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Infertilità: Cause, Sintomi e Rimedi

L’infertilità è un tema che interessa molti e ancora poco chiaro ad alcuni. Ecco qui tutto quello che bisogna sapere

Cos’è L’infertilità

Per infertilità si intende un’insufficiente efficacia nel concepimento, che, in una coppia, può interessare uno solo dei due partner oppure entrambi.

Questo problema non è sempre sinonimo di sterilità poiché si tratta di una condizione reversibile, al contrario della sterilità che è permanente.

Generalmente si parla di infertilità quando la coppia non riesce a concepire dopo dodici mesi di rapporti regolari e non protetti.

Essendo un disturbo multifattoriale, le sue cause non sono chiaramente definibili.

Vediamo quindi quali possono essere alcune cause…

Infertilità Maschile: Cause

L’infertilità maschile consiste in un’insufficiente capacità riproduttiva dell’uomo, provocata da fattori quantitativi (inadeguata produzione di spermatozoi) oppure qualitativi (gameti scarsamente vitali e poco mobili).

Cause infertilità maschile

Questo problema, che interessa circa il 7% degli uomini, incide per il 50% sull’infertilità di coppia.

Le cause di infertilità maschile possono essere le seguenti:
• fattori genetici,
derivanti da un imperfetto sviluppo dei testicoli;
• criptorchidismo,
che consiste nella mancata discesa dei testicoli nel sacco scrotale;
• infezioni uro-seminali,
dovute a stati infettivi e infiammatori delle vie seminali, della prostata o delle vescichette;
• epididimite,
che è un’infiammazione acuta o cronica dell’epididimo, l’organo situato posteriormente ai testicoli e responsabile della produzione del liquido seminale;
• varicocele,
consistente in una dilatazione delle vene testicolari;
disfunzione erettile,
che impedisce lo svolgimento dei rapporti sessuali;
• malattie sessualmente trasmissibili,
come sifilide, papillomavirus, gonorrea e clamidia.

Analizziamo subito cos’è…

Infertilità Maschile: Sintomi e Rimedi

I sintomi dell’infertilità maschile sono praticamente assenti, poiché, tranne nei casi di disfunzione erettile, la vita sessuale dell’uomo avviene normalmente..

Quando un simile problema dipende da traumi o da rischi ambientali (come il contatto con sostanze chimiche nocive) è possibile che l’infertilità sia associata ad altre manifestazioni che la rendono più facilmente diagnosticabile.

I rimedi vengono stabiliti dopo una corretta diagnosi, che di norma si serve dello spermiogramma, un esame clinico per la valutazione della vitalità degli spermatozoi.

In circa il 30% dei casi non è possibile individuarne la causa e neppure la terapia; soltanto qualora l’eziologia del disturbo dipendesse da infezioni, sintomatiche o asintomatiche, la cura potrebbe basarsi sull’assunzione di antibiotici o antinfiammatori.

E per quanto riguarda l’infertilità femminile?

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Infertilità Femminile: Cause

L’infertilità femminile colpisce circa il 15% delle donne, e aumenta con l’età.
Si tratta di una condizione che ostacola la possibilità di ottenere una gravidanza nonostante la donna abbia rapporti regolari e non protetti.

Esistono numerose cause di infertilità femminile, che sono:
• endometriosi,
in cui gruppi di cellule endometriali, che normalmente si trovano solo all’interno della cavità uterina, si dirigono verso altri organi come ovaio e peritoneo, impedendo l’ovulazione;
• cause tubariche,
consistenti nella riduzione parziale o totale delle tube di Falloppio, spesso dovute ad aderenze pelviche;
• cause ormonali,
provocate da irregolarità nel metabolismo degli ormoni sessuali, che determinano soprattutto mancanza di ovulazione;
• cause cervicali,
che si verificano quando il muco della cervice uterina impedisce il passaggio degli spermatozoi, spesso in seguito a infezioni;
• cause uterine,
derivanti da malformazioni congenite dell’utero.

Ma vediamo subito…

Infertilità Femminile: Sintomi e Rimedi

I sintomi dell’infertilità femminile sono evidenti soltanto quando il disturbo dipende da problemi fisici, come malformazioni anatomiche oppure anomalie funzionali.

Infertilità femminile

I rimedi vengono scelti dopo una corretta diagnosi, che di solito si avvale di:

• dosaggi ormonali;
• tampone vaginale;
• ecografia trans-vaginale;
• istero-sonografia;
• istero-salpingografia;
• isteroscopia;
• eco 3D uterina.

