell’area pelvica. In casi più rari, le cellule endometriali possono raggiungere anche altri organi come polmoni e cute.
Le cause dell’endometriosi non sono ancora del tutto accertate. Si presume che molte donne vengano colpite dalla patologia per predisposizione genetica o disfunzione del sistema immunitario.
Tuttavia, esistono ulteriori teorie, le quali affermano che il tessuto costituente l’endometrio raggiunga le regioni esterne attraverso le circolazioni sanguigna e linfatica.
Tra le supposizioni maggiormente avvalorate vi è quella secondo cui la malattia sia dovuta alla migrazione verso l’esterno di cellule endometriali durante la fuoriuscita del flusso mestruale, quando questo non viene espulso totalmente attraverso il canale vaginale, ma ritorna all’interno, causando il deposito del suddetto tessuto presso le aree extrauterine. Nelle fasi iniziali sono presenti dei focolai di tessuto endometriale accanto alle zone esterne all’utero. Durante i successivi cicli, le cellule di tale tessuto sanguinano provocando irritazioni alle aree circostanti con conseguente formazione di cicatrici ed accumuli di mucosa. Quindi le condizioni anomale peggiorano progressivamente fino ad aggravarsi. Ciò si verifica nella maggior parte dei casi, ma si tratta di una malattia particolarmente imprevedibile, per cui si registrano anche delle situazioni in cui rimane stabile.
L’endometriosi è caratterizzata da quattro stadi principali:
In particolare il quarto stadio prende il nome di endometriosi profonda, alla quale si giunge con il trascorrere del tempo. Questa fase è caratterizzata dalla presenza di noduli in prossimità dell’utero, particolarmente concentrati nelle zone intestinali, rettali, vaginali e uretrali. Tali formazioni possono raggiungere dimensioni notevoli, anche superiori ai 6 cm in casi più rari.
Endometriosi Sintomi e Conseguenze
L’endometriosi in alcuni casi può presentarsi in maniera del tutto asintomatica. In tali circostanze la donna non sa di essere affetta dalla patologia.

Più frequentemente si tratta di un disturbo molto doloroso, di cui i sintomi più comuni consistono in dolori cronici abbastanza forti presso le regioni pelviche e addominali, i quali nei casi peggiori possono essere anche invalidanti. Altri sintomi dell’endometriosi sono comunque molto generici, e possono essere causati anche da disturbi diversi dall’endometriosi.
Il dolore può manifestarsi in maniera particolarmente eccessiva durante:
- le mestruazioni;
- la defecazione, principalmente per quanto riguarda le endometriosi a livello intestinale;
- i rapporti sessuali, in cui la penetrazione è resa difficoltosa per la presenza anomala delle cellule endometriali;
- la minzione, per cui il dolore è per lo più caratterizzato da un fastidioso bruciore molto simile a quello dovuto ad infezioni urinarie.
Tra le conseguenze dell’endometriosi si registrano cicli mestruali frequentemente irregolari, presenza di spotting intermestruale e in alcuni casi essa può condurre alla sterilità. A causa dei forti dolori inoltre l’endometriosi può avere un impatto negativo sulle attività quotidiane della donna, causando problemi sul lavoro, nei rapporti sociali e all’interno della propria famiglia.
È indispensabile quindi nella maggior parte delle situazioni dover ricorrere all’intervento del medico, il quale sarà in grado di osservare l’entità della patologia attraverso una laparoscopia endometriosi.
Quali Organi Attacca l’Endometriosi?
Le aree più comuni in cui il tessuto endometriosico può crescere includono le ovaie, le tube di Falloppio, il peritoneo (il tessuto che riveste l’interno dell’addome), la vescica e il retto.
Può attaccare praticamente qualsiasi organo o tessuto del corpo, ma in genere colpisce gli organi pelvici come l’utero, le ovaie e le tube di Falloppio. Quando il tessuto endometriosico cresce in queste aree, può causare dolori intensi durante il ciclo mestruale, il rapporto sessuale e l’attività fisica.
Può anche attaccare altri organi dell’addome e della pelvi, come la vescica e il retto. Quando il tessuto endometriosico cresce in queste aree, può causare sintomi come la frequente minzione, la diarrea e il dolore durante la defecazione.
In alcuni casi, l’endometriosi può anche colpire organi al di fuori della pelvi, come i polmoni, il fegato e i tessuti cicatriziali postoperatori. Questi casi sono però molto rari.
