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Sindrome da Shock Tossico: Cos’è e Come si Manifesta

Nota anche come TSS, la sindrome da shock tossico è una patologia infettiva di origine batterica che può manifestarsi a seguito dell’uso di tamponi vaginali nelle giovano donne nel pieno del ciclo mestruale.
Nonostante tale problematica possa assumere risvolti ancor più negativi, non molto si sa riguardo la sindrome da shock tossico. Ecco, quindi, alcune informazioni dettagliate in merito a questa pericolosa patologia.

Cos’è La Sindrome da Shock Tossico

Prima di comprendere ogni aspetto relativo a questa problematica occorre introdurre con maggiore precisione che tipo di patologia è. In campo medico, con il termine Sindrome da Shock Tossico, si indica un’infezione provocata dallo Staphylococcus aureus Streptococcus pyogenes, germe patogeno in grado di aumentare in maniera significativa il rischio che si presenti questa rara, ma aggressiva, complicanza.

Nonostante nella maggior parte dei casi questa problematica colpisca l’apparato riproduttivo femminile, la Sindrome da Shock Termico può localizzarsi in qualsiasi sito corporeo.

Sin dall’anno delle sua identificazione, l’ormai lontano 1980, questa infezionie è stata fin subito associata all’uso degli assorbenti interni e al periodo mestruale.

Nel corso dei decenni successivi, invece, l’elaborazione di diverse modifiche a livello produttivo e, soprattutto, il ritiro dal commercio di determinati prodotti, l’incidenza della Sindrome da Shock Termico associata all’uso dei tamponi interni ha subito una drastica una diminuzione.

A rendere la comparsa di tale problematica ancor più rara è stata, allo stesso tempo, una maggiore consapevolezza da parte delle donne in merito al pericolo che caratterizza l’uso errato dei prodotti in precedenza citati.

Oggigiorno, a più di quarant’anni dalla scoperta dell’infezione, la Sindrome da Shock Tossico mestruale rappresenta più dei due terzi dei casi e può mutare in un virus ben più grave in base all’assorbenza e alla composizione chimica del tampone stesso.

Se è vero che la Sindrome da Shock Tossico è prevalentemente provocata dall’utilizzo di assorbenti negli organi genitali femminili, è altrettanto vero che tale infezione può presentarsi a seguito di gravi infezioni, nella maggior parte dei casi anche di origine nosocomiale.

Qualora la TSS non fosse di matrice mestruale, questa si svilupperebbe grazie a una crescita eccessivamente veloce dei batteri, i quali provocherebbero una risposta immunitaria tale da scatenare sintomi come febbre alta, eruzione cutanea o calo della pressione.

Vediamo subito quali sono le…

Cause e Sintomi della Sindrome da Shock Tossico

Quali sono, quindi, le cause che scatenano la Sindrome da Shock Termico? Come brevemente anticipato nel paragrafo introduttivo, la TSS può essere provocata da diverse ragioni.

Sindrome da shock tossico cause

Tale malattia, maggiormente frequente nelle donne, ma ugualmente capace di attaccare individui di sesso maschile, viene principalmente associata al ciclo mestruale, in quanto quasi sempre è provocata dall’utilizo di tamponi assorbenti interni.

Nello specifico, tale patologia è viene generata tramite un’infezione batterica, provocata dall’esposizione dell’organismo alla esotossina TSST-1, meglio nota come tossina dello shock tossico, e da altre tossine, quali le enterotossine B e C.

Queste dannose sostanze, prodotte dai batteri stessi, hanno la capacità di determinare un importante danno organico.
Tale condizione può portare a diversi sintomi, tutt’altro che trascurabili. Ecco quali:

  • significativa diminuzione della pressione arteriosa;
  • malfunzionamento di alcuni organi vitali come reni, fegato, cuore e polmoni;
  • aumento delle temperatura;
  • mal di gola dolorante e infiammata;
  • dissenteria;
  • occhi arrossati;
  • dolori a livello muscolare;
  • eruzione o desquamazione cutanea;
  • errata coagulazione sanguigna.

Qualora l’infezione fosse causata da streptococco, questa avrebbe maggiore probabilità di sviluppare una ulteriori problematiche, quali:

  • gangrena;
  • febbre;
  • dolore in corrispondenza della sede dell’infezione.

Ai sintomi appena citati si aggiunge, inoltre, un’elevata probabilità di essere soggetti difficoltà respiratorie capaci, talvolta, di provocare anche la morte.
Discorso differente quello che, invece, riguarda la Sindrome da Shock Tossico causata dallo stafilococco.