Il trattamento prevede cicli di fecondazione artificiale in vivo (inseminazione intra-uterina) oppure in vitro (in laboratorio, con fecondazione extrauterina, comprendente FIVET e ICSI).

Ma vediamo anche…

Infertilità di Coppia: Cos’è?

L’infertilità di coppia, un disturbo che presenta un’epidemiologia pari al 15%, si verifica quando una coppia non riesce a concepire nonostante abbia rapporti sessuali regolari e non protetti da almeno 24 mesi.

Si tratta di un disturbo reversibile, che dopo un adeguato percorso diagnostico e terapeutico, può essere risolto portando al concepimento.

Un ruolo cruciale è senza dubbio svolto da fattori psico-sociali, comprendenti lo stile di vita, la ricerca posticipata del primo figlio, l’abuso di alcol, fumo o sostanze stupefacenti e il surmenage lavorativo.

L’età incide notevolmente sulla sterilità di coppia, poiché la donna diminuisce drasticamente la possibilità di concepire dopo i 40 anni, mentre per l’uomo il limite è posticipato a 45 anni.

Sapevi che esiste anche un disturbo che ostacola il concepimento del secondo figlio?

Vediamo subito…

Cos’è L’Infertilità Secondaria

Per infertilità secondaria si intende la difficoltà a concepire il secondo figlio, dopo una prima gravidanza andata a buon fine.

Secondo attendibili stime, quasi 4 milioni di donne sono affette da questa patologia, che viene diagnosticata dopo 12 mesi di tentativi falliti oppure di aborti ripetuti.

Nel 40% dei casi tale problema dipende dalla scarsa vitalità degli spermatozoi, mentre nel 30% dei casi riguarda una disfunzione uterina oppure ovarica.

Soltanto il 10% dei casi è riferibile a un problema di coppia (incompatibilità spermatozoo/ovulo), che prende il nome di infertilità inspiegata.

Le cause dell’infertilità secondaria possono dipendere da patologie riproduttive oppure da un tempo troppo prolungato di intercorrenza tra la prima e la seconda gravidanza.

Tra le altre cause, vi è anche il…

Varicocele e Infertilità

Tra le malattie che riguardano l’apparato genitale maschile, una delle più diffuse è il varicocele, che colpisce circa il 15% degli uomini e che consiste nella dilatazione delle vene testicolari.

Varicocele e infertilità

Come conseguenza, insorge un reflusso di sangue dall’alto, che crea un aumento termico responsabile della degenerazione del liquido spermatico; infatti le alte temperature sono sfavorevoli alla produzione di spermatozoi vivi e vitali.

Pur essendo asintomatica, questa patologia è fortemente invalidante poiché impedisce il concepimento.

L’unico rimedio per il varicocele e l’infertilità è l’intervento chirurgico, diretto a occludere la vena spermatica facendola ritornare alle sue condizioni anatomiche di partenza.

Le cause del varicocele non sono del tutto chiare, anche se in oltre l’80% dei casi tale dilatazione è associata ad alterazioni morfologiche dei testicoli.

Analizziamo anche cos’è l’…

Endometriosi e Infertilità

Il rapporto tra endometriosi e infertilità è collegato all’anomala distribuzione di cellule endometriali (che normalmente si trovano soltanto all’interno della cavità uterina) verso altri organi.

Nell’endometriosi, la mucosa uterina si differenzia da quella normale poiché non consente l’adesione dei gameti fecondati, impedendo quindi l’annidamento.

Inoltre, la distribuzione di cellule uterine in altre aree anatomiche contribuisce all’insorgenza di sindromi infiammatorie, responsabili anch’esse dell’infertilità femminile.

È proprio in seguito a una condizione cronica di flogosi pelvica, spesso accompagnata da un’immunodeficienza acquisita, che insorgono problemi di infertilità nel 30-40% dei casi.

Tra le altre cause di difficoltà di concepimento, vi è anche la…

Prostatite e Infertilità

Prostatite e infertilità sono due disturbi strettamente collegati, poiché l’infiammazione della ghiandola impedisce la produzione del liquido prostatico, da cui dipende la vitalità degli spermatozoi.

Il fattore eziologico di tale condizione, che è quasi sempre di natura batterica (Escherichia Coli), induce una depressione funzionale degli epiteli secretori che non sono più in grado di produrre il liquido prostatico.

Come conseguenza, insorge una marcata diminuzione della motilità spermatica con aumento della sintesi di sostanze spermio-tossiche derivanti dalla produzione di anticorpi agglutinanti nei confronti degli spermatozoi.

