Negli ultimi due anni l’umore di moltissime persone è stato sconvolto a causa della pandemia e di ciò che ha portato con sé, sia dal punto di vista sociale che economico. Si sa che la vita è fatta di cambiamenti e che proprio chi li affronta adeguandosi ad essi ha maggior possibilità di sopravvivenza;
Ma gli ultimi anni hanno visto diffondersi un fenomeno davvero strano, che interessa tutte le fasce d’età e che fatica a normalizzarsi: la tristezza.
Il Coronavirus ha avuto un ruolo importante, colpendo l’aspetto psicologico, creando paura e senso d’abbandono; alcuni sintomi, come la stanchezza e l’ansia, hanno abbassato il morale delle persone, inducendole a non saperlo gestire più adeguatamente.
È normale provare un po’ di tristezza, ma quando diventa patologica occorre correre ai ripari. Sono molte le cose che provocano infelicità: la povertà, la fame, la guerra, le interazioni sociali ormai indebolite e la mancanza di lavoro.
Come si può fare per affrontare un malessere così subdolo, aiutando se stessi a risollevarsi? La medicina viene in aiuto con qualche buon consiglio: accettare le emozioni che arrivano, provare a porsi piccoli obiettivi ogni giorno, fare cose che danno gioia e imparare a chiedere aiuto.