Questa, infatti, presenta un tasso di mortalità notevolmente inferiore e si limita quasi sempre a generare una desquamazione della cute.

Sapevi che non esiste una correlazione tra…

Sindrome da Shock Tossico e Assorbenti Interni

Al contrario di quanto si pensi, gli assorbenti interni no presentano nessuna correlazione con la Sindrome da Shock Tossico, che, come spiegato precedentemente, è causata dalla proliferazioni di alcune tossine, fra tutte quello dello Staphylococcus Aureus batterio situato proprio nella zona vaginale.

Sindrome da shock tossico assorbenti interni

Nonostante l’infezione sia stata scoperta più di quarant’anni fa, ancora oggi non sono perfettamente note le motivazioni che legano i tamponi alla TSS.
Diversi studiosi hanno effettuato ricerche a riguardo, le quali hanno evidenziato come l’esposizione prolungata al tampone potrebbe favorire la proliferazione dei batteri. Alti, invece, sono arrivati alla conclusione che proprio le fibre degli assorbenti causerebbero lesioni alla parte interna della vagina.

Tuttavia, tale ipotesi, trova poco sostegno da parte della comunica scientifica internazionale.
Come fare, quindi, a evitare la Sindrome da Shock Tossico utilizzando gli assorbenti interni? Facile, cambiando questi ultimi con frequenza.

In alternativa, sarà possibile ridurre il rischio relativo alla comparsa di questa infezione alternando un assorbente esterno a un Tampax, prodotto caratterizzato da un livello di assorbenza più basso.

Ed ancora, una soluzione più sicura può essere la…

Coppetta Mestruale e Sindrome da Shock

Sicure ma ancora poco conosciute. Probabilmente è questa la definzione che meglio si addice alle coppette mestruali. A differenza dei tamponi, le coppette mestruali sono realizzate mediante l’utilizzo di un materiale appositamente studiato per essere introdotto all’interno della cavità mestruale senza alcun rischio.

Coppetta mestruale e sindrome da shock tossico

Proprio grazie alla particolare composizione, l’utilizzo delle coppette non è mai stato associato a fenomeni infettivi.

Ma continua a leggere e scopri quali sono i tempi di manifestazione!

Sindrome da Shock Tossico e Tempi di Manifestazione

Come si diagnostica la sindrome da shock tossico?

Per poter stabilire dopo quanto si manifesta la Sindrome da Shock Tossico risulta necessario fare un’attenta distinzione tra le infezioni derivate dallo stafilococco e da quelle, invece, causate dallo streptococco.

Nel primo caso, la patologia provoca problematiche quali vomito, diarrea, mialgia, alterazione dei valori di creatinchinasi, muco in eccesso, trombocitopenia e stato confusionale. Tale sintomi, insieme alla desquamazione della cute, si manifestano solitamente non oltre i 7 giorni dall’esordio della patologia.

Per quanto riguarda le infezioni derivate dallo streptococco, il quadro clinico può essere soggetto a un notevole peggioramento nell’arco di sole 48 ore e, in casi gravi, provocare anche la morte. Nella maggior parte dei casi, però, i sintomi si manifestano tra il terzo e il quinto giorno del ciclo mestruale.

E quindi, ti starai chiedendo:

Come Evitare la Sindrome da Shock Tossico

Come evitare la sindrome da shock tossico?

Ora che sei a conoscenza di ogni dettaglio riguardo a questa infezione è possibile comprendere come evitare la sindrome da shock tossico. È, infatti, possibile prevenire tale condizione facendo attenzione a pochi semplici consigli. Ecco quali;

  • cambiare assorbente interno ogni 6-8 ore ed evitare di utilizzare lo stesso durante l’intera durata della notte. Gli assorbenti esterni, invece, possono essere cambiati anche due volte e, al contrario dei precedenti, possono essere usati anche durante la notte;
  • Scegliere un assorbente interno adatto al proprio flusso mestruale, in quanto tale scelta permetterà di non usufruire di un prodotto caratterizzato da un’azione in grado di danneggiare il canale vaginale;
  • evitare i tamponi vaginali, probabile causa della Sindrome da Shock Tossico;
  • lavare frequentemente le mani, in quanto proprio queste possono essere responsabili della diffusione e della proliferazione dei batteri;
  • scegliere le coppette mestruali, alternativa ai classici assorbenti che, stando a diversi studi scientifici, non presentano alcuna correlazione con la diffusione dei batteri.