Anche l’incremento dei leucociti e dei radicali liberi circolanti contribuisce allo sviluppo dello stress ossidativo che provoca infertilità maschile.

Ma analizziamo anche un altro caso…

Ovaio Policistico e Infertilità

La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo endocrino, consistente nell’incremento della produzione di ormoni androgeni; come conseguenza si determina un anomalo sviluppo dei follicoli ovarici che cicatrizzano trasformandosi in cisti.

L’ovaio policistico e l’infertilità sono due aspetti intimamente collegati poiché la presenza di cisti multiple impedisce la maturazione degli ovuli e quindi la fecondazione.

Infatti le ovaie delle donne affette da tale patologia non riescono a produrre ovuli al momento giusto e quindi non consentono il processo dell’ovulazione.

In molti casi le pazienti colpite da questa sindrome sono soggette a irregolarità mestruali come oligomenorrea e amenorrea, due manifestazioni anch’esse responsabili del disturbo.

Esistono alcune terapie farmacologiche che riescono a regolarizzare la produzione ormonale, evitando la comparsa delle cisti ovariche e quindi diminuendo il rischio di infertilità.

Spesso però il problema deriva anche dalla tiroide.

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Ipotiroidismo e Infertilità

Quando la tiroide funziona meno del normale e quindi produce un quantitativo inferiore di ormoni, si parla di ipotiroidismo, un disturbo che coinvolge praticamente l’intero organismo.

Esiste un nesso tra ipotiroidismo e infertilità, poiché quando la ghiandola funziona meno del normale subentrano irregolarità del ciclo mestruale e scompare l’ovulazione, per cui le probabilità di concepimento sostanzialmente si azzerano.

Inoltre la ghiandola ipofunzionante produce anticorpi contro sé stessa, che interferiscono con i meccanismi di incontro tra spermatozoo e cellula uovo, facendo diminuire moltissimo la probabilità di fecondazione.

In generale, l’ipotoroidismo provoca un rallentamento di tutti i processi metabolici e quindi anche delle reazioni di gametogenesi.

Ma vediamo che correlazione c’è tra…

Infertilità e Covid

L’infertilità è un tema che non perde mai rilevanza e un problema che affligge ancora molte coppie. Sembra però che in seguito alla diffusione del Covid-19, qualcosa sia cambiato.

Prima che la pandemia saltasse fuori infatti solo una coppia su quattro trascurava i controlli che potevano dare una diagnosi e una cura all’infertilirà maschile responsabile della difficoltà di concepimento.

Durante il lungo periodo di lockdown che ha costretto moltissime persone a stare in casa e alla drastica riduzione delle visite mediche specialistiche, la situazione è andata peggiorando infatti ora una coppia su due non si è rivolta a uno specialista, rischiando irrimediabilmente di non poterlo risolvere più.

A dare l’allarme sono stati gli esperti della SIA ( Società Italiana di Andrologia ) che presenteranno il 2 e 3 luglio a Palermo durante la conferenza di consenso della SIA, un documento sulla gestione del maschio infertile.

Nel documento sono riportate tutte le informazioni condivise tra tutti gli esperti di infertilità della SIA, riguardanti tante tipologie di procedure necessarie a ottenere una diagnosi e quando devono essere eseguite.

Infertilità? Arriva il “Radar” per Gli Spermatozoi

Da oggi potrebbe essere più semplice diagnosticare le cause dell’infertilità maschile grazie ad un nuovo mezzo: si tratta del “radar degli spermatozoi”, ossia uno strumento non invasivo in grado di tracciarne l’identikit molecolare e di distinguere “quelli buoni da quelli cattivi”.

Questo dispositivo rivoluzionario è stato presentato sulla rivista Molecular Human Reproduction dai ricercatori dell’università britannica di Sheffield. Allan Pacey, esperto di fertilità all’ateneo di Sheffield, spiega che “Avere una tecnica capace di esaminare la struttura molecolare degli spermatozoi senza danneggiarli è molto interessante, perché la maggior parte delle tecniche che oggi abbiamo a disposizione per analizzare le molecole presenti negli spermatozoi finiscono per distruggerli, usando coloranti o rompendo la loro membrana cellulare per guardare all’interno“.

I ricercatori britannici hanno così applicato per la prima volta la tecnica di risonanza magnetica a spermatozoi umani viventi, opportunamente separati dal liquido seminale per mezzo di una centrifuga.

