Cos’è il Linguaggio Degli Occhi
Spesso si parla del linguaggio degli occhi. Essi possono dire, per esempio, cose contrarie alle parole, motivo per cui gli occhi sono spesso chiamati le finestre sull’anima.
Mentre è possibile scegliere le parole e controllare determinate espressioni facciali, è più difficile mentire con gli occhi: descrivono pensieri, riflettono emozioni, mostrano interesse, noia, sorpresa, approvazione o incredulità. Pur senza parole, gli occhi hanno il potere di attrarre, giudicare o spaventare gli altri.
Lo sguardo è, dunque, uno degli strumenti più potenti ed efficaci di comunicazione non verbale. Molte volte il successo a un colloquio di lavoro o durante una trattativa o anche a un appuntamento dipende dalla capacità di veicolare i giusti messaggi con gli occhi.
Per questo è così importante imparare a leggere il linguaggio degli occhi e, soprattutto, a interpretarlo correttamente.
Esistono poche espressioni-chiave nel linguaggio degli occhi che vale la pena di citare:
Sorridere con gli occhi. Il sorriso sincero inizia con gli occhi. Quando siamo felici, la pelle intorno agli angoli dei nostri occhi si piega (zampe di gallina), mentre un sorriso di circostanza interessa le labbra.
Occhi timidi. Le persone che evitano il contatto visivo durante una conversazione sono spesso viste come non sincere. È infatti uno dei segni usati per capire se qualcuno sta mentendo. Tuttavia, la pratica dimostra che non è sempre così. Timidezza, nervosismo e noia sono tutte cause che potrebbero spingere qualcuno a non avere uno sguardo insistente.
Occhi amichevoli. Se si guarda una persona dritto negli occhi mentre si conversa, si inviano diversi massaggi all’interlocutore:
- si è a proprio agio in sua compagnia
- si è rilassati e fiduciosi
- si sta prestando attenzione alla conversazione
È questo il motivo per il quale tanti esperti di comunicazione consigliano di mantenere il contatto visivo con i propri interlocutori per fare una prima impressione positiva.
Battito di ciglia. Psicologi ed esperti di linguaggio degli occhi sostengono che quando si è nervosi o in difficoltà, la velocità con cui si sbattono le ciglia aumenta. Il battito di ciglia è il primo segnale per comprendere quando o se qualcuno mente. Anche se da solo non basta a stabilirlo certamente, il battito di ciglia veloce indica un certo livello di stress.
Occhi in movimento. Nel linguaggio degli occhi, quest’ultimi che si spostano da un lato all’altro o che guardano in basso sono spesso sintomo che una persona stia elaborando informazioni.
È molto più difficile mantenere il contatto visivo mentre si fanno calcoli mentali o se si sta analizzando un problema. In effetti, l’energia cognitiva è divisa tra la percezione dell’ambiente e l’esecuzione dei calcoli.
Questa abitudine, sebbene inconscia e non indicativa di mancanza di lealtà, viene spesso erroneamente interpretata come mancanza di sincerità o desiderio di nascondere qualcosa.
Occhi interessanti. Nel 1975, Eckhard Hess, uno psicologo, scoprì che la pupilla si dilata (aumenta di dimensioni) quando ci interessiamo alla persona con cui stiamo parlando o all’oggetto che stiamo studiando.
Tuttavia, prima di interpretare questo indicatore, è necessario considerare l’illuminazione dell’ambiente. Nei luoghi più bui, le pupille si dilatano naturalmente per far entrare più luce.
Occhi che brillano. Nel linguaggio degli occhi, questi dicono che quando qualcuno è felice, i suoi occhi si illuminino. Quando cambiamo il nostro umore, cambia anche il bagliore negli occhi. Come far brillare gli occhi di felicità e gioia? Purtroppo non c’è altro modo che imparare ad apprezzare i piccoli piaceri che la vita regala ogni giorno.
Ma analizziamo i vari casi su come capire il linguaggio degli occhi, iniziando con il…
Linguaggio Degli Occhi in Amore
In generale:
- sbattere rapidamente le ciglia può significare attrazione
- assenza di contatto visivo può voler dire che l’altro è interessato a noi ma non è sicuro
- fare l’occhiolino è sintomo di interesse
- un contatto visivo intenso tradisce una cotta
- gli occhi che brillano sono sintomo di forte attrazione e/o amore

Normalmente nel linguaggio degli occhi, uno sguardo diretto, intenso e prolungato può essere interpretato come amore. Non sempre, tuttavia, la mancanza di uno sguardo diretto vuol dire che non ci sono sentimenti: in alcune culture, per esempio, non rivolgere uno sguardo diretto è segno di rispetto, non di disinteresse. Altre persone, si sentono a disagio se osservate ed evitano lo sguardo diretto anche dei propri cari.
E ancora, vediamo il…
Linguaggio Degli Occhi e Seduzione
Nel linguaggio degli occhi, lo sguardo è uno degli strumenti più potenti, in materia di seduzione. Gli occhi possono parlare più forte delle parole, mettere a disagio una donna/uomo o accenderli. Lo sguardo intenso tra un uomo e una donna è anche un modo per misurare la fiducia dell’altra persona.

