Saffo (in greco antico: Σαπφώ, Sapphó; 630 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa) è stata una poetessa greca antica.

Rapita, nello specchio dei tuoi occhi, respiro il tuo respiro. E vivo

Saffo

Raccoglimi

Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.
Trovami nell’angolo più nero
osservami.
Raccoglimi dolcemente scrollando la polvere dai miei vestiti.
Io ti seguirò.
Ovunque.

Saffo

Sei giunto, finalmente, che impazzivo per te.
Un po’ di refrigerio hai portato al mio cuore,
che arde di desiderio”

Saffo

Subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce non esce, e la lingua si spezza. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e gli occhi più non vedono e rombano le orecchie

Saffo

Oh, sposo

Sposo beato, le nozze dei tuoi sogni
sono compiute. È tua
la fanciulla che ami.
O sposa, tu sei
tutta grazia: i tuoi occhi
son dolci, il bel viso
è tutto amore…
O sposo,
felice sposo,
noi fanciulle canteremo
questa notte,
il tuo amore e la tua sposa
profumata di viola,
canteremo questa notte’

Saffo

Tu anima mia

Rapita
nello specchio dei tuoi occhi
respiro
il tuo respiro.
E vivo

Saffo

Come violento sui monti

Come violento sui monti
scuote le querce il vento,
così Amore ha travolto
l’anima mia, la ragione.

Saffo