Che Differenza c’è Tra Adenomiosi ed Endometriosi?
L’adenomiosi si verifica quando il tessuto endometriale si sviluppa all’interno del muscolo uterino (miometrio). Ciò può causare dolori pelvici, crampi mestruali intensi, sanguinamento abbondante durante il ciclo mestruale e aumento del volume dell’utero. L’adenomiosi può anche causare difficoltà a concepire.
L’endometriosi, d’altra parte, si verifica quando il tessuto endometriale cresce al di fuori dell’utero, solitamente sulla superficie degli organi pelvici come le ovaie, le tube di Falloppio, il retto e la vescica. Questo tessuto può causare dolore pelvico cronico, sanguinamento anormale durante il ciclo mestruale, problemi di fertilità, dolore durante i rapporti sessuali e altri sintomi.
In sintesi, la principale differenza tra adenomiosi ed endometriosi è il luogo in cui si verifica la crescita del tessuto endometriale. Mentre l’adenomiosi coinvolge il muscolo uterino, l’endometriosi coinvolge i tessuti esterni all’utero.
Tuttavia, entrambe le condizioni possono causare sintomi simili e problemi di fertilità.
Endometriosi Intestinale Sintomi
L’endometriosi intestinale, è nella maggior parte dei casi localizzata all’interno del retto, presso l’appendice e nella zona congiungente intestino crasso e intestino tenue.

Essa risulta essere spesso accompagnata da ulteriori sintomi disturbanti insieme a quelli precedentemente elencati. Tuttavia anche questi si presentano frequentemente a causa di altri generi di patologie.
La donna affetta da endometriosi intestinale può manifestare:
- spasmi intestinali accompagnati da fastidiosi dolori particolarmente localizzati nella zona anale;
- nausea e vomito;
- diarrea e costipazione con frequenza alternata;
- sanguinamento rettale;
- crampi;
- inappetenza;
- stanchezza cronica;
tutto ciò insieme ai già sopracitati dolori nelle regioni addominali e in fase di defecazione.
Endometriosi Ovarica
L’endometriosi ovarica consiste nell’accumulo di tessuto endometriale all’interno delle ovaie.

Questo porta con il passare degli anni alla formazione di più d’una ciste ovarica endometriale, conosciuta anche con il nome di endometrioma. Il tempo è nemico di questa condizione che, se non trattata, nel corso di ogni ciclo può portare ad un accumulo sempre maggiore di mucose all’interno delle ovaie, causando gravi infiammazioni all’endometrio.
È questo il principale motivo per cui si tratta della tipologia di endometriosi che maggiormente può portare alla sterilità della donna che ne soffre, infatti l’infiammazione ha come conseguenza l’inspessimento dell’endometrio, condizione che renderà particolarmente difficile il verificarsi di una gravidanza.
L’endometriosi ovarica è una patologia subdola essendo i suoi sintomi in fase precoce spesso confusi con i normali disturbi da ciclo mestruale. La malattia è infatti caratterizzata principalmente da dolori alle ovaie, i quali sono particolarmente frequenti durante l’ovulazione.
Quando l’endometriosi ovarica ha raggiunto condizioni più serie, oltre ai già citati dolori pelvici particolarmente forti durante le mestruazioni, fastidi durante la minzione e dolori durante la defecazione e i rapporti sessuali, la donna può manifestare i seguenti sintomi tipici:
- spossatezza generale cronica;
- nausea e vomito;
- diarrea e costipazione con frequenza alternata;
- sindrome da colon irritabile;
- cefalea;
- sciatalgia.
La già menzionata sterilità non è l’unica conseguenza di questa patologia. L’endometriosi ovarica può portare ad un’importante irregolarità del ciclo mestruale e all’aderenza di organi presenti della zona pelvica.
Endometriosi Vescicale
I casi in cui l’endometriosi si presenta negli organi dell’apparato urinario sono molto meno frequenti rispetto ai precedenti. L’organo di tale area maggiormente colpito è la vescica.

L’endometriosi vescicale si manifesta essenzialmente nei casi di endometriosi profonda e in donne che vivono in condizioni di obesità.
