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Donne Senza Reggiseno, Perché Dicono Basta?

È diventato sempre più usuale vedere donne aggirarsi per le strade della città senza reggiseno: ma da cosa è dettato questo desiderio di “libertà”?

Dalla minigonna al reggiseno, nell’ultimo secolo, le donne hanno provato a liberarsi in vari modi dei modelli e dei canoni imposti dalla società e dalla cultura del tempo, sfidando e talvolta oltraggiando l’opinione pubblica, adottando comportanti in controtendenza e originali, come indossare magliette senza reggiseno.

Certo, vedere donne bellissime senza reggiseno, camminare sicure ed indifferenti tra una folla di passanti che, immediatamente distolgono lo sguardo dal telefonino per fissare quell’immagine vagamente erotica ma certamente piacevole che improvvisamente gli si pone davanti, potrebbe circoscrivere troppo la vastità dell’argomento.

Invece, uscire senza reggiseno, ha un significato profondo che travalica l’immaginario erotico e dona un maggiore senso di piacere e appagamento alla donna, piuttosto che allo spettatore.

Ci sono molte personali interpretazioni nonché molti stili del “non portare il reggiseno”. Vanno dalla maxi maglia che sovrasta l’intera figura cercando di oscurarne ogni dettaglio, alla scollatura senza reggiseno, vagamente sexy, che ostenta a volte timidamente, a volte spudoratamente una femminilità prorompente.

Qualunque sia lo “stile indossato” da una donna senza reggiseno, ciò che conta è comunicare se stessa in modo originale e soggettivo.

Approfondiamo l’argomento.

Donne Senza Reggiseno

Quali sono le donne senza reggiseno e quali sono le donne senza maglietta e reggiseno?

donne senza reggiseno

Occorre premettere che sono molte più di quanto si immagini. Sono le colleghe di lavoro, le amiche, le ragazze all’università, sono donne di tutte le età, tutte che hanno fatto una scelta e hanno deciso di liberarsi di un oggetto e di un significato che andava loro stretto.

La biancheria intima è stata investita di enormi significati che spaziano dalla protezione alla seduzione fino anche alla censura.

L’industria della moda, che calca sul concetto di valorizzazione delle forme, proponendoci in questi ultimi anni reggiseni e culottes super contenitivi e ultra modellanti che hanno lo scopo di trasformaci in una sorta di “Jessica Rabbit”, ha prodotto materiali in grado di trasformare qualunque seno in una specie di scultura marmorea e abbondante.

Il segreto di queste tecnologie sta tutto nel prendere da una parte e spostare dall’altra i centimetri praticando una specie di body lifting destinato a sparire alla mezzanotte come nella favola di Cenerentola: una volta svestite “tutto tornerà come prima”!

Insomma, è come se le donne debbano aspirare a forme accentuate e strizzate in corpetti improbabili che tolgono il respiro a chi guarda ma anche e soprattutto a noi che li indossiamo.

Così, in una sorta di apnea continua, devono rassegnarsi a svolgere le loro attività quotidiane chiuse in una sagoma che le opprime.

A tutto questo c’è un limite e infatti, improvvisamente, spopolano le donne senza reggiseno e mutande che non solo dicono un “basta” deciso alle costrizioni, ma puntano sull’essenziale, su ciò che le fa stare davvero bene con se stesse e nei vestiti che indossano.

È una liberta che molte donne vorrebbero conquistare ma liberarsi da secoli di condizionamenti non è semplice e allora si può pensare di procedere a piccoli passi partendo dall’intimità della propria abitazione. Ad esempio, andando a dormire senza reggiseno o iniziare a stare senza reggiseno in casa, nell’ambiente ove ci sentiamo maggiormente al sicuro.

Certo, sarà necessario gestire la comunicazione con le persone con cui si convive e forse si dovrà a spiegare i motivi di questo improvviso cambiamento che, siamo certi, verrà immediatamente notato.

Sperimentare in casa la liberazione dalla biancheria intima potrebbe anche far scoprire che un po’ di seduzione nel quotidiano ha i suoi vantaggi.

Tutto questo a patto di voler rinunciare al tradizionale rituale dello slacciare il reggiseno, uno tra i più quotati preliminari di coppia.

Un gesto intimo, che però nasconde sempre le note insidie per i più inesperti, talvolta incapaci di intuire al volo i “misteriosi” meccanismi dei gancetti di chiusura.

La Libertà di Stare Senza Reggiseno

Libertà è la prima parola che ci viene in mente quando pensiamo ad una donna senza reggiseno. Non ci riferiamo alle ragazze senza reggiseno al mare o a donne senza reggiseno al mare: ci siamo da tempo abituati a vedere tette senza reggiseno nelle spiagge di mezzo mondo.

la libertà di stare senza reggiseno

Nell’immaginario collettivo continua ad essere più erotica l’idea di una maglietta senza reggiseno o di tenniste senza reggiseno in perfetto stile “foto da calendario” piuttosto che un nudo integrale.
Sarà per questo che le donne rivendicano la libertà di indossare solo se stesse e il loro modo di essere, liberandosi di un orpello che non le rappresenta.

