Quinto Orazio Flacco (in latino: Quintus Horatius Flaccus; Venosa, 8 dicembre 65 a.C. – Roma, 27 novembre 8 a.C.), noto più semplicemente come Orazio, è stato un poeta romano. Considerato uno dei maggiori poeti dell'età antica, nonché maestro di eleganza stilistica e dotato di inusuale ironia, seppe affrontare le vicissitudini politiche e civili del suo tempo da placido epicureo amante dei piaceri della vita, dettando quelli che per molti sono ancora i canoni dell'ars vivendi.

Carpe diem

Quinto Orazio Flacco

Afferra il presente e affidati al domani il meno possibile

Quinto Orazio Flacco

Carpe diem

(Cogli l’oggi)

Quinto Orazio Flacco

C’è una misura nelle cose; vi sono precisi confini oltre i quali e prima dei quali non può sussistere il giusto

Quinto Orazio Flacco

Mentre parliamo il tempo, invidioso, sarà già fuggito. Godi il giorno, confidando meno che puoi nel domani.

Quinto Orazio Flacco

Fra speranza e affanni, fra timori e rabbia, immagina che l’alba di ogni giorno sia l’ultima per te: le ore che seguiranno e non speravi più saranno tutte un incanto.

Quinto Orazio Flacco

Un amico: metà dell’anima mia.

Quinto Orazio Flacco