Ci sono due situazioni principali in cui si usa il contatto visivo:
Contatto visivo da lontano. Si stabilisce, ad esempio, con qualcuno che è dall’altra parte di una stanza o per strada con uno sconosciuto di passaggio. Molti preferiscono guardare da lontano l’oggetto del loro desiderio, perché sanno questo comporta poco rischio.
Stabilire uno sguardo intenso tra un uomo e una donna a distanza è quindi uno spunto meno potente. Se si cerca di comunicare a distanza con gli occhi, è preferibile non interrompere il contatto visivo e assicurarsi che sia l’altro a distogliere lo sguardo per primo.
Questo mostrerà la propria autostima e stabilisce un dominio sexy e attraente.
Stabilire un contatto visivo da lontano è diverso dallo stalking o dall’ossessione. L’ossessione ha luogo quando si fissa qualcuno che distoglie lo sguardo, non ricambia o ci evita del tutto.
Un altra parentesi va riservata al…
Contatto Visivo Intimo
Durante una conversazione o un’interazione, sgranare gli occhi o distogliere lo sguardo dà l’impressione che si è nervosi o a disagio. Indugiare più a lungo sugli occhi dell’altro è invece sintomo di interesse. Per mostrare interesse occorre:
- non distogliere lo sguardo per primi
- sorridere o alzando le sopracciglia
- strizzare gli occhi o guardare solo un occhio (quest’ultimo è come baciare)
- guardare le labbra dell’altro
Linguaggio Degli Occhi e Menzogne
La teoria secondo la quale chi mente guarda in alto a destra, mentre una persona che dice la verità guarda a sinistra è stata smentita. Tuttavia nel linguaggio degli occhi, il contorno di essi reagisce in qualche modo alla menzogna: dopo aver mentito, le palpebre non si comportano come al solito.

Normalmente, le palpebre battono in media 12 volte al minuto: questa frequenza può evolvere in base ai nostri atteggiamenti ed emozioni. Quando ci concentriamo, le palpebre battono più lentamente. Subito dopo aver mentito e se la nostra menzogna è passata inosservata, le palpebre potrebbero iniziare a battere due volte più velocemente del normale.
Ciò sarebbe correlato al sollievo e al rilascio della forte concentrazione che la menzogna richiede.
Ma continua a leggere e scopri…
Evitare lo Sguardo: Significato
Evitare lo sguardo è un istinto di protezione e di rifiuto a entrare in un rapporto dominante/dominato con il proprio interlocutore.
Può essere il risultato di diversi sentimenti. Qualcuno che non osa guardare negli occhi potrebbe essere timido o privo di fiducia in se stesso. In altri casi, evitare lo sguardo nasconde sentimenti più perniciosi, come la disonestà.
Evitare lo sguardo, poi, può essere un segno che si sta cercando di focalizzare la propria attenzione sull’argomento e non sulla persona che lo sta esponendo: si parla, in questo caso di ascolto attivo o benevolo.
La fuga dello sguardo, inoltre, consente di eliminare ambiguità in una situazione delicata tra due persone e aiuta a esprimere la mancanza di interesse.
Non guardare qualcuno negli occhi, infine, può essere una forma di comunicazione non verbale in una situazione di conflitto. Evitando lo sguardo del proprio interlocutore, si esprime una forma di disprezzo o persino di minaccia.
E ancora, vediamo il caso del…
Guardare in Basso: Significato
Guardare in basso di fronte a qualcuno di solito è una forma di sottomissione. Può essere, però, anche un’espressione di paura, di rimostranza o semplicemente timore di essere giudicati. Abbassare gli occhi, invece, può anche essere dovuto alla timidezza, all’avere difficoltà a sostenere lo sguardo per mancanza di fiducia in se stessi.
Lo Sguardo di Chi ti vuole
Nel linguaggio degli occhi, essi possono esprimere anche desiderio sessuale. Ci sono due indicatori che possono essere decriptati per avere la conferma che sia davvero così:
- Lo sguardo dritto negli occhi e lo sguardo fisso negli occhi significato: uno sguardo fermo mette il corpo in allerta. In questo caso lo sguardo fisso su di sé tradisce eccitazione e tentativo di generarla nell’altro.
- Le pupille dilatate. Le pupille si ritraggono in condizioni di luce forte e si dilatano quando è più scuro ma se si allargano quando la luminosità non è cambiata, significa che la persona che abbiamo di fronte prova desiderio, persino piacere. Spesso il dilatarsi delle pupille è accompagnato da quello delle narici.
Vediamo qual è il parere degli scienziati!
Linguaggio Degli Occhi: Parola agli Esperti
Secondo gli esperti, il 7% della comunicazione è verbale, il 38% è vocale (intonazione e suono della voce) il 55% della è visiva (espressioni facciali e linguaggio del corpo). Dunque, si comunica più con ii gesti che con le parole.
Nel linguaggio degli occhi, stabilire un contatto visivo è una delle prime regole di una comunicazione verbale si successo: in una conversazione a due gli esperti di comunicazione suggeriscono di seguire la cosiddetta regola 80/20 (Guardare l’interlocutore l’80% delle volte mentre si parla e distogliere lo sguardo facendolo vagare per cercare risposte, ascoltare o studiare la situazione nel restante 20%).
Il contatto visivo calibrato instilla fiducia nell’interlocutore, oltre a dargli la conferma che si è interessati a ciò che dice o alla sua persona, più in generale.
A seconda che l’interlocutore porti lo sguardo a sinistra o a destra, si può capire, inoltre, sempre secondo gli esperti, se l’altro si trova nel visivo costruito (immaginazione) o richiamato (ricordi): la direzione degli occhi verso l’alto, infine, è sintomo che l’interlocutore sta raccogliendo informazioni per modificare una risposta (quindi, sta pensando).