I mandala sono un’arte antichissima, che getta le sue radici nell’affascinante mondo buddista.
Il termine mandala, che va pronunciato con l’accento sulla prima sillaba, è una parola di origine sanscrita, a cui vengono attribuiti vari significati.
Il più accreditato è quello che fa riferimento al cerchio, configurando così il mandala come una rappresentazione del mondo e del cosmo. La struttura di questo disegno consiste in una serie di cerchi concentrici, che contengono un quadrato suddiviso in 4 triangoli. All’interno di queste figure geometriche trovano posto raffigurazioni simboliche di divinità, motivi floreali o ulteriori cerchi, triangoli e quadrati. Il cerchio più esterno rappresenta la coscienza metafisica, che permette l’evoluzione personale e, in corrispondenza dei punti cardinali, presenta quattro torri o porte, a simboleggiare i guardiani della coscienza.
Proseguendo verso il centro si trovano una serie di cerchi e rappresentazioni grafiche, come ad esempio foglie e fiori, che esprimono i concetti di illuminazione (nel senso più profondo che gli attribuisce la dottrina buddista) e rinascita. Il cerchio rappresenta la perfezione spirituale, nonché l’eterno ritorno alla vita. I quadrati simboleggiano il pensiero razionale, mentre i triangoli indicano la direzione che si vuole prendere nella propria vita. Il cerchio centrale, quello più interno, che può essere espresso anche semplicemente da un punto, è il simbolo dell’origine, dell’uomo e della vita.
Ma il mandala cos’è?
E’ innanzitutto un esercizio spirituale, che nasce dalla pazienza e dall’antica sapienza dei monaci buddisti, i quali, da tempi remoti, creano questi magici disegni per compiere un viaggio all’interno di se stessi e come forma di meditazione. Viene infatti chiamato anche “mandala buddista“.
Attraverso il sapiente uso di piccole cannucce, fanno defluire polveri finissime di ogni colore, riempendo accuratamente ogni spazio precedentemente disegnato. I mandala di sabbia, come vengono chiamati, richiedono moltissime ore di lavoro, impegnando i monaci anche per mesi. Il movimento della mano, ritmico e metodico, induce una sorta di trance che favorisce il processo meditativo, al fine rivivere l’eterno processo di creazione-distruzione-creazione che è alla base dell’esistenza del mondo. In questo modo, il monaco può separarsi dalla sua dimensione terrena e raggiungere un piano più trascendente.
Al mandala lavorano 4 monaci per volta, posizionati ai quattro punti cardinali, ed ognuno lavora su una porzione di disegno. Al termine del lavoro, la creazione viene completamente distrutta.
Bizzarro? No.
Tra i principi fondanti della dottrina buddista vi sono il rifiuto dell’attaccamento a cose materiali o spirituali, fonte di sofferenza e il principio dell’impermanenza, ossia la convinzione che tutto ciò che esiste sia destinato a morire. La distruzione del mandala assume, quindi, un forte significato simbolico: separandosi dalla creazione costata tante ore di lavoro, il monaco buddista si separa dalla propria opera e rimette in circolo gli elementi che la compongono. Le polveri colorate vengono gettate in acqua, pronte a rendersi nuovamente disponibile per dare vita a qualcos’altro, in piena sintonia con la filosofia dei monaci.
Pur non essendo buddisti, disegnare e colorare mandala ha una forte ricaduta positiva sullo spirito, l’umore e la condizione emotiva. Questa attività rilassa, nutre la mente con pensieri positivi e favorisce la connessione con l’io più profondo.
Basta procurarsi disegni da colorare e stampare, ritirarsi in profonda quieta e riempire pazientemente ogni spazio del mandala con il proprio colore preferito.
Mandala Significato
Qual è il significato dei mandala? Per i seguaci della religione buddista il mandala è una sorta di processo creativo attraverso il quale purificare lo spirito e potersi connettere con l’essenza più profonda di sé.
Consapevoli del carattere effimero del samsara, la vita terrena, i monaci buddisti possono così approdare sul lato più trascendente della loro esistenza.
Il significato mandala per il mondo occidentale è leggermente diverso. Esso attiene maggiormente alla ricerca dell’equilibrio interiore e a indirizzare un percorso di crescita e consapevolezza personale. Come? Grazie alla simmetria del cerchio. Sembra strano, ma questa figura geometrica pare abbia la capacità di contenere il pensiero confuso e le emozioni negative e di convogliarle verso una ben più confortevole armonia.
