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Inseminazione Artificiale: Come Avviene e Come Funziona

I trattamenti medici innovativi stanno sempre di più espandendo il loro raggio d’azione riguardo l’inseminazione artificiale. Di cosa si tratta?

Si sente sempre più spesso parlare di inseminazione artificiale, quel trattamento atto ad impiantare nell’utero femminile un piccolo campione di seme maschile, in modo tale da incrementare notevolmente le possibilità di rimanere incinta.

Questo processo prevede una selezione accurata degli spermatozoi che possono avere più chance nella fecondazione dell’ovulo, nonché quella che prevede l’esatto momento di inseminazione a seconda della fertilità della donna.

Ma come avviene l’esatta procedura, quali sono le probabilità di successo e quali sono i costi?
Cerchiamo di fare chiarezza in merito a tutto ciò, rispondendo in maniera esaustiva ad ogni quesito!

Partiamo con l’analisi della procedura step by step dell’inseminazione artificiale.

Come Avviene l’Inseminazione Artificiale?

La procedura dell’inseminazione artificiale in Italia prevede 5 passi, ognuno di fondamentale importanza e cruciale per il buon esito dell’intero processo.

Inseminazione artificiale come avviene

Esaminiamo insieme ogni singolo passo:

  • 1° passo: Stimolazione ovarica. Il trattamento inizia con la stimolazione delle ovaie femminili, effettuata durante il ciclo mestruale, la quale dura circa 10 giorni. Questo step è finalizzato ad incrementare gli ovuli prodotti durante una normale mestruazione, in modo tale da creare in modo preventivo i futuri spazi che accoglieranno gli spermatozoi che si andrà ad impiantare. Oltre a ciò, questa fase prevede anche il costante monitoraggio della crescita di ogni ovulo nel tempo;
  • 2° passo: Monitoraggio follicolare. Lo specialista incaricato di seguire il trattamento esegue diverse analisi, come l’emocromo ed ecografie, per verificare e valutare i livelli ormonali e per analizzare da vicino la quantità e le dimensioni dei follicoli. Se questi parametri soddisfano gli standard previsti per la riuscita del trattamento, si procede con la programmazione e la pianificazione dell’inseminazione artificiale, la quale ha luogo circa 36 ore dopo l’iniezione di un particolare ormone, definito hCG, responsabile della maturazione e della crescita dell’ovocita, il tutto per indurre l’ovulazione.
  • 3° passo: Preparazione del campione di seme. Parallelamente ai processi riguardanti la donna che subirà l’inseminazione, avviene la preparazione del seme che verrà introdotto nelle ovaie femminili. Questo prevede la verifica della qualità del seme impiegato, in modo da allinearlo alle probabilità di fecondazione. Per far ciò, il campione di seme viene fornito circa 2 ore prima dell’inseminazione vera e propria in modo tale che lo staff sanitario possa procedere con le verifiche del caso, selezionando gli spermatozoi più reattivi ed eliminando quelli più lenti e con meno probabilità di fecondare l’ovulo;
  • 4° passo: Vera e propria inseminazione. Dopo che tutti i parametri menzionati precedentemente sono stati soddisfatti, giunge il momento di attuare la procedura in sè, la quale viene svolta in sede ambulatoriale, il più delle volte senza alcuna sedazione. L’impianto del campione di seme avviene mediante un preciso strumento, chiamato speculum, il quale utilizza un catetere per raggiungere l’ovulo e rilasciare gli spermatozoi contenuti nel campione. Dopodiché, gli specialisti indicano la data esatta nella quale effettuare un test di gravidanza ed un’analisi del sangue: solitamente, questo lasso di tempo copre circa 15 giorni. Oltre a queste istruzioni, gli specialisti indicano per sommi capi quello che deve essere lo stile di vita da condurre durante l’attesa, come l’evitare stress o attività intense.
  • 5° passo: Test di gravidanza. Passato questo periodo di tempo, si effettua il test di gravidanza ed un’ecografia, la quale evidenzierà l’eventuale presenza del sacco contenente l’embrione. Se questo avviene, si instaura una serie di procedure di monitoraggio costante realizzabili dal ginecologo.

