È possibile ritardare i sintomi della menopausa, allungando il periodo di età fertile di ogni donna? Secondo gli esperti, a breve, questo sarà fattibile.
Secondo una ricerca alla quale hanno partecipato l’università britannica e oltre 180 istituti a livello mondiale, grazie ai geni Chek1 e Chek2 si potrà stimolare la fertilità femminile.
I dati dell’analisi sono stati riportati sulla rivista “Nature” e dimostrano l’effettiva validità dello studio che ha visto la partecipazione anche dell’istituto San Raffaele di Milano, del Burlo Garofolo di Trieste e del Consiglio Nazionale Ricerca di Cagliari.
Secondo quanto rilevato, oltre 210 mila sono state le donne europee e 80 mila le asiatiche coinvolte nel progetto per aver raggiunto la menopausa tra i 40 e i 60 anni; e sono 80 i geni che influenzano il periodo di infertilità e 290 le varianti.
Gli esperti hanno osservato che, neutralizzando il gene Chek2 e permettendo al Chek1 di svolgere maggiore lavoro, è possibile ritardare la menopausa.
Non resta quindi che dalle teorie si passi ai fatti!