Il mandala significato psicologico viene studiato da tempo e i disegni vengono utilizzati durante le sedute terapeutiche con i pazienti. Dopo averli invitati a disegnare e colorare un mandala, il terapeuta usa queste creazioni per analizzare lo stato emotivo e psicologico del soggetto, prendendo in analisi la forma utilizzata ed i colori che sono stati scelti per riempirla. Sì, proprio i colori, perché ognuno di essi, scelto dal paziente in piena libertà, attiene a uno stato d’animo e il suo utilizzo può servire ad aiutare il processo di guarigione. Vediamo quali sono i significati intrinsechi dei colori utilizzati nei mandala:
I mandala tibetani hanno un fascino innegabile, tanto che molte persone decidono di tatuarsene uno.
Il mandala tattoo ha un significato spirituale: può simboleggiare un ciclo vitale inestinguibile, una rinascita emotiva, un rinnovamento personale e psicologico. Un classico esempio di questo tipo di tatuaggi è il mandala fiore di loto. Simbolo di bellezza e di purezza, nella religione buddista simboleggia il corpo della donna che ogni mattina esce purificato dalle acque. La leggenda racconta che ad ogni passo del piccolo Buddha nascesse un fiore di loto, pertanto è facile intuire che questo tattoo rappresenti la rinascita e un nuovo inizio.
A seconda di come viene rappresentato, poi, il fiore di loto assume diversi significati: chiuso simboleggia l’opportunità, aperto rimanda al concetto di creazione. I tatuaggi mandala fiore di loto si prestano ad essere tatuati in diverse parti del corpo. Se si amano i mandala semplici, sarà consigliabile farsi un piccolo tattoo sulle dita o dietro l’orecchio; magari, date le dimensioni, in forma stilizzata. Un fiore di loto più vistoso potrà, invece, essere tatuato sulla schiena, sulle braccia o su una caviglia, magari abbinato ad altri elementi simbolici, come acqua o pesci, nella migliore tradizione giapponese.
I tatuaggi mandala possono inoltre venire riempiti con i colori che più simboleggiano lo stato d’animo o la predisposizione psicologica di quel momento o, in alternativa, essere lasciati in bianco e nero, i due colori più potenti, secondo l’interpretazione spirituale dei monaci buddisti.
Mandala da Colorare
Se non si alcuna voglia di tatuarsi un mandala sul corpo, si può approfittare delle sue qualità terapeutiche disegnandolo.
Come disegnare un mandala?
Non è difficile: è sufficiente disegnare un cerchio, suddividerlo in almeno 4 quarti e poi lasciar divagare la fantasia, aggiungendo, di volta in volta, elementi grafici di ogni tipo.
Se non si è sufficientemente creativi, in rete è possibile trovare decine e decine di mandala da stampare o si può fare un salto in libreria dove trovare il libro mandala da colorare che più fa al proprio caso. Le immagini mandala da colorare andranno scelte d’istinto, seguendo gli impulsi più intuitivi e naturali. I disegni da stampare o quelli staccati dall’album, una volta colorati, potranno essere appesi, per poter beneficiare del loro linguaggio: i disegni mandala, con le loro forme e i colori che sono stati scelti, parlano all’inconscio e raccontano qualcosa di profondo sulle proprie emozioni.
E’ per questo che le immagini mandala vengono usate nella mandala therapy, la quale aiuta a rilassarsi e a entrare in contatto con il sé più nascosto. Le attività artistiche, infatti, stimolano l’emisfero destro del cervello, l’area deputata alla creatività, sempre tenuta al guinzaglio dai mille impegni lavorativi, dalle convenzioni sociali e da uno stile di vita che non incoraggia le attività ludiche e artistiche. I mandala colorati rappresentano un’occasione unica per trascorrere un po’ di tempo in sintonia con l’io bambino e ritrovare in lui la serenità messa a dura prova dalle preoccupazioni quotidiane. Inoltre, è proprio quando la mente è rilassata che diventa più semplice trovare nuove soluzioni, adottare accattivanti punti di vista e seguire audaci intuizioni.
Il disegno mandala assicura vantaggi sorprendenti: migliora la socialità, ci mette in connessione con le nostre emozioni, allontana il pensiero negativo ed ossessivo e permette di concentrarsi sul qui e ora. Le sue potenzialità sono talmente ampie che viene utilizzato anche per aiutare i malati di cancro a contenere ansia e paura e per fornire sostegno psicologico a soggetti che hanno subito traumi o depressione.
D’altronde, dal punto di vista dell’indagine psicologica, l’utilizzo del mandala fu studiato per ben 20 anni dal famoso psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung, che finì per concludere che il mandala è una rappresentazione simbolica del sé. Nella pratica, quindi, il paziente viene invitato a disegnare un mandala, esprimendo così il disagio psichico e, nello stesso tempo, liberandosi dalle tensioni emotive. Un vero e proprio processo di guarigione. E se lo dice Jung, c’è da fidarsi. Provare per credere.
Avevi mai sentito parlare dei mandala: cosa ne pensi?