La vasectomia è una tecnica di sterilizzazione maschile considerata permanente e che consiste, specificatamente, nel prevenire l’incorporazione dello sperma nell’eiaculato.
L’intervento viene eseguito in una struttura chirurgica ambulatoriale il più delle volte in anestesia locale o, talvolta, in anestesia generale. La procedura dura poche decine di minuti. Possono verificarsi rare complicazioni post-operatorie.
La sua natura irreversibile (anche se, come vedremo esiste la possibilità di tornare indietro), rende l’operazione possibile in uomini adulti solo decorso un periodo di riflessione dopo il primo consulto medico.
E quindi andiamo più a fondo e scopriamo…
Cos’è la Vasectomia
La vasectomia è una procedura chirurgica il cui scopo è di ottenere la sterilizzazione negli uomini.
Consiste nel legare i vasi deferenti che sono i canali che trasportano lo sperma dal loro luogo di produzione nei testicoli all’uretra, attraverso il quale lo sperma viene espulso.
Gli spermatozoi, una volta prodotti, passano attraverso i canali dell’epididimo, un piccolo organo attaccato al testicolo, nel quale continueranno a maturare e ad essere immagazzinati.
Durante l’eiaculazione, lo sperma passa attraverso il dotto deferente, quindi attraverso il dotto eiaculatorio e si mescola con le secrezioni delle vescicole seminali e della prostata. Lo sperma così formato viene espulso attraverso l’uretra.
Ti starai chiedendo:
Perché Fare la Vasectomia?
Lo scopo della vasectomia è bloccare il flusso degli spermatozoi e impedirne l’espulsione. L’operazione consiste quindi nel tagliare i due vasi deferenti e nella legarli (la tecnica più comune).
L’eiaculato non conterrà più spermatozoi (si parla, in questo caso, di azoospermia e quindi infertilità).

Si noti che l’intervento non modifica assolutamente la capacità di eiaculare e non sortice alcun effetto negativo sulla capacità sessuale del paziente.
Attualmente esistono due tecniche per effettuare l’intervento di vasectomia.
- La vasectomia classica prevede il taglio e la rimozione di una sezione del dotto deferente e il blocco delle estremità, mediante legatura, cauterizzazione, sutura o graffette. Per effettuare l’intervento, il chirurgo procede eseguendo due piccole incisioni nello scroto.
- La cosiddetta vasectomia senza bisturi si effettua utilizzando strumenti che consentono di eseguire una sola microincisione al centro dello scroto.
Se le due tecniche sono equivalenti in termini di efficacia contraccettiva, gli studi mostrano alcune complicazioni in più per la chirurgia convenzionale. Tuttavia, si tratta di complicazioni minori: ematomi, dolore residuo a breve termine e più raramente infezioni.
Qualunque sia il metodo, la vasectomia non richiede una degenza ospedaliera molto lunga e l’operazione dura al massimo venti, trenta minuti.
Dopo l’intervento chirurgico, può comparire dolore nell’area, a causa di lividi o gonfiore. Per alleviare questi fastidi può essere consigliato di applicare un impacco di ghiaccio, di utilizzare un antidolorifico o indossare un suspensoir (indumento intimo che serve a sostenere i testicoli).
Ma quali sono le
Controindicazioni e Rischi della Vasectomia
In generale non ci sono controindicazioni alla vasectomia come intervento. Sono sempre da valutare, comunque, le condizioni generali del paziente riguardo, in particolare, a possibili reazioni all’anestesia.
La vasectomia comporta una serie di rischi e possibili complicazioni (a dire il vero, piuttosto rare) che descriviamo di seguito.
- Ematoma o infezione a livello delle cicatrici che, in alcuni casi, possono richiedere cure locali, o addirittura, un nuovo intervento.
- Ritardata guarigione o infezione della cicatrice che richiede cure locali a volte prolungate.
Vediamo come eseguire la
Preparazione alla Vasectomia
Durante un primo consulto, il medico informa il paziente sulle diverse tecniche utilizzate, sul corso dell’intervento, sui rischi associati e sulle conseguenze. Al fine di fornire informazioni neutre e obiettive, il medico specifica anche l’esistenza di altri mezzi contraccettivi.