Successivamente, grazie a potenti magneti, il ‘radar’ colpisce le cellule sessuali maschili con innocui impulsi a bassa energia ricostruendone le molecole presenti al loro interno. “Poter distinguere la composizione molecolare è molto importante – commenta il ricercatore Steven Reynolds – perché offre l’opportunità di sviluppare un nuovo marcatore per la diagnosi. In futuro potrebbe permetterci anche di sviluppare specifiche terapie per aiutare gli uomini con spermatozoi problematici”.

Sapevi che…

L’intimo in Poliestere è Causa di Infertilità

Tra le diverse tipologie di contraccettivi diffusi sul mercato e conosciuti dalle coppie di tutte le età, sembra che un nuovo mezzo si stia diffondendo, dopo essere stato scoperto dagli studiosi impegnati nel campo, individuato nell’intimo in poliestere.

Dalla scoperta risulta che questo tipo di materiale sia in realtà abbastanza protettivo e che induca all’infertilità il soggetto che lo indossa o che ne entra in contatto. I ricercatori hanno infatti scoperto che il soggetto maschile che indossa una guaina o una protezione di questa materia può accusare i sintomi di azoospermia temporanea, che consiste nell’assenza di spermatozoi all’interno del liquido seminale.

Questo disturbo, comunemente detto infertilità, scaturirebbe dal calore che questa guaina in poliestere produce e alle cariche elettrostatiche emanate e generate durante il contatto, che provocano i primi sintomi del disturbo solo dopo 120-160 giorni. Ed è proprio la mancanza di conseguenze immediate che spinge un individuo a svalutarne l’importanza.

A favore della coppia, però, gli stessi ricercatori hanno dimostrato che gli effetti di infertilità sono fortunatamente reversibili e che il disturbo può essere corretto semplicemente smettendo di indossare o di entrare in contatto con il materiale poliestere. In 135 giorni, infatti la produzione di spermatozoi ritornerebbe a livelli ottimali e il soggetto non accuserebbe più i sintomi di impotenza.

Per il loro effetto reversibile, queste guaine in poliestere forniscono quindi una nuova forma di contraccezione che non comporterebbe problemi e permetterebbe alle coppie di vivere serenamente la loro intimità. Attenzione però a non esagerare, visto che come per ogni cosa, sarebbe meglio ascoltare il parere di un medico fidato che analizzi i singoli casi, trovando per ognuno la soluzione più indicata.

No al Telefonino in Tasca per Gli Uomini: Causa Infertilità

Che le radiazioni emanate dagli apparecchi telefonici portatili, comunemente in uso, siano dannose per la salute, non è certo un mistero. A tal proposito si dovrebbero prendere diverse precauzioni, per prevenire l’insorgere di eventuali problemi: soprattutto gli uomini non dovrebbero tenere il proprio smartphone e iPhone in tasca, per evitare di danneggiare i propri spermatozoi.

Secondo quanto è emerso da una ricerca infatti, condotta dall’università inglese di Exeter e pubblicata da Environment International, le radiazioni emanate dai telefonini possono creare problemi di fertilità. L’analisi si è basata su 10 studi, che hanno visto coinvolti 1500 uomini, suddivisa in una parte in cui è stato somministrato un questionario presso diverse cliniche per la fertilità, e una seconda che si è svolta in laboratorio, dove gli spermatozoi sono stati sottoposti a radiazioni per osservarne la reazione.

Ebbene, 9 studi su 10 hanno dato il medesimo risultato, trovando una correlazione tra la cattiva qualità dello sperma, in seguito all’esposizione alle radiazioni, con una percentuale dell’8%. Negli uomini che non avevano l’abitudine di tenere il telefono in tasca infatti, la motilità normale degli spermatozoi raggiungeva il 50-85%: nettamente superiore rispetto a quella dei telefonini-dipendenti, abituati a tenere il proprio apparecchio in tasca a stretto contatto con i genitali.

”Questo ovviamente non vuol dire che tutti coloro che tengono il telefonino in tasca diventeranno infertili – afferma Flora Mathews, una delle autrici del seguente studio, durate un’intervista rilasciata alla Bbbc – ma ad esempio se si ha già qualche fattore di rischio si potrebbe considerare l’idea di cambiare il posto dove si tiene il telefono, anche se per avere una certezza sulla correlazione servirebbero studi più ampi”.

