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Suicidio, L’UNICEF lancia l’allarme

Qual è l’influsso che la pandemia ha avuto sul suicidio giovanile? L’Unicef risponde
e lancia l’allarme

Secondo l’ultimo rapporto Unicef in materia di salute, i giovani europei nella fascia compresa fra i 15 e i 19 anni muoiono per suicidio con numeri che piazzano questo avvenimento al secondo posto nella classica, dietro solo agli incidenti stradali. La tendenza è preoccupante e i motivi sono complessi.

Prendendo nello specifico il caso dell’Italia, il dato è correlato anche all’insorgenza nello stesso campione di problemi psicologici, acuiti dal Covid-19.

La pandemia ha registrato un aumento della percentuale di suicidio fra i giovani italiani, soprattutto nelle ragazze con un tasso del 69% rispetto al 31% dell’altro sesso.

Anche la media europea ricalca questi dati: sul podio Spagna, Portogallo e Irlanda, Paesi nei quali il drammatico aumento di questo fenomeno è strettamente correlato alla pandemia da Covid-19, che ha aumentato i disturbi sociali e acuito quelli già presenti.

Oltre al drammatico risvolto umano, a risentirne anche l’economia: la stessa Unicef ha calcolato in 50 miliardi di euro la perdita di capitale umano derivante dai suicidi giovanili.