La digitalizzazione degli organi del corpo umano può essere la base di partenza per la ricerca in campo biomedico. Lo dimostrano lo sviluppo e lo studio di un modello di utero in 4 dimensioni , atto a facilitare notevolmente lo comprensione e l’approfondimento di anomalie e problematiche di varia entità e natura.
Il laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia, con la collaborazione di Generlife, sta mettendo a punto la realizzazione di un ovaio digitale in 4D per analizzare e descrivere tutte le alterazioni sia morfologiche che funzionali che sono responsabili dell’infertilità nei soggetti di sesso femminile.
La capacità di digitalizzare gli organi permette al ricercatore di approcciarsi all’analisi di tessuti, cellule e molecole con una visione innovativa ed una precisione mai vista prima.
Partendo dallo sviluppo del modello in 4d dell’ovaio di un topo, l’obiettivo è quello di creare una sorta di atlante virtuale dell’ovaio per portare una significativa evoluzione nel campo dell’infertilità femminile. Lo studio è stato di recente pubblicato sulla rivista Human Reproduction Update come ricerca pionieristica nel campo dell’infertilità femminile.