Chiarita l’esatta procedura dell’inseminazione artificiale in Italia, ci si domanda: quante tipologie di inseminazione esistono?

Tipi di Inseminazione Artificiale

I tipi di inseminazione artificiale sono molteplici e soprattutto variegati, a seconda della precisa regione anatomica nella quale avviene e del grado di invasività.

Tipi di inseminazione artificiale

Tra queste si annoverano:

  • Inseminazione intrauterina, ad oggi la più comune tipologia, sempre più frequentemente usata. La procedura è esattamente quella succitata, la quale avviene senza sedazione e in pochissimi minuti;
  • Inseminazione intravaginale, procedura mini-invasiva attuabile mediante la consegna di una siringa contenente lo sperma del donatore, la quale verrà inserita nella vagina in sede ambulatoriale;
  • Inseminazione intracervicale, che ha come destinazione finale la cervice. Questa procedura viene utilizzata in coloro che non hanno particolari impedimenti fisici ma che hanno espresso il desiderio di sottoporsi comunque alla procedura;
  • Inseminazione intratubarica: come dice l’espressione stessa, il target sono le tube di Falloppio. Essa viene usata in coloro che hanno particolari problemi riguardanti il muco cervicale ed è particolarmente invasiva: infatti, è l’unica tipologia che viene svolta chirurgicamente mediante laparoscopia che prevede l’inserimento di una telecamera nell’addome per rilevare l’esatta ubicazione delle tube nelle quali riversare lo sperma del donatore tramite catetere


Un quesito riguardante questa particolare procedura tocca inevitabilmente il lato economico. Vediamo a quanto ammontano i costi per l’intero trattamento.

Quanto Costa l’Inseminazione Artificiale

I costi dell’inseminazione artificiale variano in base al luogo dove avviene e alle esigenze del paziente.
Ecco perché generalmente è consigliabile chiedere un preventivo che tenga conto di tutti questi fattori, in modo tale da avere un quadro chiaro delle spese da sostenere al termine dell’operazione.

In linea di massima, la procedura costa circa tra i 700 e i 1700€, costi che includono i vari controlli durante il primo passo, ovvero la stimolazione ovarica, il trattamento e la verifica della qualità del seme del donatore nonché i costi della vera e propria inseminazione intrauterina.

Alcune cliniche tendono ad includere nelle spese anche il test di gravidanza e quello per la valutazione dei livelli dell’ormone hCG.
Per quanto riguarda l’inseminazione artificiale tramite matrimonio, procedura attuata nei casi in cui non ci sono problemi di sterilità, il costo si aggira intorno ai 1000€ esclusi i farmaci per la stimolazione ovarica.

Se, invece, lo sperma appartiene ad un donatore esterno, il costo lievita leggermente e si aggira intorno ai 1000 fino ai 1700€, inclusi i test medici sullo sperma del donatore, il compenso per esso e la manutenzione dello sperma durante le fasi della procedura.

I farmaci che mirano ad incrementare i livelli ormonali hanno un costo indipendente dalla procedura che si assesta sui 400-500€, a seconda della dose indicata e dai giorni di somministrazione prescritti.

Ma rispondiamo ad un importante quesito:

Donne Single: è Possibile l’Inseminazione Artificiale?

Uno dei quesiti più frequenti riguarda la possibilità di inseminazione artificiale single, ovvero la stessa procedura applicata alle donne single che desiderano diventare mamme.

La tipologia e la fattibilità del trattamento, tuttavia, varia anche a seconda dell’età della donna: ad esempio, le donne single di età inferiore ai 38 anni potrebbero sottoporsi all’inseminazione artificiali progettata esclusivamente per loro, denominata “di primo livello”, previ alcuni esami strumentali necessari.