I sintomi risultano dipendenti sia dalla zona specifica in cui si è depositato il tessuto endometriale, sia dalla gravità della malattia e, in particolare, essi si presentano più frequentemente in prossimità della mestruazione. Oltre ai già menzionati dolori pelvici e ai bruciori durante la minzione si riscontrano:
- flusso più abbondante durante la mestruazione;
- frequenti cistiti;
- incontinenza, particolarmente concentrata durante le ore notturne;
- presenza di sangue nelle urine.
L’endometriosi vescicale può verificarsi all’interno oppure all’esterno della vescica. La maggior parte delle pazienti affette dalla patologia esternamente non soffrono di alcun sintomo, mentre le donne affette dalla patologia internamente presentano in molti casi quelli sopraelencati.
Endometriosi In Gravidanza e Menopausa
L’endometriosi può costituire un ostacolo per molte donne che desiderano avere un figlio, soprattutto potendo essa causare la sterilità. Nel caso in cui si riesca a rimanere incinta è comunque necessario tenere la gravidanza e la salute generale della donna sotto un attento controllo.

Innanzitutto per quanto riguarda la futura madre, l’endometriosi può causarle problemi di ipertensione e perdite ematiche anche abbondanti soprattutto durante il terzo mese. In base alla localizzazione delle lesioni in prossimità dell’utero, essa potrebbe portare ad un impianto della placenta in zone uterine eccessivamente basse, rendendo particolarmente difficoltoso il parto naturale: per questo motivo in alcuni casi è necessario ricorrere al parto cesareo. La patologia può inoltre causare la nascita prematura del bambino.
Con particolare attenzione, una gravidanza in presenza di endometriosi può essere portata a termine con successo e in alcune circostanze, specialmente quelle di endometriosi ovarica, può essere vista addirittura come una “terapia naturale” per la patologia dato che uno dei modi più efficaci per combattere l’endometriosi è quello di “far riposare” l’ovaio bloccandone l’ovulazione.
È anche questo uno dei motivi per cui nella maggior parte dei casi l’endometriosi tende a scomparire in menopausa, dopo aver afflitto la donna in età riproduttiva.
Tuttavia si verificano delle circostanze in cui l’endometriosi persevera anche nel periodo successivo all’ultima mestruazione della vita. Ciò avviene soprattutto nei casi in cui l’endometriosi ha raggiunto nel corso degli anni lo stadio più avanzato, per cui una donna che ha sofferto di endometriosi per l’intero periodo fertile è più predisposta a soffrirne anche in menopausa.
Come Si Stabilisce il Grado di Endometriosi?
Il grado di endometriosi può essere stabilito attraverso la classificazione dell’American Society for Reproductive Medicine (ASRM), che utilizza un sistema di punteggio basato sulla gravità e sulla distribuzione delle lesioni endometriosiche.
In base alla classificazione ASRM, la gravità dell’endometriosi viene valutata in base al punteggio totale delle lesioni endometriosiche visualizzate durante la laparoscopia, che va da 1 a 4.
- Il grado 1 indica la presenza di lesioni minime, con piccole aderenze e/o cicatrici.
- Il grado 2 indica la presenza di lesioni lievi, con aderenze e/o cicatrici limitate.
- Il grado 3 indica lesioni moderate, con aderenze e/o cicatrici più estese e la presenza di cisti ovariche endometriosiche.
- Infine, il grado 4 indica la presenza di lesioni severe, con aderenze e/o cicatrici estese, la presenza di cisti ovariche endometriosiche e la possibilità di coinvolgimento di altri organi pelvici.
Inoltre, il grado di endometriosi può anche essere stabilito in base ai sintomi riportati dalla paziente, come la gravità del dolore durante il ciclo mestruale, il dolore durante i rapporti sessuali e l’infertilità.
In ogni caso, la valutazione del grado di endometriosi richiede una valutazione clinica completa e una diagnosi confermata attraverso la laparoscopia.
Cosa Non Mangiare per l’Endometriosi
Alcuni alimenti possono causare infiammazione e peggiorare i sintomi della malattia. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che una dieta equilibrata e ricca di nutrienti può aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi dell’endometriosi.
Ecco alcuni alimenti che si dovrebbero evitare o limitare:
- Alimenti ad alto contenuto di zucchero e carboidrati raffinati, come dolci, bibite gassate, pane bianco, pasta e riso bianco, in quanto possono causare picchi di zucchero nel sangue e infiammazione.
- Carne rossa e prodotti di origine animale ad alto contenuto di grassi saturi, come la carne rossa, il burro, il formaggio e la panna, in quanto possono causare infiammazione.
