Khalil Gibran (in arabo: جبران خليل جبران‎, Jubrān Khalīl Jubrān; Bsharre, 6 gennaio 1883 – New York, 10 aprile 1931) è stato un poeta, pittore e aforista libanese naturalizzato statunitense. Libanese di religione cristiano-maronita emigrò negli Stati Uniti; le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d'origine: fu tra i fondatori, insieme a Mikha'il Nu'ayma (Mikhail Naimy), dell'Associazione della Penna (al-Rābiṭah al-Qalamiyyah), punto d'incontro dei letterati arabi emigrati negli Stati Uniti. La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue, e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici.

Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici

Khalil Gibran

Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta

Khalil Gibran

La vita senza libertà, è come un corpo senza lo spirito

Khalil Gibran

L’invidioso mi loda senza saperlo

Khalil Gibran

Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza; i caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici

Khalil Gibran

Non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte

Khalil Gibran

Puoi dimenticare la persona con cui hai riso, mai quella con la quale hai pianto

Khalil Gibran

Lasciami, o lascia che lavi la mia anima nei colori; lasciami inghiottire il tramonto e bere l’arcobaleno

Khalil Gibran

Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici

Khalil Gibran

La tristezza è nient’altro che un muro tra due giardini

Khalil Gibran

Quando il tuo amico ti apre il suo cuore, nel profondo del tuo non temere il no né lesinare il sì

Khalil Gibran

Il matrimonio

Voi sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, insieme anche nella tacita memoria di Dio.
Ma vi siano spazi nella vostra unione,
e fate che i celesti venti danzino tra voi.
Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell’altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

Khalil Gibran

Che cos’è il matrimonio?

Allora Almitra di nuovo parlò e disse: Che cos’è il Matrimonio, maestro?
E lui rispose dicendo:
Voi siete nati insieme e insieme starete per sempre.
Sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
E insieme nella silenziosa memoria di dio.
Ma vi sia spazio nella vostra unione,
E tra voi danzino i venti dei cieli.
Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore:
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.
Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.
Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo,
Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.
Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.
E siate uniti, ma non troppo vicini;
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro

Khalil Gibran

Segui l’amore

L’amore non dà nulla fuorché sé stesso
e non coglie nulla se non da sé stesso.
L’amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l’amore basta all’amore.

Khalil Gibran

Lasciami, o lascia che lavi la mia anima nei colori; lasciami inghiottire il tramonto e bere l’arcobaleno.

Khalil Gibran

Non v’è punizione più severa di quella sofferta dalla donna che si trova imprigionata tra un uomo di cui è innamorata e un altro che l’ama

Khalil Gibran

Quando l’amore vi chiama seguitelo, e quando le sue ali vi avvolgono affidatevi a lui, e quando vi parla abbiate fede in lui.

Khalil Gibran

Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore: Piuttosto vi sia un moto di amore tra le rive delle vostre anime. Riempitevi a vicenda le coppe, ma non bevete da una coppa sola. Datevi cibo a vicenda, ma non mangiate dello stesso pane. Cantate e danzate insieme e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo, Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di una musica uguale. Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro, Poiché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori. E siate uniti, ma non troppo vicini; Le colonne del tempio si ergono distanti, E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

Khalil Gibran

Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte…

Khalil Gibran

Ora ti do la buonanotte, come ogni altra volta. Ti bacio e poi ti auguro la buonanotte, e poi apro la porta e poi esco per le strade con il cuore pieno e l’anima affamata. Ma continuo a tornare, ancora e sempre, per baciarti e augurarti la buonanotte e aprire la porta e uscire per la strada con l’anima affamata e il cuore pieno.

Khalil Gibran