Ne sono stati indossati di ogni tipo: reggiseno con il ferretto, imbottito, push up , reggiseno senza coppe, con le coppe, il risultato è comunque sempre lo stesso.
Il ferretto è una tortura e le spalline del reggiseno esercitano una sorta di forza che spinge a contrastarle facendo leva sulla schiena che a fine giornata spesso è dolorante anche per questa ragione.

Il segno del cinturino sotto il seno talvolta diventa una specie di marchio indelebile che persiste per giorni, per non parlare del fastidio in estate quando lo si vorrebbe strapparte di dosso pochi minuti dopo averlo indossato.

Insomma, a nulla sono valsi modelli più soft, come il reggiseno senza ferretto, che comunque, per mantenere il seno in sede, normalmente ha un cinturino spesso più di un centimetro che appena indossato già comprime la respirazione nel diaframma.

Ma quanto costa essere libera? Per rispondere a questa domanda bisognerebbe provare a girare qualche giorno senza reggiseno e sperimentare il gusto della libertà abbinato alla gestione delle relazioni personali.

Sentirsi bene con se stesse ma anche sentirsi bene con gli altri è un traguardo possibile a patto di avere il coraggio di spingere avanti la nostra personalità rispetto al seno.

Sembra facile a dirsi ma quando, dalla maglia anche leggermente abbondante, spuntano due capezzoli invadenti, immediatamente diventano i protagonisti di sguardi e discorsi, e non importa quale sia la taglia del seno, il capezzolo ha un potere magnetico in ogni sua forma.

La donna dietro ai capezzoli non esiste più, si trasforma solo nel corpo che li porta a spasso per la città, per il piacere di chi guarda. Improvvisamente diventano donne nude senza reggiseno, sparisce ogni cosa, anche gli abiti che indossano.

Già, sperimentare la libertà ha un prezzo, che però non può essere l’imbarazzo proprio o di chi ci sta accanto. Fallo solo se continui a sentirti bene, se sei disposta ad investire nella speranza di cambiare le persone che ti stanno attorno e arrivare un giorno, ad ottenere la stessa accettazione sociale che si è raggiunta nei confronti del topless.

Ragazza senza reggiseno: le ragazze senza reggiseno sono in aumento e tra le adolescenti è frequente l’uso della maxi maglia sul seno nudo.

Senza Reggiseno Dècollette più Bello

Maledetta forza di gravità. È questo fenomeno fisico che per anni ha spinto ad investire su reggiseni di ogni fattezza e forma per contrastare la caduta del seno, la riduzione del tono e anche a modificare l’intera postura del busto femminile.

senza reggiseno decollette più bello

Sembra però che le cose non stiano davvero così.

Anche praticare sport senza reggiseno può aiutare a ritrovare una forma più soda e tonica. Diverse tenniste, da alcuni anni, giocano senza reggiseno per godere di maggiore libertà di movimento.

Per diverso tempo è stato proposto il reggiseno senza spalline o a fascia. Oggetti che davvero poche donne si possono permettere e soprattutto di una scomodità unica. Anche se costituiscono la migliore soluzione da indossare sotto un abito scollato e senza spalle, ci si ritroverà inesorabilmente a tirarlo su perché, seppur rinforzato con profili al silicone, tenderà a scendere con tutto l’abito.

Se, come abbiamo visto, l’unico problema che ti separa dalla libertà è il capezzolo, non disperare: esiste una soluzione semplice e poco costosa al problema, il copri capezzolo. Ne esistono in commercio tantissimo modelli, in silicone, in tessuto traspirante, autoadesivi e così via. Costano pochi euro, sono sottili, pratici e potrebbero rappresentare la soluzione definitiva per chi vuole dire addio al reggiseno e muoversi libera e sicura tra la gente mantenendo un aspetto discreto.

Dal 2011, esiste un’iniziativa di portata mondiale, partita dall’idea chirurgo plastico Dr. Mitchell Brown, di Toronto, il “no bra day”, la giornata mondiale senza reggiseno, normalmente ricorrente intorno al 13 ottobre, che non vuole solo ricordare i movimenti femministi e la liberazione dagli stereotipi culturali sulla necessità di coprire e nascondere il seno, ma anche sottolineare l’importanza della cura e dell’attenzione al seno femminile nella lotta contro i tumori alla mammella.

Qualunque sia la moda o la tendenza del momento, ciò che conta, è praticare uno stile di vita che corrisponda al nostro modo essere che è in fondo, l’unico modo di sentirsi ed essere, sempre meravigliosamente belle.

E tu sei pro o contro il reggiseno?