Effettivamente non esiste ancora uno studio che dimostri come il tumore ai testicoli possa dipendere dal telefonino, vero è invece, come dimostrato, che l’effetto elettromagnetico delle onde ossidative emanate, incide sul proliferare dei radicali liberi, causando un possibile danno agli spermatozoi, minacciando cosi la possibilità di avere dei figli.

Ad ogni modo, a prescindere dai diversi studi o ricerche, è consigliabile tenere il telefonino il meno possibile a contatto con qualsiasi parte del corpo, indifferentemente dall’essere uomo o donna, a beneficio della vostra salute.

Ma ti starai chiedendo:

Esiste un Collegamento Tra Fertilità e Stile di Vita?

La componente ormonale maschile e femminile svolge un ruolo indispensabile per la funzione riproduttiva, in quanto, secondo numerose ricerche scientifiche, la sterilità dipende da anomalie delle ghiandole endocrine.

D’altra parte, lo stile di vita influenza notevolmente la secrezione ormonale da parte dell’apparato endocrino, dato che l’equilibrio ormonale richiede un perfetto funzionamento metabolico dell’organismo. Per stile di vita si intende l’alimentazione, il bioritmo sonno/veglia, l’attività sportiva e la componente psico-emotiva del soggetto.

Mantenendo uno stile di vita corretto, tutto l’organismo viene influenzato positivamente e si mantiene in uno stato di benessere, condizionando le funzioni vitali tra cui l’istinto di accoppiamento.

Secondo questi presupposti, l’infertilità deriverebbe da cattive abitudini collegate allo stile di vita. La sintesi degli ormoni che presiedono la fertilità, è controllata dalle complesse relazioni fisiologiche tra ipotalamo, ipofisi e gonadi.

Quando l’organismo non funziona in maniera ottimale viene alterata la produzione degli ormoni, ed anche il desiderio sessuale e l’istinto all’accoppiamento vengono condizionati in maniera negativa. In base a tale scoperta, aumentano le speranze per tutte quelle persone che collegano la propria infertilità ad un difetto costituzionale o genetico.

Ma sapevi che esistono…

Problemi di Fertilità per 90 Milioni di Coppie nel Mondo

L’infertilità sta diventando un problema dalle proporzioni enormi.

Si calcola che sono oltre 90 milioni le coppie in tutto il mondo che hanno a che fare con un problema del genere. E le cifre sembrano in notevole incremento.

Entrando nei particolari, l’area geografica nella quale vengono riscontrati più casi è l’Europa, con 25 milioni di persone coinvolte. Non a caso, si tratta del continente nel quale viene maggiormente praticata la fecondazione assistita.

Al contempo, le nascite medie sono notevolmente crollate anche in Africa, macroregione nella quale storicamente la natalità è superiore rispetto al resto del mondo. Al contempo, in Italia è all’ottavo posto per quanto riguarda i trattamenti di PMA (procreazione medicalmente assistita).

Una situazione dovuta proprio alla stessa infertilità, che nel Bel Paese coinvolgerebbe circa il 15% delle coppie. A partire dal 1978, 8 milioni di bambini sono nati con l’ausilio della PMA, con un milione e mezzo in Europa dal 1997 al 2014 e circa 13 mila in Italia solo nel 2013.

Questi dati sono stati resi noti durante l’ultimo congresso di pediatria da parte di Eleonora Porcu, docente di Ginecologia presso l’Università di Bologna.

Vediamo però adesso come…

La difficoltà al concepimento spesso provoca l’insorgenza di sindromi depressive, che coinvolgono i singoli partner oppure la coppia.

Psicologo infertilità

È molto diffusa infatti la “sindrome del nido vuoto”, che spesso contribuisce a creare problemi di comunicazione interpersonale, che possono sfociare in vere e proprie crisi di coppia.

I problemi che hanno a che fare con la difficoltà a concepire infatti non riguardano soltanto il corpo ma soprattutto la sfera psico-emotiva, poiché provocano ferite particolarmente profonde.

Il supporto di uno psicologo per l’infertilità può essere un valido aiuto per affrontare un periodo difficile dell’esistenza, durante cui ognuno dei due partner reagisce in maniera individuale al trauma.

Una diagnosi di questo problema viene sempre vissuta con dolore e ribellione, manifestazioni emotive responsabili di forti cali di autostima, di sensi di colpa e di fallimento, di stress, rabbia, ansia e pensieri ossessivi.

Mentre per alcuni individui queste condizioni sono transitorie, per altri possono trasformarsi in una costante situazione invalidante.

Proprio per questo motivo, un percorso analitico condotto da uno psicoterapeuta può supportare la coppia in un momento critico.