La pandemia da Covid-19 ha sconvolto la maggior parte delle abitudini quotidiane e ha condizionato il modus operandi con la paura delle relazioni dirette, faccia a faccia.
Se molti hanno deciso di isolarsi, però, altri hanno colto l’occasione per riprendere in mano le redini della loro vita sentimentale e per iniziare a conoscere nuova gente.
Questo sconvolgimento ha interessato anche la sfera della sessualità. Un sondaggio svolto su più di 1500 individui mostra infatti che la metà di essi ha convissuto con un calo dell’intimità durante il periodo pandemico. Mentre il 20% ha sperimentato nuovi approcci sessuali.
Il congresso nazionale della società di andrologia (SIA) ha confermato una tendenziale voglia di scoprire e ha registrato una maggiore autoconsapevolezza circa la propria intimità.
Ciò ha influenzato la diffusione di nuovi approcci quali il mindfulness sex, ovvero l’utilizzo di pratiche meditative per convogliare le energie sulla sfera sessuale, grazie anche all’aiuto delle nuove figure di sex coach.
Oppure come l’ormai noto cybersesso, che sembra essere direttamente proporzionale alla necessità di isolamento e all’abitudine della distanza.