Decorso un periodo di attenta riflessione, il paziente comunica al medico la conferma della sua decisione: viene presa in considerazione solo la scelta della persona interessata, l’opinione del partner non ha influenza.
Per una settimana prima della data dell’intervento, il paziente che ha scelto di sottoporsi all’intervento di vasectomia non deve assumere aspirine o farmaci antinfiammatori non steroidei come ibuprofene, naprossene, diclofenac, ecc., che possono aumentare il rischio di sanguinamento durante l’operazione. E’ consentito l’uso eventuale, ove occorresse, del paracetamolo.
Da 3 a 5 giorni prima della vasectomia il paziente deve radersi intorno al pene e all’intero scroto. Non è consigliabile utilizzare creme depilatorie perché queste a volte provocano reazioni indesiderate che possono costringere a rimandare l’intervento. Da evitare anche l’uso di un rasoio elettrico. Nei due giorni precedenti la procedura, pulire accuratamente l’area scrotale con un sapone antisettico.
E’ meglio, inoltre, indossare biancheria intima attillata il giorno della vasectomia e per tutta la settimana successiva all’intervento. I classici boxer non sono consigliati perchè non forniscono il supporto necessario.
Durante le 48 h precedenti all’intervento il paziente non deve assumere sostanze alcoliche.
Non è, invece, necessario essere a digiuno per affrontare l’operazione, considerando che non è prevista l’anestesia generale.
Ma la vasectomia è reversibile?
Vasectomia e Reversibilità
La vasectomia, è irreversibile. Non sarà più possibile avere figli in seguito all’intervento, a meno che il materiale genetico necessario per l’inseminazione artificiale non sia stato conservato in una banca del seme.
Nel caso in cui, l’uomo decida di tornare indietro per un sopraggiunto desiderio di paternità, sono, però, disponibili, grazie all’evoluzione continua della scienza media, due opzioni:
- la vasovasostomia (reversione della vasectomia) e la biopsia testicolare associata all’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI).
La vasovasostomia è il metodo meno invasivo e meno costoso per poter avere di nuovo uno o più figli dopo una vasectomia. Prevede tassi di successo molto elevati e un tasso di complicanze molto basso, rispetto ad altre tecniche note di fecondazione artificiale. - Durante un’inversione di vasectomia, viene ripristinata la continuità di ciascuna estremità dei due vasi deferenti recisi.
A volte la vasovasostomia non è possibile, il più delle volte per ragioni anatomiche.
Il dotto deferente, in questi casi particolari, deve quindi essere collegato direttamente all’epididimo (la struttura palpabile sotto i testicoli dove sono immagazzinati gli spermatozoi).
Quando si rende necessario un intervento di questo tipo si parla di vasoepididimostomia, procedura tecnicamente più complessa rispetto alla vasovasostomia.
E’ importante precisare che l’intervento di inversione della vasoctemia tenta di invertire un’operazione che è in linea di principio irreversibile, per questo motivo non c’è garanzia di successo.
La percentuale di buona riuscita dell’inversione della vasectomia varia in base a diversi fattori, principalmente la fertilità del partner, direttamente correlata alla sua età.
Il tasso di gravidanza è più basso (14%) tra le coppie in cui la donna ha più di 40 anni, è del 56% per la fascia di età dai 25 ai 39 anni e del 67% tra i 20 ei 24 anni.
L’età dell’uomo vasectomizzato generalmente ha poca influenza sul tasso di successo dell’inversione della vasectomia.
Ma quali sono i…
Costi della Vasectomia
Non essendo un intervento reso necessario dalla precarietà delle condizioni di salute del paziente, ma riguardanto solo il desiderio di quest’ultimo di non voler procreare, la vasectomia non rientra tra gli interventi coperti dal SSN.

Il suo costo ricade, dunque, interamente su chi decide di sottoporsi all’operazione.
Il prezzo dell’intervento in Italia varia da 1.500 a 2.000 €.
Sull’importo totale incidono alcuni elementi:
- la fama e la reputazione del chirurgo che effettuerà la vasectomia;
- il tipo di struttura in cui si effettua l’operazione;
- la presenza di uno specialista in anestesia per l’eventualità di dover ricorrere a un intervento d’urgenza nel caso malaugurato dell’insorgere di complicazioni gravi.