Publio Ovidio Nasone, noto semplicemente come Ovidio (in latino: Publius Ovidius Naso; Sulmona, 20 marzo 43 a.C. – Tomi, 17 o 18), è stato un poeta romano, tra i principali esponenti della letteratura latina e della poesia elegiaca. Fu autore di molte opere, il cui corpus è tradizionalmente suddiviso in tre sezioni. La prima parte, che si colloca tra il 23 a.C. e il 2, è rappresentata dalle opere elegiache di argomento amoroso e comprende gli Amores, le Heroides (Epistulae heroidum) e il ciclo delle elegie a carattere erotico-didascalico.

Odero, si potero; si non, invitus amabo
(Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado)

Publio Ovidio Nasone

Amore è credula creatura

Publio Ovidio Nasone

Riposati ogni tanto: un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante

Publio Ovidio Nasone

Se dolce ella non è, né all’ardor tuo
abbastanza arrendevole, sopporta
e pazienta: poi si addolcirà

Publio Ovidio Nasone

Molti ti saranno amici finchè sarai felice, ma quando verrà il brutto tempo, resterai solo.

Publio Ovidio Nasone

Le amicizie si debbono stringere tra eguali.

Publio Ovidio Nasone