- Alimenti ricchi di caffeina, come il caffè e il tè, in quanto possono aumentare i livelli di estrogeni nel corpo e peggiorare i sintomi dell’endometriosi.
- Alimenti ricchi di sale, come snack salati, cibi in scatola e cibi confezionati, in quanto possono causare ritenzione idrica e infiammazione.
- Alimenti altamente processati e cibi fritti, come snack salati, patatine fritte e fast food, in quanto possono aumentare l’infiammazione.
Invece, è importante consumare alimenti che possono aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi dell’endometriosi, come frutta e verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi,
Com’è il Ciclo Con l’Endometriosi?
Le donne con endometriosi possono avere sintomi diversi durante il ciclo mestruale. Alcune donne possono avere sintomi molto lievi o nessun sintomo, mentre altre possono avere sintomi molto gravi e invalidanti.
Ecco alcuni dei sintomi del ciclo mestruale che le donne con endometriosi possono sperimentare:
- Dolori mestruali: il dolore mestruale è spesso il sintomo principale dell’endometriosi. Il dolore può variare da lieve a grave e può durare giorni o settimane.
- Dolori durante il rapporto sessuale: l’endometriosi può causare dolore durante il rapporto sessuale, soprattutto durante l’ovulazione e il ciclo mestruale.
- Spotting: le donne con endometriosi possono avere un leggero sanguinamento o spotting prima o dopo il ciclo mestruale.
- Periodi irregolari: l’endometriosi può causare periodi irregolari o cicli molto brevi o molto lunghi.
- Flusso mestruale abbondante: alcune donne con endometriosi possono avere un flusso mestruale molto abbondante e duraturo.
- Problemi gastrointestinali: l’endometriosi può causare sintomi gastrointestinali come diarrea, nausea, vomito e crampi addominali.
- Infertilità: in alcuni casi, l’endometriosi può causare infertilità o difficoltà a concepire.
Endometriosi Cure
La diagnosi di endometriosi risulta spesso difficoltosa, a meno che non si parli di endometriosi profonda, situazione in cui sono facilmente visibili cisti o lesioni di discreta dimensione.

Esse possono essere visualizzate attraverso una semplice visita ginecologica oppure effettuando ecografie e risonanze magnetiche. Tuttavia questi esami nella maggior parte dei casi non sono sufficienti dato che non riescono ad individuare i focolai di endometriosi. Essi possono invece essere visualizzati attraverso un intervento di laparoscopia, il metodo diagnostico maggiormente efficace per quanto riguarda l’endometriosi.
Una volta individuato il problema, il medico sarà in grado di indicare la cura migliore, la quale spesso può consistere nel bloccare l’ovulazione mediante terapia ormonale portando ad una progressiva diminuzione del tessuto endometriale extrauterino. Nei casi più gravi però può essere necessario l’intervento chirurgico, per il quale è consigliabile recarsi in un centro endometriosi specializzato.
Sono in atto diversi studi e ricerche promosse dalle associazioni endometriosi per accertarne le cause e stabilire i migliori trattamenti da applicare a seconda dello stadio raggiunto.
Il progetto Nutrizionale si occupa di approfondire il tema “endometriosi e alimentazione” per poter indirizzare sempre meglio una donna verso una dieta mirata su base scientifica.
Il progetto Genoma studia principalmente il comportamento degli ormoni (l’estrogeno in particolare) per scoprire quali sono le molecole maggiormente responsabili dello sviluppo della patologia.
Il progetto Clinico si occupa di raccogliere tutti i dati statistici sulle donne affette da endometriosi per poter stabilire un corretto intervento generale e trarre il miglior vantaggio possibile dai trattamenti.
Esistono cure naturali attuabili direttamente a tavola intraprendendo una dieta per endometriosi. Innanzitutto è opportuno ridurre latticini e carne, soprattutto quella proveniente da animali da allevamento. Inoltre occorre elminimare spezie, caffeina, zucchero e alcolici.
Risulta invece consigliabile assumere:
pesce grasso;
fegato;
e molti alimenti vegetali, tra cui carote; broccoli; spinaci; agrumi.
Tra le cure naturali per endometriosi si ricorda l’impiego di alcune piante a scopo benefico, come il tarassaco, la bardana e il cardomariano.
Conoscevi l’endometriosi?