Le donne single con età compresa tra i 38 e 41 anni, invece, dovrebbero affidarsi alla fecondazione in vitro, altra tipologia di fecondazione totalmente diversa dall’inseminazione artificiale.

Infine, per le donne single con età superiore ai 42 anni viene consigliata la fecondazione eterologa, che prevede l’utilizzo di ovociti di una donatrice più giovane, in modo da aumentare le possibilità di gravidanza.

Ad ogni modo, si, le donne single possono sottoporsi all’inseminazione artificiale ma, prima di procedere, è necessario valutare e selezionare il seme in base alle caratteristiche fisiche della donna, per permettere alle donne single di vivere la gravidanza ed avere un bambino anche se sprovviste di un partner maschile.

Ma quest’intervento, seppur in maniera minima, potrebbe presentare dei rischi. Vediamo quali!

Inseminazione Artificiale: Quali rischi Presenta?

Nonostante sia una procedura abbastanza sicura e sprovvista di particolari complicanze o effetti indesiderati, tuttavia l’inseminazione artificiale può presentare rischi legati soprattutto all’azione dei farmaci che andranno a stimolare gli ormoni.

Inseminazione artificiale rischi

Quali sono i rischi?

Innanzitutto, potrebbe esserci la possibilità di gravidanza multipla o di sindrome da iperstimolazione ovarica, generata da un sovra-dosaggio di farmaci o di una scorretta risposta ad essi da parte dei follicoli.
Inoltre, potrebbero verificarsi, anche se più raramente, aborti o gravidanze ectopiche, dove la fecondazione dell’ovocita avviene in una cavità diversa dall’utero.

Le complicanze riguardanti la procedura in sè possono essere rappresentate da infezioni, allergie o reazioni immunologiche, come lo sviluppo di speciali anticorpi anti-spermatozoi, i quali combattono contro gli spermatozoi in procinto di fecondare l’ovulo.

Ma ti starai chiedendo:

Che Differenza c’è Tra Inseminazione Artificiale e Fecondazione Assistita?

L’inseminazione artificiale (IA) è una tecnica di fecondazione assistita in cui lo sperma viene introdotto direttamente nell’utero della donna per fecondare un ovulo.

La fecondazione assistita, invece, è un termine generico che comprende diverse tecniche utilizzate per aiutare le coppie a concepire, tra cui l’IA, la fecondazione in vitro (FIV) e la fecondazione in utero (FET).

La FIV è una tecnica in cui gli ovuli vengono fecondati in laboratorio con lo sperma e quindi reintrodotti nell’utero per la gravidanza, mentre la FET consiste nel trasferire un embrione congelato nell’utero.

Ed infine, analizziamo quali sono le percentuali di successo!

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Inseminazione Artificiale e Percentuale di Successo

La percentuale di successo dell’inseminazione artificiale è di natura prettamente statistica.
Prima di andare sui numeri, è bene ricordare che il successo di tale procedura varia a seconda di alcuni parametri ben definiti, come l’età della donna, la sua predisposizione fisica, le cause della sua eventuale infertilità, la ricettività endometriale alla stimolazione ovarica, nonché il buon funzionamento degli ovociti.

Inoltre, esistono diversi modi per esprimere il successo del trattamento che riguardano le diverse fasi successive alla procedura, come:

  • Gravidanza, ovvero la percentuale di coloro che sono effettivamente rimaste incinta dopo l’inseminazione;
  • Parto, ovvero l’esito e la qualità del parto nonché la salute del feto;
  • Natalità in diretta, ovvero la percentuale di coloro che hanno partorito un bimbo vivo e soprattutto sano;
  • Gravidanze cumulative, cioè il numero di tentativi effettuati per ottenere una gravidanza.


Statisticamente parlando, se la donna ha un età superiore ai 40 anni, la riuscita è del 13%; nel caso essa abbia età inferiore ai 40 anni, il buon esito dell’operazione si assesta oltre il 22%.
Le coppie giovani, data la loro giovane età, hanno un tasso di riuscita del 27%.